giovedì 5 Dicembre 2024

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“Sembra un film”, il ritorno a chilometro zero di Seba – RECENSIONE

A partire da venerdì 18 gennaio disponibile il nuovo singolo dell’ispirato cantautore siciliano

Correva il 2006, a scandire le afose giornate estive nell’anno della storica vittoria della Nazionale Italiana di calcio ai Mondiali in Germania, oltre al famigerato “po-po-po-po-po-po-poppò”, in radio impazzava l’orecchiabile Domenica d’estate, canzone che accompagna tutt’oggi i momenti belli e spensierati di molti. A cantarla un artista emergente di nome Seba, al secolo Seba Barbagallo, cantautore siciliano che ha saputo mescolare una scrittura contemporanea al sound senza tempo di strumenti analogici di forte impatto emotivo, quali gli archi e la fisarmonica.

Torna a distanza di tredici anni, dopo essersi dedicato alla produzione degli album di Alessio Caraturo e Mario Venuti, senza aver perso la sua verve e l’innata attitudine musicale. Ne rappresenta la prova assoluta “Sembra un film”, in rotazione radiofonica a partire da venerdì 18 gennaio, singolo che anticipa l’uscita del suo nuovo disco di inediti di prossima pubblicazione. Le parole e la melodia tornano ad avere centralità all’interno della forma canzone, ultimamente troppo spesso maltrattata da mancanza di contenuti e motivetti poco orecchiabili. Da buon artigiano, Seba ha saputo intagliare nel legno pregiato del buon gusto, con la manualità di chi ha fatto dell’esperienza e del talento il proprio marchio di fabbrica.

Distribuito da New Music International, il brano rappresenta una ventata d’aria buona nell’attuale smog discografico. Diciamocelo, le realtà indipendenti sono le uniche che, oggi come oggi, si preoccupano di dispensare prodotti musicalmente biologici, se vogliamo pure a chilometro zero, investendo i propri (pochi) quattrini sulla qualità e non sulla qualità, una mossa lungimirante che salvaguarda il futuro di tutti, in primis della buona musica. Perché, si sà, le mode vanno e vengono. In tal senso, “Sembra un film” rasenta tutto ciò che di positivo possiamo ricevere da un ascolto impegnato o poco attento, un modo come un altro per tornare a familiarizzare con i sapori e le suggestioni che solo una nobile forma d’arte come la musica possono evocare.

Sembra un film | Video

Sembra un film | Testo

Com’è bella la luna stasera
sembra quasi che voglia cadere giù e tu
tu che non hai voglia di uscire
né di parlare… parlare più
guardi fuori accendi sigarette

E ti sembra un film
uno di quei film di mezzanotte
scrivi sopra i jeans
quelle frasi tipo
peace and love
peace and love 

Che sei bella stasera
perchè non mi rispondi
rispondi più.. e tu
parli con la tua amica
quella un po’ scema
dicevi tu.., a me
mentre io ti aspetto
e piove forte…

E ti sembra un film
uno di quei film di mezzanotte
scrivi sopra i jeans
quelle frasi tipo
peace and love
peace and love
peace and love

E ti sembra un film
uno di quei film di mezzanotte
scrivi sopra i jeans
quelle frasi tipo
peace and love

E ti sembra un film
uno di quei film di mezzanotte
scrivi sopra i jeans
quelle frasi tipo
peace and love
peace and love
peace and love
peace and love
peace and love
peace and love
peace and love

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.