giovedì 5 Dicembre 2024

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Secondo serale di Amici 16: la monotonia è di casa (nel bene e nel male)

MARIA DE FILIPPI. È la solita padrona di casa che tiene saldamente le fila dello show. È la prima a sapere che i suoi “Amici” valgono parecchio al di sotto della media e dunque eccola che s’inventa lo spazio per le care lettere alla “c’è posta per te” che al suo pubblico tanto piacciono, teatrini con ospiti e giuria e tutti i vari spazi concessi a Morgan e al suo estro che tanto la diverte.

ELISA. Fa il suo e niente di più. È la coach che tutti ci ri-aspettavamo di trovare: attenta alle esibizioni e ai ragazzi (che sa bene esser quelli che sono) e affidare tutto il resto al duo Peparini-Zerbi che si occupano di Morgan e delle strategie che proprio non fanno per lei. Cade vittima di scherzi e ride per buona parte della serata spassandosela proprio, sembra essere tornata quella della sua prima edizione (senza i The Kolors da proporre ma per il resto è uguale).

MORGAN. È semplicemente se stesso per chi lo conosce già, per chi non lo conosce sembra costantemente un pallone gonfiato fuori luogo per il “nuovo Amici” tutto così misurato e perfettamente mediato dal buon senso. Lui parla, gesticola, sbraita e fa uno show tutto suo risultando l’unico vero protagonista della squadra bianca sempre più anonima. Geniale come pochi peccato che gran parte dei suoi non lo seguano (sbagliando) e lui si trovi di conseguenza davvero solo.

GIURIA. Ridimensionata sicuramente per quanto riguarda popolarità e personalità è però decisamente la migliore di sempre se non fosse per il basso appeal televisivo che caratterizza gran parte di loro. La vera star è Ambra Angiolini, sempre con la battuta giusta e l’unica ad essere spigliata. Ermal Meta sa il fatto suo, argomenta, spiega, non mente mai. Eleonora Abbagnato è una etoile e come tale conserva quella sua dimensione di irraggiungibilità non lasciandosi mai andare davvero: carina, dolce e misurata con tutti e forse davvero troppo. Daniele Liotti è probabilmente quello più fuori contesto ma rispetto alla prima puntata risulta essersi lasciato andare già di più, rimane comunque sempre trasparente ai fini dello show.

Ma veniamo alle prove di canto di questa seconda serata del serale di Amici raccontando ciò che ci è piaciuto e ciò che non ci ha convinto abbastanza.

PRIMA MANCHE:
? RICCARDO, “Diverso”. Dopo aver cantato “Sei mia” la scorsa puntata stavolta sceglie questo ma convince forse ancor meno anche per quanto riguarda il canto. Riguardo alla canzone in sé rimane sul suo senza troppe novità ma mi può star anche bene. Carino, ma la cosa finisce qui. VOTO: 6

⚪️ SHADY e FRANCESCO RENGA, “Migliore”. Fortunatamente Shady si trova a cantare l’unica canzone di Renga che davvero avrebbe potuto fare che è appunto l’ultimo singolo lanciato dal cantante bresciano. Dimentica le parole e dunque finge di emozionarsi per poi riprendere la strada (dopo che lui l’ha coperta per due volte) e ben eseguire l’inciso. La sua voce è uno spettacolo, nel pezzo risulta molto bene e Renga le affida tutte quelle doppie voci che esaltano il brano. Insieme stanno da Dio ma lei rimane impassibile continuando a risultare fredda. Non la si capisce sta ragazza. VOTO: 7

? FEDERICA e FABRIZIO MORO, “Portami via”. Moro è osannato dal pubblico che canta a squarciagola questo capolavoro ma lo è anche da Federica che è visibilmente trasportata da lui e dalla sua magia. È vero che i due già si conoscevano ma tra loro c’è un feeling come pochi. Canta quasi solamente lui ma lei rimane una valida spalla anche qui. VOTO: 7,5

⚪️ LO STREGO, “La canzone di Geppetto”. Ed ecco entrare in scena la pazzia di Morgan che affida un brano atipico al più atipico dei concorrenti amiciani compiendo una vera e propria genialata peccato che Lo Strego non lo abbia capito (o non abbia voluto capirlo). Fatto sta che l’esibizione rimane ascoltabile ma niente di più. VOTO: 5

? FEDERICA, “Piccola stella senza cielo”. Si sa, lei è indiscutibilmente la più brava ma probabilmente questo non era il suo brano. Ligabue ha quello sporco nella voce che un coro di doppie voci non possono sostituire. Il risultato è una ballata candida che perde ogni magia poetica pur essendo cantata sempre benissimo. VOTO: 6,5

⚪️ THOMAS, “7 years”. Ha la fortuna di avere Boosta agli arrangiamenti e di essere l’unico cantante a non essersi ribellato a Morgan confermando dunque il favore di cui gode presso di lui. A livello musicale anche questa volta fa ciò che deve fare ma senza stupire: tutto bene ma rimane una cover nel senso di un rifacimento che non coincide con una re-interpretazione. VOTO: 6

⚪️ MIKE BIRD, “Black bird”. Fa tutto il gran casino perché non è d’accordo con le assegnazioni ma poi pur di rimanere attaccato alla sedia e di poter cantare accetta e se ne sta buono buono. Alla fine non si è capito se questo brano gli andava bene oppure no: spero fosse uno di quelli che non voleva perché il risultato è tutt’altro che positivamente stupefacente. Piatto, lui. Per fortuna che c’è l’arrangiamento. VOTO: 5+

SECONDA MANCHE:
⚪️ MORGAN, “One more try” e “Careless whisper”. Esibizione omaggio per George Micheal che Morgan adora nel vero senso della parola. Il trasporto rende l’esibizione la cosa migliore fatta dalla squadra bianca durante tutta la serata (compreso il ballo) e sottolinea come il coach abbia dalla sua le idee piuttosto chiare. VOTO: 8

? ELISA, “Life in Mars”. Elisa è immensa e lo rimane anche qui. Esibizione fantastica dall’alto del suo talento per omaggiare David Bowie. Per me vince lei malgrado la bravura di Morgan ma la giuria non vota (e che giuria è allora?!). VOTO: 9

? LP e FEDERICA, “Lost in you”. L’esibizione migliore per Federica in questa serata e parecchio lo fa la canzone che canticchia persino Maria. Le due si amalgamano bene anche se LP rimane la vera fuoriclasse e Federica la rincorra soltanto. VOTO: 8-

⚪️ LP e SHADY, “Other people”. Shady anche questa sera rimanda alla prossima puntata la possibilità di mostrare il suo talento al pubblico. La canzone rispetto a quella cantata con Federica rende meno e i bianchi soccombono ancora probabilmente anche perché Shady non tenta nemmeno di avvicinarsi all’italo-americana. VOTO: 6

? RICCARDO. Inedito scritto appositamente dal belloccio dell’anno per la mamma nello spazio dedicato alla letterina personale. Forse l’esibizione migliore vista finora di questa prova che si becca sempre il punto solo per le vicende personali. Riccardo tutto sommato ci mette dell’altro (rimanendo nel suo per carità) e dimostra di essere più furbo di quanto si possa credere. VOTO: 7

⚪️ THOMAS, MORGAN e BOSTA, “Wham rap”. È la prova con cui Morgan si gioca la magic ball perdendo anche la seconda partita. George Micheal ritorna anche in quest’esibizione dove Thomas cambia ancora pelle risultando sempre bravo ma poco a fuoco ed è effettivamente questa sua estrema duttilità a condizionarlo. VOTO: 6

? FEDERICA, “Shape of you”. Si smuove anche la classicissima Carta per un brano di Ed Sheeran che però è tutt’altra cosa nell’originale. Lei sempre brava ma nel suo lo è di più. VOTO: 6,5

⚪️ THOMAS, “Scusa” e “Fast car”. Finito allo spareggio si salva grazie alla potenza radiofonico del suo brano più che alla cover che poco gli dona e quindi nuovamente grazie a Boosta che con l’arrangiamento ha nobilitato un inedito tradizionalista rendendolo quasi “subsonichiano”.

⚪️ LO STREGO, “Mi sono innamorato di te” e “L’impiegato”. Sceglie Tenco e lo fa a modo suo e cioè estremamente teatrale che poi era, in parte, anche l’universo di Tenco che però rimane ben al di sopra per intensità della versione del sofferente cantautore romagnolo che meglio fa nel suo inedito (il perchè non abbia proposto il DJ ancora mi sfugge) dove davvero si vede la sua cifra che nessuna cover poteva evidenziare. Un’eliminazione giusta oppure no? Bah…

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.