venerdì 22 Novembre 2024

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Si arricchisce di nuovi scatti l’album di Giordana Angi in “Voglio essere tua – Sanremo Edition” – RECENSIONE

Recensione della riedizione dell’ultimo album della cantautrice

Arriva a soli pochi mesi di distanza dalla precedente edizione (di cui qui trovate la nostra completa recensioneVoglio essere tua – Sanremo Edition, la riedizione sanremese dell’ultimo album d’inediti di Giordana Angi che dopo essere giunta sul palco del Teatro Ariston di Sanremo ha scelto di arricchire il suo secondo progetto con alcuni nuovi scatti di ricordi musicali.

Quattro nuovi brani di cui, ovviamente, l’attenzione maggiore finisce su quella Come mia madre che la cantautrice italo-francese ha proposto nel durante della sua seconda avventura sanremese, la prima come big in gara. In un brano intenso, tipicamente sanremese nella sua costruzione melodica ed orchestrale oltre che nella scelta del tema Giordana sceglie di dedicarsi alla figura della propria mamma che funge da punto di riferimento oltre che costante fonte d’amore. A lei arriva l’essenza della canzone che dice “ti chiedo scusa se non ti ho mai detto quanto ti voglio bene, tu che hai trovato sempre un posto dove nascondere le mie paure”. Con la sua tradizionale empatia e carica interpretativa Giordana comunica con intensità il proprio brano che, eppure, la fa scoprire più appiattita di quanto ci si sarebbe potuti (legittimamente) aspettare sul piano testuale. Da colei che con profondità e contemporaneità ha raccontato efficacemente sia d’amore che di temi sociali ci si aspettava un colpo da maestro che probabilmente con una canzone, più onesta che ambiziosa nei propri obiettivi, non si è rilevata sufficientemente d’impatto per la platea sanremese.

Paradossalmente fanno meglio gli altri contenuti inediti di questo disco che, pur non essendo adatti alla rotazione radiofonica o al palco dell’Ariston, consentono all’ascoltatore di ritrovare la Giordana più audace, più a fuoco dal punto di vista autorale e profondamente innovatrice e sperimentatrice nei suoi stessi confronti. Désolé riprende la parabola francese della sua scrittura confermando quella sua capacità di risultare credibile anche in questa lingua per la quale meriterebbe una chance estera quanto prima per ricalcare le orme internazionali di un grandissimo come Stromae che sicuramente l’ha influenzata artisticamente. Dall’universo autorale di Giordana viene ripescata Seconda pelle, brano coscritto con Tiziano Ferro per l’ultimo album di quest’ultimo, che nella sua versione femminile viene proposto in chiave più intima ed orchestrale rispetto ai toni più distorsivi con cui è stata proposta dal cantautore di Latina che, contrariamente a quanto avviene di solito, riesce ad essere ricantato in maniera efficace da un altro interprete senza ricadere in imbarazzanti confronti. Una indubbia prova di talento e maturità artistica.

Conclude il viaggio La tua eredità che gode di una partenza tradizionalmente pop per raccontare il “post-fine storia d’amore” ma che voi evolve, all’interno dell’inciso, verso suoni distesi che non spingono affatto sull’acceleratore per la performance vocale ma punta, con misura, in un lento crescendo che solo nell’ultimo ritornello arriva ad una pienezza vocale. Giordana canta di quello che avviene dopo una rottura con un’insolita serenità e sicurezza rispetto alla tradizione autorale italiana che da sempre vede la rottura di un amore in senso tragico: “e non mi va più di stare con te e tu lo sai quanto ero pazza di te […] io mi sento libera, amore ciao”.

“Voglio essere tua” era stato pubblicato suonando come un disco fatto di verità e di vita ma anche e soprattutto di profondità, quella profondità che è il maggior pregio ed il miglior marchio di fabbrica della firma e della penna della Giordana cantautrice. Con questa riedizione il concetto viene sostanzialmente ribadito anche se con minor forza ed incisività rispetto a quanto ci si attendeva per una nuova grande occasione che la voce italo-francese si era trovata tra le mani. Nulla è scalfito e la sua proposta rimane ugualmente valida ed interessante nella propria evoluzione ma il grande gioiellino che probabilmente meritava questo progetto non è arrivato. Poco male, nella versione iniziale dell’album ci sono ancora parecchie chicche da far conoscere al pubblico e al mondo delle radio giocando su emotività e potenza di racconto.

Migliori tracce | Sempre pronti a giudicare / Le 4 Milano / Stringimi più forte

Voto complessivo | 8/10

Tracklist |

  1. Come mia madre 
    [Giordana Angi, Manuel Finotti]
  2. Oltre mare con Alberto Urso 
    [Giordana Angi]
  3. Stringimi più forte 
    [Giordana Angi]
  4. Le 4 Milano
    [Giordana Angi]
  5. Seconda pelle 
    [Giordana Angi, Tiziano Ferro]
  6. La tua eredità 
    [Giordana Angi]
  7. Voglio essere tua
    [Giordana Angi]
  8. Ti vorrei adesso 
    [Giordana Angi]
  9. Lola
    [Giordana Angi]
  10. Sempre pronti a giudicare
    [Giordana Angi, Principe, Manuel Finotti, Carlo Avarello]
  11. Désolé 
    [Giordana Angi]
  12. Paura di morire non ne ho
    [Giordana Angi]
  13. 400 proiettili
    [Giordana Angi]
  14. Encore
    [Giordana Angi]

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.