Tiriamo le somme dell’ultima edizione del talent di Maria de Filippi
I TOP:
- Gli ascolti. La chiusura non è delle più degne. La finale registra il numero assoluto più basso di spettatori della storia di tutte le finali del format ma lo share è comunque ottimo. A giocare contro è stato sicuramente il cambio di collocazione e la durata della diretta che nell’ultimo dì festivo non facilita la permanenza della platea televisiva. Malgrado ciò con ben 10 mesi di trasmissione “Amici” si rivela un cavallo televisivo di razza vincendo tutte le sfide dirette delle puntate serali, facendosi notare nelle fasce quotidiane e risollevando anche le difficili sorti della domenica pomeriggio di Canale 5 (17 vittorie sui 21 confronti con la ‘Domenica in’ di Mara Venier).
- Il pomeridiano domenicale. Il sabato pomeriggio era diventata, ormai da anni, la collocazione perfetta per la fase pomeridiana delle sfide della scuola di ‘Amici’. L’idea di spostarne lo spazio alla domenica pomeriggio poteva rivelarsi davvero rischiosa dopo un’edizione record in cui tutto, pomeridiano in cima, aveva funzionato benissimo. Sfida vinta e scontata riconferma per la stagione ventura.
- Maria de Filippi. La padrona di casa è il vero asso nella manica dello show canoro e danzereccio. Rispetto ai suoi altro programmi di grande fortuna, qui Maria de Filippi pare volersi collocare sullo sfondo ma, in realtà, la costruzione autoriale rimane ben definita e studiata per funzionare, i suoi interventi sono sempre apprezzati e misurati e i ragazzi stravedono per lei. Mamma chioccia per il pubblico. Imprenditrice di gran fiuto per gli addetti ai lavori.
- Gli inediti. Anche quest’anno ‘Amici’ ha puntato forte sugli inediti rendendoli sia premio che obiettivo dei cantanti in gara. Alcuni sono arrivati pronti e finiti, altri, invece, sono stati costruiti in questi mesi. Alcuni hanno funzionato sul mercato altri molto meno. C’è da dire, però, che la loro gestione è sempre stata oculata e utile a mantenere l’attenzione sul programma ed i suoi protagonisti. Manca il successone dell’edizione ma nel complesso la prova è superata.
I FLOP:
- La giuria. La conferma del trittico formato da Stefano de Martino, Stash ed Emanuele Filiberto ha deluso fin dal suo annuncio. Nelle settimane precedenti alla prima puntata si era fatto largo qualche rumors di novità (qui) che, però, non ha conosciuto conferma ufficiale. Rispetto all’edizione numero 20 i tre giurati sono riusciti a fare ancora peggio dimostrandosi troppo leggeri e marginali rispetto allo show. Solo Stefano de Martino dimostra qualche guizzo giusto mentre, invece, non si comprende il perchè della presenza del reale di casa Savoia. Considerando che fino alla finalissima sono loro a decidere le sorti dei protagonisti urge mettere mano alla composizione delle poltrone per trovare delle figure almeno più carismatiche che, oltre alla bravura, sappiano anche fornire qualche critica.
- Il cast ed il ruolo dei professori. Reggono lo show in solitaria. Esattamente come lo scorso anno. Questa volta, però, manca l’imprevedibilità di Arisa e la sola coppia Celentano-Zerbi risulta capace di lanciare qualche frecciatina nei confronti di colleghi e allievi non ben voluti nel corso del serale. Lorella Cuccarini è una professionista ma nel canto ha inciso davvero poco. Raimondo Todaro si è rivelato più attento alle telecamere che alla docenza vera e propria. Anna Pettinelli e Veronica Peparini, invece, sono passate quasi inosservate. Anche qui urge cambiare le carte in tavola. Se di professori si deve parlare perchè non rimettere in cattedra dei docenti veri?
- La gestione discografica degli EP. ‘Amici’ è da anni un punto di riferimento per la discografia italiana. Questa volta, però, i tradizionali EP post-finale arriveranno sul mercato con un considerevole ritardo (dalla finale dovranno passare almeno 2 settimane per veder pubblicato il primo ed oltre un mese per arrivare a quello dell’ultimo finalista). La scelta non aiuterà sicuramente le vendite come anche il fatto di averli resi, di fatto, una raccolta fisica di brani già totalmente editi. Da rivedere.
- Il meccanismo di voto. Per otto puntate a decidere e votare è la sola giuria lasciando il giudizio popolare sullo sfondo. In finale, invece, è il solo televoto a contare (come è giusto che sia). L’impressione, però, è che ‘Amici’ abbia nuovamente bisogno di capitalizzare l’affetto mediatico di cui nutre per legare i talenti al pubblico che poi li seguirà. Insomma, il legame d’affezione si costruisce, nei contesti televisivi, anche per mezzo del televoto.
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Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
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