Solchi, parliamo del disco “La vita veramente” di Fulminacci

La vita veramente Fulminacci

Il fascino del vinile, tra scoperte e riscoperte musicali: parliamo di “La vita veramente” di Fulminacci. A cura di Marco Baroni

In un’era digitale, dove tutto è a portata di clic, il vinile resiste come un simbolo di autenticità, passione per la musica e rimane un oggetto prezioso, capace di raccontare storie attraverso i suoi solchi incisi.

In questa rubrica, Marco Baroni ci guiderà in un viaggio attraverso i solchi di vinili che hanno fatto la storia, esplorando non solo i classici intramontabili, ma anche le gemme nascoste ec he meritano un posto d’onore nelle collezioni degli appassionati.

Ogni settimana, esploreremo insieme dischi leggendari che hanno segnato la musica italiana, tra rarità dimenticate e indiscussi capolavori, riscoprendo il piacere di un ascolto autentico e senza tempo.“Solchi” è il luogo dove la musica torna a vibrare in tutta la sua purezza.

Il nostro viaggio prosegue con “La vita veramente” di Fulminacci, pubblicato da Maciste Dischi nel 2019.

Solchi, parliamo del disco “La vita veramente” di Fulminacci

Possiamo considerare ampiamente Fulminacci come un esponente del nuovo cantautorato, questo suo esordio fece dirizzare le orecchie al pubblico da subito, brani come “Davanti a te” e “La vita veramente” fanno capire la bravura dal primo secondo, “Tommaso” ebbe un buon successo forse il primo vero tassello della storia di Fulminacci.

Borghese in borghese” è un capolavoro, discendente perfetto del migliore Daniele Silvestri, “Al giusto momento” è una carezza amorevole, primo esempio di ballad moderna, “La soglia dell’attenzione” scanzonata e bellissima.

Una sera” è un buon esempio della descrizione di una sera romana in poesia tra chitarre appoggiate e fisarmoniche, meraviglia. Menzione speciale anche per “I nostri corpi” e il mondo di Fulminacci che si espone nella sua totale bellezza, …la vita è solo la manutenzione di una circostanza.

Prima di arrivare a Sanremo e di cominciare a riempire piccoli e grandi spazi, cosa che continua a fare, questo rimane uno degli esordi più belli di un artista ormai già grande ma sempre ancora molto giovane. Bravissimo.

Scritto da Marco Baroni
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