Solchi, parliamo di “Come sarà mio figlio” di Mario Castelnuovo

Il fascino del vinile, tra scoperte e riscoperte musicali: parliamo di “Come sarà mio figlio” di Mario Castelnuovo. A cura di Marco Baroni
In un’era digitale, dove tutto è a portata di clic, il vinile resiste come un simbolo di autenticità, passione per la musica e rimane un oggetto prezioso, capace di raccontare storie attraverso i suoi solchi incisi.
In questa rubrica, Marco Baroni ci guiderà in un viaggio attraverso i solchi di vinili che hanno fatto la storia, esplorando non solo i classici intramontabili, ma anche le gemme nascoste ec he meritano un posto d’onore nelle collezioni degli appassionati.
Ogni settimana, esploreremo insieme dischi leggendari che hanno segnato la musica italiana, tra rarità dimenticate e indiscussi capolavori, riscoprendo il piacere di un ascolto autentico e senza tempo.“Solchi” è il luogo dove la musica torna a vibrare in tutta la sua purezza.
Il nostro viaggio prosegue con “Come sarà mio figlio” di Mario Castelnuovo, pubblicato da RCA nel 1991.
Solchi, parliamo di “Come sarà mio figlio” di Mario Castelnuovo
Questo album ripercorre i primi anni di carriera di Mario Castelnuovo, cantautore romano figlio della scuola anni ’70, legato al periodo della RCA. Con “Come sarà mio figlio” esprime i suoi pensieri sulla paternità, dopodiché altre canzoni riarrangiate, in una nuova veste sonora per celebrare il passaggio da Rca a Fonit Cetra, cambio di guardia. “Rondini nel pomeriggio” è un gioiellino che racconta il mondo delle suore tra cuori d’argilla e negligenza. Splendida.
Poi c’è da considerare il periodo sanremese con “Sette fili di canapa” del 1982 e certamente il più grande successo della carriera di Castelnuovo che porta il nome di “Nina”, qui rivista in una versione intima ed elegante. L’inedito “L’istrice” esplora l’amore figurato, in un interessante testo tra metafore e poesia, bellissima. Si continua con “Oceania” e “Sul nido del cuculo” canzone ispirata al film straordinario, storia d’amore tra due malati psichiatrici, e si chiude con “La guerra è finita”, canzone speranzosa e speriamo, profetica. Un’ottima occasione per scoprire un grande artista, Mario Castelnuovo.