giovedì 21 Novembre 2024

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Tiromancino, vent’anni de “La descrizione di un attimo”

Album Amarcord: i dischi più belli da riascoltare

Sono passati vent’anni dal lancio de “La descrizione di un attimo”, il quinto album in studio dei Tiromancino, il primo a riscuotere consensi in termini di popolarità anche grazie alla visibilità ottenuta sul palco dell’Ariston di Sanremo 2000 con il brano “Strade”, presentato in coppia con Riccardo Sinigallia. Sulla scia del secondo posto ottenuto al Festival nella sezione Nuove Proposte, il gruppo romano confeziona un disco qualitativamente eccelso, impreziosito da canzoni entrate di diritto nel palmares di hit piazzate da Zampaglione, tra cui l’omonima title-track e “Due destini”, quest’ultimo  brano utilizzato dal regista Ferzan Özpetek come tema centrale del pluripremiato film “Le fate ignoranti”.

In soldoni, “La descrizione di un attimo” è un disco che coniuga lo spirito romantico e tradizionale di un certo cantautorato senza tempo con il desiderio di ricerca e sperimentazione tipiche della ventata di produzioni post nuovo millennio. Questo, di fatto, è un disco che segna l’inizio di un nuovo corso sia per la band che per la musica italiana, nonostante il momentaneo scioglimento avvenuto poco prima della partenza della tournée collegata a questo disco e all’imminente rinnovamento della formazione che vedrà Federico Zampaglione come anima del gruppo a partire dal successivo e fortunato album “In continuo movimento”, trascinato dal singolo “Per me è importante”.

Con le dovute proporzioni, si tratta un di una vicenda simile a quella accaduta di recente con i Thegiornalisti, a parlare sono soltanto le canzoni presenti nelle produzioni successive, col tempo la musica decreta la reale paternità di un progetto, a prescindere che si tratti di un gruppo o di un nuovo inizio da solista. Col tempo Zampaglione ha dimostrato di essere da sempre il cuore pulsate dei Tiromancino, basta ascoltare i dischi successivi per capirlo, anche se in questo lavoro si avverte la partecipazione e il confronto con altri musicisti, nonché una maggiore predisposizione alla ricerca musicale, la volontà di non relegarsi in un genere musicale preciso.

Testi e melodie si muovono all’unisono nella stessa precisa direzione, dando vita ad una suggestione continua che prosegue di traccia in traccia, di storia in storia. “La descrizione di un attimo” è un disco che colpisce dal primo ascolto, ma conquista dal secondo poiché ricco di sfumature e retropensieri sofisticati, rari da riscontrare in un codice pop. Un lavoro che segna sia l’inizio che la fine di un percorso, una linea sottile che continua a suscitare emozioni nel tempo, nonostante tutto, nonostante gli anni. Invecchia bene, come un buon bicchiere di Nebbiolo.

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La descrizione di un attimo | Tracklist e stelline

  1. Il peggio non è tranquillo
    (Federico Zampaglione, Francesco Zampaglione, Riccardo Sinigallia)
  2. Strade con Riccardo Sinigallia
    (Federico Zampaglione, Francesco Zampaglione, Riccardo Sinigallia)
  3. La descrizione di un attimo
    (Federico Zampaglione, Francesco Zampaglione, Riccardo Sinigallia)
  4. Due destini
    (Federico Zampaglione, Riccardo Sinigallia)
  5. La distanza
    (Federico Zampaglione, Francesco Zampaglione, Riccardo Sinigallia)
  6. Muovo le ali di nuovo
    (Federico Zampaglione, Riccardo Sinigallia, Sebastiano Ruocco, Laura Arzilli)
  7. So
    (Federico Zampaglione, Francesco Zampaglione, Riccardo Sinigallia)
  8. L’anima
    (Federico Zampaglione, Emiliano Di Meo, Francesco Valente, Cristiano Malgioglio)
  9. Il pesce
    (Federico Zampaglione, Francesco Zampaglione, Riccardo Sinigallia, Laura Arzilli)
  10. Roma di notte con Riccardo Sinigallia & Frankie hi-nrg mc
    (Federico Zampaglione, Francesco Zampaglione, Riccardo Sinigallia, Francesco Di Gesù)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.