martedì, Marzo 19, 2024

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Tiziano Ferro guarda alla vita con positività per “Accetto miracoli” – RECENSIONE

Recensione del nuovo album dell cantautore

Lo scorso era stato definito come un album di ripartenza, un progetto destinato ad essere ricordato come quello che, dopo il punto messo dalla pubblicazione di una raccolta e dall’approdo negli stadi, avrebbe segnato la fase 2.0 della carriera del Tiziano Ferro cantautore pop per eccellenza nello scenario della musica italiana ed, invece, guardandolo a posteriori la promessa non è stata, poi, così mantenuta come, invece, cerca di fare in modo più consapevole e volenteroso Accetto miracoli, il settimo album d’inediti del cantautore di Latina pubblicato alla fine del 2019 a distanza di tre anni esatti dall’ultimo progetto discografico, ‘Il mestiere della vita’ (di cui qui la nostra video-recensione).

Ed ecco che questa sua svolta Tiziano la compie non solo nei testi ma soprattutto nella musicalità e nella produzione che, per la prima volta nella carriera del cantautore di Latina, finisce nelle mani di Timbaland separandosi da quelle di Michele Canova Iorfida. E’ un Timbaland molto a fuoco in alcune proposte e, contemporaneamente, molto distante dal suo stesso passato artistico in altri episodi. Ne è un esempio Buona (cattiva) sorte che gioca con efficacia sulla ritmica facendo riassaporare un Tiziano r&b ed in piena linea con le sue prime produzioni che, davvero, stupirono il pubblico italiano per la loro imprevidibilità.

Il resto del lavoro si divide esattamente a metà tra gli istinti innovatori (o parecchio retrò, dipende dai punti di vista) e quelli più tradizional-pop. I beat alla Timbaland escono allo scoperta in Vai ad amarti, dove la atmosfere dark primeggiano per dar modo alla vocalità di confrontarsi con toni scuri che aprono lentamente il sipario del disco, Le 3 parole sono 2, perfettamente riuscita nel suo intento r&b, e Come farebbe un uomo, che unisce delle strofe intense e perfettamente dentro al mondo ballad ad un ritornello incisivo e performante sul piano della ritmica.

Su questa strada viaggiano anche le più estreme creazioni di Timbaland: Un uomo pop, intensissima proposizione del modo di scrivere e cantare americano nelle sue distorsioni vocali e musicali sfruttando le più diverse sovrapposizioni, e Seconda pelle, in cui la mano del produttore americano si sente più che in qualsiasi altro episodio di questo progetto.

Corona questa tranche di album l’unica collaborazione presente tra queste dodici tracce, quella con Jovanotti in Balla per me che richiama con efficacia e maestria il mondo degli anni ’80 realizzando un vero incrocio di voci che, dall’inizio alla fine, si pongono all’interno di un dialogo autentico e continuativo che esplode in un inciso davvero funzionale e che sarà perfetto per la rotazione estiva. Sicuramente l’episodio più ispirato di questa produzione più “up” nel nuovo percorso di Ferro.

La parte delle ballad che Tiziano ha imparato ad esplorare e rendere proprio marchio di fabbrica è qui piuttosto ridotto nel numero ma ben rappresentato da vere e proprie gemme come Amici per errore, che sceglie (stranamente per la produzione di Ferro) la chitarra acustica per accompagnare l’intero arrangiamento di un brano che racconta di una di quelle amicizie che si vorrebbe trasformare in qualcosa di più pur senza poterlo davvero chiedere, e la title track Accetto miracoli, che rappresenta il vero capolavoro del progetto testimoniando tutta la fiducia riposta nella vita e in quello che essa costantemente ci fa trovare nel nostro cammino (“prometto: basta promesse“).

Ci sono poi le intense In mezzo a questo inverno, che racconta di una mancanza affidandosi ai ricordi di quando, invece, la presenza della persona in oggetto era in grado di dare felicità e quella stessa serenità dell’unica produzione curata in prima persona da Tiziano è in grado di trasmettere per mezzo di un’orchestrazione completa e sinfonica, Il destino di chi visse per amare, dove la voce tocca le più profonde vette della propria timbrica per raccontare una storia d’amore che arriva dopo che “ho dovuto sentirmi zero per sentirmi speciale”, e Casa a Natale, dove la delicatezza autorale di Ferro torna ad incontrare quella di Giordana Angi che a questo progetto ha dato un contributo importante sia sul piano emozionale che in quello più “scanzonato” ma che qui tocca il proprio apice raccontando di chi si arrende dolcemente e serenamente alla vita e all’amore.

Questo nuovo progetto di Tiziano Ferro, dunque, è davvero un lavoro che va nel senso di un rinnovamento, della ricerca di una nuova essenza, di una nuova forma d’espressione che è dettata, soprattutto, dalla vita dello stesso artista di Latina: una vita che, finalmente, sembra aver trovato la propria stabilità, la propria serenità e la propria voglia di lasciarsi andare per godere davvero di ogni piccola gioia. Tiziano Ferro suona positivo e fiducioso, lo fa consapevolmente sia nei brani più sereni e spensierati che in quelle ballad che continuano ad essere il terreno di miglior espressione per la sua musicalità.

Dopo ‘Il mestiere della vita’ questo ‘Accetto miracoli’ si dimostra un disco più coraggioso nelle proprie scelte e permette a Tiziano di tornare a sperimentare, soprattutto musicalmente, delle soluzioni nuove. A differenza del precedente progetto non c’è la traccia da saltare a piedi pari ma, va ammesso, non c’è nemmeno il capolavoro da urlare a squarciagola durante un concerto il che è, forse, un peccato. Tiziano tira fuori il miglior disco della sua carriera per quel che riguarda la voglia di guardarsi attorno, di sperimentare e di sentirsi un artista nuovo, svincolato dai doveri di compatibilità con ciò che è stato finora nell’immaginario collettivo, lo fa, però, non riuscendo a trovare, almeno questa è l’impressione, la canzone manifesto di questo suo passaggio che, probabilmente, è ancora in fase di elaborazione e che non è ancora riuscito a concretizzarsi in una consapevolezza musicale definita.

Migliori tracce | Accetto miracoli – Il destino di chi visse per amare

Voto complessivo | 7.9/10

Tracklist |

  1. Vai ad amarti
    [Tiziano Ferro]
  2. Amici per errore
    [Tiziano Ferro, Massimiliano Pelan, Francesco Gramegna]
  3. Balla per me con Jovanotti
    [Tiziano Ferro]
  4. In mezzo a questo inverno
    [Tiziano Ferro, Fabio de Martino, Francesco Gramegna – Tiziano Ferro, Massimiliano Pelan, Fabio de Martino]
  5. Come farebbe un uomo
    [Tiziano Ferro, Emanuele Dabbono]
  6. Seconda pelle 
    [Tiziano Ferro, Giordana Angi]
  7. Il destino di chi visse per amare
    [Tiziano Ferro – Tiziano Ferro, Sergio Ciccarelli]
  8. Le 3 parole sono 2
    [Tiziano Ferro]
  9. Casa a Natale
    [Tiziano Ferro, Giordana Angi]
  10. Un uomo pop
    [Tiziano Ferro]
  11. Buona (cattiva) sorte
    [Tiziano Ferro, Emanuele Dabbono, Giordana Angi]
  12. Accetto miracoli
    [Tiziano Ferro – Giordana Angi, Antonio Iammarino]

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.