venerdì 22 Novembre 2024

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Top & Flop, settimana 37 del 2020: Tommaso Paradiso sbaglia anche questa, Annalisa superba

Tutti i top ed i flop musicali dell’ultima settimana

I TOP:

Annalisa – Tsunami: Il terzo singolo ufficiale estratto dal disco “Nuda” è un piacevole viaggio nel mondo delle ballad moderne che già era stato sperimentato con ‘Il mondo prima di te’ dalla brava cantante savonese. Un brano che arriva delicato, travolge come un’onda ma senza lasciare feriti, anzi riempiendo il cuore di emozioni. La bella voce di Annalisa torna a prestarsi a pezzi che la rappresentano al 100%, senza compromessi. Un bellissimo secondo piatto, aspettando il dolce finale del disco.

Heroes – Il concerto evento: Nonostante i dubbi e le perplessità il primo concerto in streaming a pagamento della storia della musica italiana svolge appieno il suo compito. Gli oltre quaranta artisti in scaletta scorrono veloci, tra successi moderni e del passato, senza inutili interruzioni e momenti morti. Il ridotto numero di spettatori non rappresenta mai un problema, anzi, vengono comunque coinvolti e rimangono vigili fino all’esplosione finale di Salmo. Unica pecca: la mancanza di un vero filo diretto tra concerto principale e stanza dei creators, che rendeva praticamente impossibile spostarsi velocemente da uno all’altro, facendo in modo quindi che ci si perdevano gli interventi di personalità interessanti del mondo della musica, di una Margherita Vicario freschissima conduttrice, della satira del TG Lercio e delle nuove leve della comunicazione, Sofia Viscardi, Lorenzo Luporini e le K4U.

Chissà da dove arriva una canzone – Fiorella Mannoia: Una delle migliori interpreti della canzone italiana si dimostra sempre una signora di classe. La penna di Ultimo si mette al servizio di Fiorella che si presta totalmente ad una canzone di stampo classico, ma attualissima, con una vocalità, una dolcezza ed un’intensità che hanno pochi eguali nel panorama musicale italiano. Superlativa.

I FLOP:

Popclub – RIKI: Il disco inizia bene, con una bellissima ‘Margot’ (forse solo un po’ troppo pesante dal punto di vista musicale). Buoni i testi, finalmente più maturi e sviluppati del solito, senza le evidenti sviste che avevano accompagnato la carriera del cantautore milanese finora. Il problema è che il risultato finale appare, a tratti, eccessivamente elettrico e, soprattutto, che in questi tre anni di assenza il suo pubblico di riferimento abbia scelto di guardare altrove.

Rimmel – Tiziano Ferro: Il risultato finale non è tremendo, perchè Tiziano è sempre Tiziano, ma Rimmel richiede una delicatezza, una dolcezza ed un’immedesimazione che sono molto di più della semplice, schietta e scarna interpretazione che ne da Ferro. Sarebbe servito un po’ di pathos in più.

Ricordami – Tommaso Paradiso: Imbarazzo è la parola giusta per quanto ci propone a questo giro il nostro laziale preferito. Un pezzo che sembra uscito direttamente dalla colonna sonora di Kiss Me Licia, cantato da un redivivo Mirko dei Bee Hive. Una base tamarrissima, con una pianola e dei fiati disturbanti. Nel 2020 questi bei tempi sono finiti da un po’ e forse è il caso di tornare a fare cose di qualità per un cantautore che si poneva come il migliore in assoluto della sua band ma che, da solista, sta collezionando solo flop.