giovedì 5 Dicembre 2024

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Top & Flop, settimana 10 del 2018: Paola Turci sbiadita, Lazza conquista

Tutti i top ed i flop musicali della settimana

I TOP

Re Mida (Lazza): Poco conosciuto a livello mainstream ma il rapper milanese ha rilasciato uno dei migliori prodotti di hip hop dell’anno. Un disco fresco, che scorre velocemente e adattissimo come sottofondo durante qualsiasi tipo di attività, con un flow sempre molto ben espresso e delle ottime punchline. I featuring importanti (da Tedua a Fabri Fibra passando per Izi e Guè Pequeno) danno ancora più valore a questo disco. Una sorpresa, considerando che il precedente Zzala non mi aveva fatto impazzire.

Sashimi (Pinguini Tattici Nucleari): Sono in giro da tanto ma riescono ancora a sorprendere, i PTN. La band di Bergamo è una delle più sferzanti, irriverenti e geniali del panorama musicale italiano ed anche con questa canzone non sbagliano. Giochi di parole sarcastici, una musicalità elettro-rock da hitmaker e fotografie di vita comune. Se non li conoscete vi stupiranno. Se li conoscete, riusciranno a farlo comunque, cambiando sempre pelle.

I FLOP:

La luna e la gatta (Takagi & Ketra feat. Jovanotti, Calcutta e Tommaso Paradiso): Sarò impopolare ma mi sembra la prima canzone sbagliata dal duo delle meraviglie. Una specie di ritmo tropicale insipido, con un ritornello giusto giusto orecchiabile ma meno forte delle produzioni precedenti. L’occasione ghiotta di mettere insieme Paradiso e Calcutta sprecata dall’inserimento di un Jovanotti non troppo in forma. Peccato, ma sono sicuro piacerà a molti e che si rifaranno presto.

Viva da morire (Paola Turci): Basta sentire pochi secondi di questa canzone per fuggire con le mani sulle orecchie. Un’aberrante tentativo di sembrare giovani (musicalmente, s’intende) ma con le sonorità totalmente sballate e alquanto lontane dall’assenza della migliore Turci.

La vittoria di Paolo Vallesi ad “Ora o mai più”: Lui è davvero bravo e nella vita il successo che meritava difficilmente lo ha avuto però la sua vittoria in un programma in cui molti altri meritavano la trovo leggermente inaccettabile. Inoltre il suo inedito non era niente di che, rispetto ad altri. Ma speriamo comunque sia un buon futuro per la carriera di Paolo, lo merita.