Ultimo ci racconta la sua “Ipocondria” tra disordine e spensieratezza – RECENSIONE
Quarto singolo estratto da “Colpa delle favole” per il cantautore romano, in radio dal 7 giugno

Malgrado quanto si possa pensare leggendo il titolo, “Ipocondria” è una canzone terapeutica, il cui testo evoca in chi l’ascolta un forte potere curativo. Il brano rappresenta da una parte un manifesto dell’insicurezza, mentre dall’altra, un grande attestato d’amore, sentimento attraverso il quale si possono guarire le ferite, rimarginarle fortificando il proprio tessuto muscolare.
La distanza non rappresenta un ostacolo, anzi, in un’epoca così virtuale come questa, sembra venirci più facile aprirci nascondendoci dietro ad uno schermo, piuttosto che metterci a nudo vis-à-vis. Il pezzo è un’invito a non prendere mai troppo sul serio le decisioni, a non aver mai paura di tornare sui propri passi, anche quando ci sembra che la figura amata e il nostro carnefice siano racchiuse all’interno della stessa persona.
La lontananza diventa un vantaggio, il modo per prendere la giusta distanza dal coinvolgimento fisico, concentrandosi unicamente sull’aspetto emotivo-elettivo, da qui lo slogan “a me va bene anche distanti, tanto ti porto con me”. Così il “poroporoporopopo” diventa il pretesto per lasciarsi andare ad un po’ di sana leggerezza, senza tralasciare la profondità di un messaggio che arriva sicuramente prima se proposto in salsa scanzonata.
Diciamocelo chiaramente, di Ultimo ce ne vorrebbero molti di più, perché rappresenta una delle realtà artistiche più interessanti del nuovo millennio, tra l’altro venuto alla ribalta senza l’ausilio dei talent e scusate se è poco. Ascoltandolo sia in studio che dal vivo si rimane sbalorditi (qui la recensione della sua ultima tournée), soprattutto se si pensa alla sua giovane età. La sua poetica è diretta, perfettamente sincronizzata con il presente, il passato e il futuro.
Ipocondria | Video
Ipocondria | Testo
Mi sono chiesto spesso
che cosa fosse il tempo
se infondo quando ti amo
il mondo non lo sento
mi sono chiesto spesso
tra una sigaretta e l’altra
quale fosse la ragione
perché tu fossi così bugiarda
in fondo ho dato tutto
ma questa è anche colpa mia
è che mi piaci perché curi
questa bastarda ipocondria
E ho capito che il mondo lo vivo così
con la faccia distrutta quando è lunedì
e ho capito che in fondo va bene così
anche se siamo distanti
a me va bene anche distanti
a me va bene anche distanti
tanto ti porto con me
Si lo so lo dici spesso
mi ha cambiato sto successo
e che quelli come me
buttano l’oro dentro al cesso
non gli danno mai importanza
e poi si sentono sempre soli
hanno il ghiaccio dentro al cuore
e hanno i fiori nei polmoni
ma in fondo ho dato tutto
ma questa è anche colpa mia
è che mi piaci perché curi
questa bastarda ipocondria
E ho capito che il mondo lo vivo così
con la faccia distrutta quando è lunedì
e ho capito che in fondo va bene così
anche se siamo distanti
a me va bene anche distanti
a me va bene anche distanti
tanto ti porto con me
A me va bene anche distanti
a me va bene anche distanti
a me va bene anche distanti
tanto ti porto con me
A me va bene anche distanti
a me va bene anche distanti
a me va bene anche distanti
tanto ti porto con me
A me va bene anche distanti
a me va bene anche distanti
a me va bene anche distanti
tanto ti porto con me