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Valentina Rizzi: “Ferro e magnete? Parte del mio vissuto e dei miei sentimenti” – INTERVISTA

A tu per tu con l’artista milanese, disponibile dal 27 settembre con il suo EP d’esordio “Ferro e magnete

E’ disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming “Ferro e Magnete”, il lavoro che segna l’esordio discografico di Valentina Rizzi, giovane cantautrice già al fianco di Mondo Marcio (qui la nostra recente intervista) come corista ufficiale del suo ultimi Rap God Tour 2019. Cinque brani che mettono in risalto la vocalità dell’artista, oltre che le indubbie capacità interpretative. Conosciamola meglio.

Ciao Valentina, cominciamo parlando del tuo EP d’esordio “Ferro e magnete”, cosa hai voluto inserire in questo tuo biglietto da visita musicale?

«Ciao, in “Ferro e magnete” ho messo parte del mio vissuto e dei miei sentimenti. Non ho pensato di comunicare un messaggio specifico, con questo lavoro il mio obiettivo era quello di confrontarmi con le personee far si che chiunque si ritrovi in alcuni dei miei racconti (per un vissuto simile al mio o delle emozioni parallele) possa sentirsi meno solo».

Quali tematiche e quali sonorità hai voluto abbracciare?

«Le tematiche che affronto sono i rapporti umani e l’amore in tutte le sue forme (l’amore per il proprio uomo o la propria donna, per una sorella, per una nonna…etch). Le sonorità sono diverse ma prevalentemente moderne e provengono da una serie di influenze che emergono dalla mia cultura musicale. Avendo sempre ascoltato e cantato tantissimi artisti di più generi il risultato finale è stato un EP molto vario, ogni pezzo è un mondo a sè».

Chi ha collaborato con te in questo progetto?

«Questo progetto ha raccolto strada facendo sempre più partecipanti.Sono partita da sola con i miei testi, le melodie, dei cori ed un paio di accordi strimpellati al Piano…poi con una raccolta crowdfunding su Musicraiser sono entrati a far parte di “Ferro e Magnete” anche amici, familiari e affezionati che mi seguono fin dal primissimo singolo “Sweetest Downfall”. Grazie al loro contributo ho potuto rivolgermi a degli arrangiatori professionisti quali: Stefano Giungato, Alessio Buongiorno ed Antonio Magrini. Per poter sviluppare al meglio le mie idee rendendole concrete. 

In fine avendo in mano finalmente del valido materiale ho avuto la fortuna di conoscere Emanuele Cammarata Ceo/Founfìder dell’Etichetta Delma Jag Records con la quale ho firmato il mio primo contratto. Ad oggi ho anche la mia band ufficiale composta da Chitarra – Nello Cerciello ; Tastiere – Gabriele Umana ; Basso – Nicolò Mariani ; Batteria – Alessandro Salerno con la quale ho appena fatto il concerto di presentazione ufficiale dell’album al Blueshouse di Milano».

Cosa unisce e cosa differenzia le cinque tracce presenti?

«L’amore può essere considerato il filo conduttore, ma sono differenziate dal contesto. “Giorno perfetto” è Speranza, “Intimità” è spensieratezza,”Ferro e Magnete” è disperazione,”Alice” è tenerezza, “Forse Tornerò” è consapevolezza».

https://www.youtube.com/watch?v=EWvrH0DECQE

Quando e come hai scoperto la tua passione per il canto?

«La mia passione per il canto è innata. Si dice che io intonassi le prime note fin da prima di aver detto le prime parole! Da che ho ricordi alla domanda “Cosa vuoi fare da grande” la mia risposta è sempre e solo stata “sarò una cantante.” N.B ho postato un video di me a 7 anni con tanto di chitarra elettrica che fingo un concerto di nome VALENTINEN, dove suono la canzone VALENTONSKI e mi faccio il suono degli applausi da sola».

Che tipo di musica ascolti? Da quali generi è composta la tua playlist ideale?

«Ascolto musica di ogni genere, davvero, per esempio ho un amore verso la musica flamenco che mi porto dietro da quando ho 6 annipoi però passo tranquillamente da cantautori classici come De andrè o Lucio Dalla a quelli attuali come Ghemon, Levante e Motta per poi magari passare bruscamente all’Heavy Metal con gli Slipknot o all’Epic Metal con i Manowar…Poi magari ascoltare dive eleganti come Amy Winehouse, Aretha Franklin, Nina simone ma alla fine torno a sonorità più rock con Janis Joplin, The Doors, Led zeppelin. Adoro Jeff Buckley, Stevie Wonder ma anche Lady gaga e Beyoncè… Insomma la mia playlist ideale sarebbe sicuramente un bel miscuglio con gravi sbalzi di umore (sorrride, ndr) e dovessi elencare i miei preferiti non finiremmo mai».

C’è un momento o un incontro che reputi fondamentale per il tuo percorso?

«Io credo che nulla venga per caso, di conseguenza ho tanti momenti e persone che reputo fondamentali al mio percorso… sicuramente aver vissuto da sola nelle isole spagnole per due anni mi ha risvegliata quando ho deciso di tornare avevo le idee chiare, finalmente sapevo cosa volevo ed ero decisa a prendermelo».

Sei reduce dal “Rap God Tour” di Mondo Marcio, cosa ti ha lasciato questa esperienza?

«Beh, è stata una delle esperienze più importanti della mia vita e mi ha regalato tanto a livello umano e professionale. Grazie a questo tour ho avuto modo di calcare grandi palchi e confrontarmi con il pubblico Non avrò mai parole giuste per descrivere tutte le emozioni che ho provatoè stato molto forte, mi ha formata, rafforzata, e spinta a fare ancora di più».

Quali sono i tuoi prossimi progetti in cantiere e/o sogni nel cassetto?

«Ovviamente sto continuando a scrivere canzoni e non vedo l’ora di mettermi al lavoro per poterle condividere. Nel frattempo il mio sogno più grande rimane quello di un Tour per l’Italia e cantare con il pubblico le mie canzoni, comunicare attraverso la musica con le mie parole guardando negli occhi la gente».

Per concludere, dove e a chi desideri arrivare con la tua musica?

«A chi più si sente solo, davvero… io tantissime volte sono stata consolata dai testi dei miei cantanti preferiti, mi sentivo come se li avessero scritti per me. Ecco, io vorrei fare lo stesso per gli altri».

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Nico Donvito

Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
Nico Donvito
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Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.