giovedì 21 Novembre 2024

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Valerio Scanu si avvolge di ritmo e freschezza in “Affrontiamoci” – RECENSIONE

Disponibile a partire da venerdì 26 aprile il nuovo singolo dell’artista sardo, quarto estratto da “Dieci”

Ritmo e freschezza sono gli ingredienti di questa curiosa proposta estiva di Valerio Scanu, che sfoggia le proprie velleità vocali anche in territori per lui inconsueti. Si intitola “Affrontiamoci” il quarto singolo estratto da “Dieci” (qui la nostra recensione), che segue l’uscita dei precedenti Ed io“, “Capovolgo il mondo e Inciampando dentro un’anima. Disponibile in radio e in digitale dal 26 aprile, il brano è stato composto da Giulia Capone, Davide Papasidero e Niccolò Verrienti, prodotto da Enrico “Kikko” Palmosi. «La canzone è uno stimolo al confronto tra noi stessi e le nostre vite – racconta l’interprete sardo – un invito a guardarci un pò più da vicino per scoprire che lasciando andare via i propri fantasmi è più facile ripartire e che è proprio da un momento di dolore che tutto può assumere un nuovo senso».

Un pezzo maturo ma, al tempo stesso, leggero e rappresentativo, che incarna appieno l’evoluzione artistica avvenuta nel corso di questi intensi dieci anni di carriera. Nonostante il sound vivace, il testo si presenta ispirato e diretto, sviscerando le dinamiche tipiche di un momento di sofferenza, quando ci si sente smarriti in preda alle paure e alle illusioni, bisogna trovare il giusto stimolo per reagire.

Il confronto con la vita e le nostre abitudini diventa l’unica via possibile per la nostra rinascita, la volontà è l’aspetto determinante. Affrontiamoci è tutto questo, un’esortazione a non sprecare noi stessi nelle cose sbagliate, a scusarci dentro e guardarci intorno per imparare dalla natura il segreto del suo continuo rigenerarsi, rimettendosi in gioco e in continua discussione.

Se la voce è un dono… Valerio Scanu sa bene come scartarlo senza rovinare la confezione, mantenendo integra la propria innata intensità, riuscendo sempre a legare con maestria le strofe all’inciso, con l’ausilio di una dose massiccia di melodia mista alla contemporaneità.

Diteglielo a certi cantanti italiani che si può realizzare un buon pezzo estivo anche senza necessariamente scimmiottare il reggaetton, a che serve riproporre in brutta copia un genere che culturalmente non ci appartiene? Insomma, restituiamo valore a dignità al nostro apprezzato e apprezzabile bel canto.

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Affrontiamoci | Video

Affrontiamoci | Testo

Camminavo in questa vita
come in una selva oscura
certo anche a mezzanotte
niente poi si avvera
si può odiare un sentimento
se ferisce anche da spento
poi sul fondo di un addio ritrovare il senso

Capirò perché
tutto ha inizio da qui
da un dolore lento che ci muoverà
affrontiamoci
come fa bene il vento agli alberi

Per un ramo ogni foglia
che si stacca è una tortura
lascio andare i miei fantasmi
in cerca di paura
non so quale Dio ti ha fatto
così mobile e moderno
molta gente mi ha guardato solo dall’esterno

Capirò perché
tutto ha inizio da qui
da un dolore lento che ci muoverà
affrontiamoci
come fa bene il vento agli alberi

Scriverò un percorso che arrivi fin qui
dove si fa spazio la tua volontà
confrontiamoci
con la vita e le sue abitudini

Affrontiamoci

Capirò perché
tutto ha inizio da qui
da un dolore lento che ci muoverà
affrontiamoci
come fa bene il vento agli alberi

Scriverò un percorso che arrivi fin qui
dove si fa spazio la tua volontà
confrontiamoci
con la vita e le sue abitudini

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.