giovedì 5 Dicembre 2024

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X-Factor 16: è l’ora dell’MTV Generation tra alti e bassi – Pagelle della seconda puntata dei live

Le pagelle della seconda serata di esibizioni

XFactor 16 arriva alla seconda puntata reggendo sugli ascolti rispetto al debutto e, anzi, incrementando di qualche migliaia i propri ascoltatori. Giovedì 4 novembre 2022 è andata in scena la seconda puntata dei live show di questa nuova edizione del talent di casa Sky Uno. Il tema della puntata è quello dell’MTV Generation con l’obiettivo di omaggiare quella grande stagione musicale a cavallo tra gli anni ’90 ed i primi anni ’00. Passiamo, dunque, alle pagelle:

Prima manche:
  • BEATRICE QUINTA – Tutti i miei sbagli (Subsonica): Tanta teatralità in questa esibizione d’apertura di puntata per la voce femminile del team di Dargen d’Amico. La volontà è quella di creare una tensione emotiva nelle strofe per poi lasciare all’inciso il compito di esplodere d’energia. La vocalità di Beatrice ha sfumature interessanti che ben riescono a trasferire all’ascoltatore tutta la sua potenza e che, invece, faticano ancora a dimostrarsi intense agli stessi livelli. VOTO: 6-
  • TROPEA – Ray of light (Madonna): la scorsa puntata portarono sul palcoscenico Vasco Rossi ben impressionando. Questa volta, invece, si affidano alla reginetta del pop mondiale destrutturando completamente il pezzo e facendolo proprio. L’operazione trova un senso nell’inciso del pezzo dove esce allo scoperto tutta la loro energia. Nelle strofe la cosa risulta meno credibile ma son gusti: il pezzo suona. VOTO: 6
  • SANTI FRANCESI – Creep (Radiohead): non sbagliano la mira nemmeno questa volta risultando credibili e tra i più incisivi dell’intera serata. Portare in scena i Radiohead è sempre rischioso ma i due ragazzi superano la prova svestendo il brano di tutti i suoi orpelli e rendendolo ipnotico con un solo pianoforte e, nella seconda metà, con un supporto d’archi che riempisse la scena insieme ad una voce sempre graffiante e sicura. Ecco, attenzione a non esasperare questa sicurezza e questo graffiato vocale: il troppo stroppia ma qui siamo ancora nei limiti. VOTO: 8
  • DADA’ – TOXIC (Britney Spears): non è fisicamente presente in studio a causa della sua positività al Covid ma si esibisce comunque grazie ad una registrazione che le permette comunque di mettere in scena quanto ha preparato. Ammesso e non concesso che questo escamotage renda comunque valida la gara c’è da dire che la versione che la giovane partenopea realizza del famosissimo brano della star americana tende, forse, a rendere troppo vuoto il pezzo riducendo al minimo il suo DNA pop. VOTO: 4
  • MATTEO ORSI – Take on me (a-ha): la scelta del pezzo c’azzecca forse poco con la definizione di MTV Generation considerando la sua pubblicazione nella seconda metà degli anni ’80 che ancora dovevano conoscere l’ondata, in Italia perlomeno, di quel fenomeno mediatico. Malgrado questo Matteo lavora in sottrazione rendendo intimo e delicato il pezzo pur inserendo nella produzione degli elementi di contemporaneità di suono. Svuotare è un qualcosa che possono permettersi in poco. VOTO: 5.5

Linda - X-Factor 16

  • LINDA – Chasing cars (Snow Patrol): il suo punto forza è l’intensità interpretativa e di questo lei stessa è consapevole tanto che anche questa volta sceglie di giocare su questo stesso terreno trovando un pezzo adatto anche se non tra i più noti tra cui si poteva scegliere. Rispetto al cantare in italiano, però, la sua forza interpretativa finisce inevitabilmente appiattata e tutto si riduce al valore della sua voce che ha sempre delle sfumature timbriche interessanti ed emozionanti da ascoltare che, tuttavia, qui si faticano a cogliere del tutto. Pezzo non adatto a lei ma, forse, necessario per differenziare il percorso. VOTO: 7
Seconda manche:
  • IAKO – Hyper-ballad (Bjork): l’eliminato della puntata si gioca la sua esibizione scegliendo dal repertorio della grande artista islandese che è senz’altro difficile da riproporre nella propria grazia eterea senza tempo. Iako ci prova giocando con una produzione che sfrutta ampiamente l’elettronica ma che risulta poco bilanciato con il suo intervento vocale che suona quasi scollegato. Anche l’introduzione di un intermezzo che spiazzi nel drop non aiuta l’esibizione a prendere davvero il volo. VOTO: 4
  • DISCO CLUB PARADISO – Salirò (Daniele Silvestri): uno dei più grandi successi discografici del Festival di Sanremo 2002 finisce nuovamente rivisitato sul palco di X-Factor dal gruppo di Dargen d’Amico che basano tutta la loro esibizione sfruttando la medesima chiave musicale di sempre: ironia e suono ricco di elementi vintage. A convincere poco, però, questa volta è soprattutto la resa vocale che non risulta delle più pulite e precise forse anche a causa di una performance più attenta a riempire il palco che a concedersi una resa impeccabile. L’energia è tanta ma non può bastare. VOTO: 6-

Disco Club Paradiso - X-Factor 16

  • LUCREZIA – Barbie Girl (Aqua): il rischio di risultare eccessivamente infantile e cabarettista viene evitato grazie ad una produzione intelligente che sfrutta benissimo la componente elettronica dei suoni e che ben si coniuga con la voce naturalmente ovattata di Lucrezia. Certo, non è l’esibizione che si ricorderà di questa puntata ma il risultato poteva essere di gran lunga peggiore viste le premesse della scelta. VOTO: 5
  • OMINI – No sleep till Brooklyn (Beastie Boys): giovano ancora con la componente di un rock che guarda con convinzione al punk per riscrevere questo successo dei Beastie Boys. Questa è la loro identità musicale e gli va riconosciuto il merito di aver questo dato ben chiaro alla loro giovanissima età. Chiaro, è una scelta che restringe di molto la possibilità del loro pubblico mainstream e che rischia di renderli un po’ troppo sempre uguali a sè stessi. L’esibizione, però, è di ottima fattura. VOTO: 6.5
  • JOELLE – Destinazione Paradiso (Gianluca Grignani): uno dei capolavori degli anni ’90 italiani, più e più volte coverizzato, viene proposto in una versione sufficientemente aderente alla sua versione originale con la sola produzione che cerca nuova sfumature. Joelle non è sempre precisissima vocalmente e, di tanto in tanto, la sua voce si fa così sottile da non riuscire a riempire il pezzo ma è interessante la sua volontà di voler cercare continue variazioni per sorprendere sempre l’ascoltatore. Lei esegue bene ma non c’è l’anima e la personalità. VOTO: 6
Giudici e conduzione:
  • FRANCESCA MICHIELIN: Non ha paura a stare sul palcoscenico la giovanissima cantautrice veneta che anche in questa seconda puntata si dimostra a proprio agio anche se ancora fatica a staccarsi dai meccanismi di una gara che l’ha vista coinvolta in prima persona. Che tifi per qualcuno in modo particolare è più evidente. Stavolta dosa i suoi ‘regaz’ e se ne fa scappare uno soltanto. Va bene così. VOTO: 8
  • FEDEZ: non sta mostrando gli artigli per ora Fedez puntando, piuttosto, a mettere in evidenza soltanto le critiche più oggettive ed inoppugnabili. Se vuole uscire pulito dall’esperienza questa è la tattica migliore ma, forse, per vincere serve un pizzico di cattiveria in più osando e rischiando. Oppure, a sua volta, la strategia del “bravo ragazzo” potrebbe funzionare ancora di più. Lo scopriremo presto. VOTO: 6.5
  • AMBRA ANGIOLINI: ha perso un concorrente la scorsa puntata e rischia altrettanto in questa. Per la serie: la tua squadra è la più debole del lotto ed il pubblico non ti ama quanto ama gli altri (giudici e concorrenti). Difficile lo spiegarsi il perchè eppure, tuttavia, è così. Ambra, come sempre, ci mette tutta l’energia che ha e si vede. A volte, però, le scelte e le assegnazioni non sono delle più azzeccate. VOTO: 6.5

Rkomi - XFactor 16

  • RKOMI: Francesca Michielin gli lancia una o due stoccate a distanza che dimostra come, a volte, la voce di Insuperabilenon sia il giudice che tutti vorrebbero a quel tavolo. Ha delle idee eppure non le esprime mai con la sfacciataggine che ci vorrebbe forse per paura di deludere il pubblico o di passare da cattivo della situazione. Speriamo si lasci presto andare. VOTO: 6-
  • DARGEN D’AMICO: le uniche frecciatine questa volta le tira contro il governo ripetendo per ben due volte la battuta sul provvedimento anti-rave party. Musicalmente, però, lascia poco il segno e non concede al programma nessun vero guizzo di quella che è la sua tanta esperienza musicale. Peccato, ci aspettavamo un nerd vero della musica a quel tavolo. VOTO: 5.5
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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.