sabato 5 Ottobre 2024

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X Factor 2023: giù le mani da Angelica

Tra i tanti volti saliti sul palco per le Auditions uno spicca già: al talent il compito di rispettarlo

X Factor 2023 è ufficialmente iniziato. Lo ha fatto, prima, annunciando il gran colpo del ritorno di Morgan al tavolo della giuria. Poi, con le polemiche relative alle sue ultime (orribili) dichiarazioni pubbliche che hanno provocato la richiesta di escluderlo dal programma da parte di alcuni fan. Giovedì, però, la nuova stagione è ufficialmente iniziata (con ascolti davvero deludenti) con la prima puntata di Auditions.

Nella prima delle tre serate dedicata ai casting, i quattro giudici hanno potuto conoscere e selezionare alcuni dei volti che caratterizzeranno questa nuova edizione del talent show di Sky. Tante belle voci e performance hanno riempito lo show televisivo ma, tra tutte, una in particolare si è fatta notare sia dal pubblico che dalla giuria. Stiamo parlando, ovviamente, di Angelica Bove che, priva di alcuna esperienza live in pubblico, è salita sul palco intonando una cover de “La notte” di Arisa.

L’esibizione |

“Io sono sempre stata un po’ gelosa della mia voce: la volevo tenere solo per me, condividerla non era nei miei piani”. – ha raccontato Angelica nella propria clip di presentazione prima di salire sul palco di X Factor 2023 – “La musica per me è stata una terapia: è veramente l’unico modo per condividere tutto l’amore e tutto il dolore che ho vissuto. La mia voce è lo specchio della mia storia: è matura insieme a me e si è sporcata anche insieme a me”.

Presentandosi al pubblico come una ragazza fragile ma che è stata anche capace di superare le difficoltà che la vita le ha messo davanti, Angelica ha conquistato immediatamente l’attenzione della giuria e degli spettatori. La scelta di una canzone iconica ed evocativa come ‘La notte’ di Arisa ha permesso, poi, di catalizzare ancor di più l’attenzione sul sentimento che la giovanissima cantante ha voluto porre in primo piano.

Rappresenta a pieno, parola per parola, tutto il dolore che vivo, da un anno a questa parte, ogni giorno” ha detto Angelica riferendosi al brano prima di interpretarlo live per la prima Auditions di X Factor 2023. La sua performance si è rivelata toccante riuscendo ad ottenere il “si” da parte di tutti e quattro i giudici e, in particolare, l’emozione partecipe di Ambra Angiolini.

Il rischio di perdere il focus e venire trasformati in altro |

Se l’esibizione di Angelica è stata indiscutibilmente il punto più alto della serata, occorre anche mettere tutti in guardia dal rischio che ora la ragazza correrà durante la sua permanenza ad X Factor 2023. Nell’interpretare un brano per lei così importante, la sua voce ha dato forma a tutto quel dolore che Angelica non ha avuto paura di esprimere anche verbalmente presentarsi. Parlare oggi pubblicamente di dolore non è una scelta facile. Ancora di più non è una scelta conveniente. Pare che la società (e di conseguenza anche la musica e la televisione) voglia nascondere il dolore, renderlo privato, non accessibile all’altro. Il focus viene spostato sempre di più sull’apparenza, sulla leggerezza, sul disimpegno, su di un vuoto da intendersi come spazio privo di contenuto profondo piuttosto che come sentimento di perdizione interiore.

Altri talenti nel corso degli ultimi anni hanno tentato di trovare in X Factor uno spazio adatto per raccontare il proprio dolore. L’inquietudine di storie sofferte, espresse per mezzo della voce, si è sempre rilevato un potente mezzo per raccogliere l’attenzione musicale salvo, poi, venir spesso percepito come un freno al proseguo del percorso. Un po’ come se il dolore fosse una buona rampa di lancio ma un pessimo accompagnatore.

Come non ricordare, per far cenno esclusivamente al percorso delle ultime edizioni di X Factor, le vicende di Rita Bellanza (undicesima edizione), Martina Attili (dodicesima), Sofia Tornambene (tredicesima), Erio e Fellow (quindicesima) e Linda (sedicesima)? Tutte voci e personalità che sono salite sul palco del talent show di Sky Uno esprimendo dolore, malinconia e fragilità sia attraverso la propria storia e la propria voce. Fragilità che, però, il percorso narrativo del programma ha provato a trasformare in altro forse per rendere questi talenti più affini alle presunte richieste televisive o discografiche. Un modo che, in qualche modo, ha reso esplicita l’idea che il dolore oggi non va più di moda.

Angelica, attenzione |

Il consiglio che ci sentiamo, dunque, di rivolgere ad Angelica è quello di conservare vivo il proprio legame con il dolore che ha dentro. Di non lasciarsi convincere (direttamente o indirettamente) dal tentativo di volerlo vestire d’altro. La musica è anche dolore. Chi ascolta va anche alla ricerca di canzoni dolorose. Sarà, forse, una parte minoritaria (ed è tutto da dimostrare) ma è l’unica parte che può permettere a queste voci di raccontarsi davvero per ciò che sentono.

Ad X Factor, al giudice che la guiderà e alla discografia che dovrà gestirla rivolgiamo la raccomandazione del rispetto artistico. Non abbiamo bisogno di una nuova popstar che sgambetti o faccia le rime ai rapper, abbiamo bisogno di verità e se quello di Angelica sarà il talento migliore di questa edizione di X Factor lasciate che questo si esprima per ciò che realmente rappresenta: il dolore per una vita che ha saputo lasciare nelle sue (imperfette) corde vocali delle ferite che sono il suo unicum, la sua sola possibilità vincente.

Se il dolore, come detto da Ambra Angioli, è “il posto più comodo dove stare certe volte” lasciate che Angelica vi possa rimanere. Un rimanere che esclude il dover pensare a come rendere questa proposta credibile “anche nel resto” come detto, appena pochi istanti dopo, dalla stessa giudice che si è implicitamente dimostrata curiosa di sentire la sua voce anche in altri territori musicali. E invece no. Non c’è la necessità di saper fare anche altro, di saper essere anche leggeri o disimpegnati se ciò che da forma all’essere artista di un cantante è un sentimento diverso. Un sentimento che va rispettato e valorizzato per quello che è.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.