giovedì 24 Ottobre 2024

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“D.O.C.”, l’album genuino a chilometro zero di Zucchero

Disponibile a partire da venerdì 8 novembre l’album che segna l’atteso ritorno discografico di Sugar

Ogni ritorno del cantautore emiliano è segnato da grande aspettativa, quella che oggi chiamano “hype”, ma che in realtà ha da sempre contraddistinto le uscite degli artisti più interessanti. Anticipato dal singolo Freedom (qui la nostra recensione), arriva negli store a partire a oggi, venerdì 8 novembre, il nuovo progetto discografico di Adelmo Fornaciari, alias Zucchero, intitolato “D.O.C.”. Un album che conserva al suo interno lo stile unico e ormai consolidato del bluesman, in cui l’effetto sorpresa è relegato ad una piacevole conferma. Si rinnova senza stravolgere la propria identità artistica votata ad un sound ricercato e quantomai sempre più internazionale. A tre anni e mezzo di distanza dal precedente Black cat, il cantautore torna in scena alla sua maniera e in splendida forma.

Un disco che, come suggerisce il titolo, appare autentico e sincero sin dal primo ascolto, pregno di quella qualità che è difficile da individuare al giorno d’oggi, frutto dello spirito genuino a “denominazione d’origine controllata” che ha da sempre contraddistinto i suoi lavori. Prodotto Don Was e dallo stesso Zucchero insieme a Max Marcolini, l’album comprende undici tracce inedite più tre bonus track, una scaletta ricca e variegata, impreziosita dal duetto con la giovane cantante svedese Frida Sundemo (“Cose che già sai”) e da diverse collaborazioni co-autorali: dall’amico Francesco Gregori (“Tempo al tempo”) a Davide Van De Sfross (“Testa o croce”), passando per Rag’n’Bone Man (“Freedom”), Eg White e Mo Jamil Adeniran (“Vittime del cool”), Pasquale Panella e Daniel Vuletic (“La canzone che se ne va”), un piccolo gioiello di puro artigianato.

D.O.C. | Tracklist

  1. Spirito nel buio
  2. Soul Mama
  3. Cose che già sai con Frida Sundemo
  4. Testa o croce
  5. Freedom
  6. Vittime del Cool
  7. Sarebbe questo il mondo
  8. La canzone che se ne va
  9. Badaboom (Bel Paese)
  10. Tempo al tempo
  11. Nella tempesta
  12. My Freedom (bonus track – versione inglese di “Freedom”)
  13. Someday (bonus track – versione inglese di “Vittime del cool”)
  14. Don’t let it be gone con Frida Sundemo (bonus track – versione inglese di “Cose che già sai”)

Tante ballad, un numero decisamente più considerevole rispetto alle produzioni passate, il che rende l’intero lavoro più introspettivo e maturo. Tra gli artisti italiani più amati e apprezzati nel mondo con oltre 60 milioni di dischi venduti, Zucchero resta un punto fermo dello scenario musicale italiano, un artista in grado di imporsi col suo graffio vocale e creativo senza mai smentirsi, record dopo record. A partire dal prossimo aprile, ripartirà il suo tour mondiale dall’Australia, per poi approdare nel nostro Paese il prossimo settembre all’Arena di Verona per ben dodici date consecutive, numero che potrebbe aumentare vista la sempreverde risposta positiva del pubblico. Perché la gente non è stupida, riconosce la bontà e il valore di un progetto, oltre che l’impegno e il blasone di un’intera carriera spesa, ad un impegno costante e crescente che ci riporta alla genesi della musica. Insomma, Adelmo non perde il pelo e nemmeno lo Zucchero.

© foto di Robert Ascroft

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.