giovedì 21 Novembre 2024

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Baby K, la risposta italiana al tormentone internazionale

La sua “Voglio ballare con te” domina le classifiche nazionali e fa incetta di passaggi radiofonici: ecco uno dei fenomeni musicali di questa estate 2017.

In principio è stata “Roma-Bangkok”, la risposta italiana a “Bailando” di Enrique Iglesias, adesso tocca a “Voglio ballare con te”, che fa il verso a “Despacido” di Luis Fonsi, in entrambi i casi l’obiettivo di Claudia Nahum, meglio conosciuta con lo pseudonimo di Baby K, è lo stesso: sfornare un successo commerciale degno del miglior tormentone internazionale. La ricetta è sempre la stessa: prendi un motivetto orecchiabile che scimmiotta una delle hit degli ultimi mesi, aggiungici un featuring accattivante (Giusy Ferreri nell’annata 2015 e Andrés Dvicio, cantautore spagnolo membro dell’omonimo gruppo dei Dvicio, per quest’ultimo singolo) mettici un pizzico di banalità, una spiaggia, un ombrellone, una birra col limone senza ghiaccio per favore, un po’ di sole, un po’ di mare e parole messe a caso con il solo scopo di azzeccare la rima.

Della “Femmina Alpha” degli esordi non è che sia rimasto molto, pur riconoscendo il valore e l’intuizione commerciale del prodotto oggi proposto, la rapper è ormai lontana anni luce anche dall’originalità espressa nel suo album d’esordio del 2013, intitolato “Una seria”, prodotto (ma anche co-scritto e, talvolta, anche co-interpretato) nientepopodimeno che da Tiziano Ferro e Michele Canova Iorfida, che seppero tracciare per lei una strada che la rendesse unica, riconoscibile e dotata di un importante spessore qualitativo all’interno del suo mondo musicale. Un progetto maturo, forse troppo per l’allora trentenne Baby K che, a distanza di quattro anni, ha riscoperto il valore profondo e spirituale della leggerezza. In fondo, la credibilità vale economicamente meno delle views su YouTube, almeno fino a settembre.

Voglio ballare con te | Video

Voglio ballare con te | Testo

Faccio un tuffo sotto il sole
fa già un caldo che si muore
questa estate non si dorme
me la bevo come un cocktail
questo ritmo che mi muove
i problemi sono altrove
le cuffie sulla testa
viaggio sotto l’ombrellone
prendiamoci le stelle
che il resto non ci serve
uscire e fare le sette

Voglia di andare più forte
ci basterà questa notte
voglio vedere le luci dell’alba cambiare colore
voglio ballare con te, soltanto con te
non chiedo la luna non ballo con te
lasciamoci tutto alle spalle io e te
fino a che nasce il sole

Spengo tutto per due ore
che mi scordo anche il mio nome
bevo birra col limone
senza ghiaccio per favore
andiamo non so dove
diplomiamoci in hangover
scuotiamoci la pelle poi cambiamoci colore
prendiamoci le stelle
che il resto non ci serve
almeno fino a settembre

Voglia di andare più forte
ci basterà questa notte
voglio vedere le luci dell’alba cambiare colore
voglio ballare con te, soltanto con te
non chiedo la luna non ballo con te
lasciamoci tutto alle spalle io e te
fino a che nasce il sole

Le giornate così lunghe
notti sempre troppo corte
che ti svegli sulla spiaggia
col rumore delle onde
e mentre la notte finisce dimmi che male c’è
se mentre ballo con lui io penso ancora a te

Voglia di andare più forte
ci basterà questa notte
voglio vedere le luci dell’alba cambiare colore
voglio ballare con te, soltanto con te
non chiedo la luna, non ballo con te
lasciamoci tutto alle spalle io e te
fino a che nasce il sole
voglio ballare con te
voglio ballare con te
voglio ballare con te
voglio ballare con te
voglio ballare con te

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.