venerdì 22 Novembre 2024

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Buon compleanno Antonella Ruggiero, la cantante compie 65 anni

Un traguardo importante per la nota artista ligure, che festeggia oggi il suo sessantacinquesimo compleanno: dai Matia Bazar all’esordio da solista, tutte le tappe della sua splendida carriera

Nata a Genova il 15 novembre del 1952, Antonella Ruggiero muove i suoi primi passi nel mondo della musica sin da giovanissima con lo pseudonimo di Matia. Dall’unione con alcuni membri dei Jet (il tastierista Piero Cassano, il chitarrista Carlo Marrale e il bassista Aldo Stellita) e dal batterista Giancarlo Golzi, nascono nel 1975 i Matia Bazar, una delle band più longeve e di successo del panorama discografico italiano. Tra le hit che colleziona con la band, ricordiamo: “Stasera… che sera!”, “Per un’ora d’amore”, “Cavallo bianco”, “Solo tu”, “C’è tutto un mondo intorno”, “Elettrochoc” e “Ti sento”, partecipando al cinque volte al Festival di Sanremo: nel 1977 con “Ma perché”, nel 1978 con “E dirsi ciao” (che si aggiudica la vittoria della kermesse), nel 1983 con “Vacanze romane” e nel 1985 con “Souvenir” (entrambe le canzone detentrici del Premio della Critica), infine nel 1988 con “La prima stella della sera”.

L’anno seguente abbandona il gruppo per intraprendere la carriera da solista, che la porterà a ricalcare il palco del Teatro Ariston altre sei volte: nel 1998 con “Amore lontanissimo”, nel 1999 con “Non ti dimentico”, nel 2003 con “Di un amore”, nel 2005 con “Echi d’infinito”, nel 2007 con “Canzone fra le guerre” e nel 2014 con “Da lontano”.

Tra le canzoni che arricchiscono il suo repertorio da solista, ricordiamo: “La filastrocca” e “La danza”(da “Libera” del 1996), le rivisitazioni “Per un’ora d’amore” con i Subsonica e “Fantasia” con i Bluvertigo (da “Registrazioni moderne” del 1997), “Controvento”, “Non dirmi dove, non dirmi quando” e “Inafferrabile” (da “Sospesa” del 1999), “Occhi di bambino”, “Kyrie” e “Ave Maria” (da “Luna crescente – Sacramornia” del 2001), “Il bravo giardiniere” e “L’aviatrice” (da “Antonella Ruggiero” del 2003), le cover “Mi sono innamorata di te” e “Besame mucho” (da “Big band!” del 2005), “Notte di luna” e “Danza del mare” (da “L’abitudine della luce” del 2006), “Ti parlerò d’amor”, “Non ti scordar di me” e “Parlami d’amore Mariù” (da “Souvenir d’Italie” del 2007), “Quando balliamo” e Il palpito di questa felicità” (da “L’impossibile è certo” del 2014).

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.