Il racconto della seconda edizione della storica kermesse canora, vinta nuovamente dalla regina della canzone Nilla Pizzi con “Vola colomba”.
Proseguiamo questo nostro viaggio alla scoperta delle origini del Festival della canzone italiana con la seconda edizione, andata in scena dal 28 al 30 gennaio del 1952 al Salone delle Feste del Casinò di Sanremo. In Italia il tempo della ricostruzione post bellica è finito e ci si avvia, seppur lentamente, negli anni del boom economico. Nata dodici mesi prima senza troppe ambizioni, con il semplice scopo di promozione turistica della cittadina, la manifestazione musicale bissa il successo dell’anno precedente ma non esplode a livello popolare, complice la poca esposizione mediatica ed esclusivamente radiofonica, poiché la Rai inizierà le proprie trasmissioni solo due anni più tardi.
Nunzio Filogamo è confermato alla conduzione del Festival che, con la stessa formula e lo stesso regolamento della precedente edizione, vede venti canzoni contendersi la vittoria finale. Ad eseguirle solamente cinque cantanti: le new entry Oscar Carboni e Gino Latilla, oltre ai confermati Achille Togliani, Duo Fasano e Nilla Pizzi, che si laurea vincitrice per la seconda volta consecutiva con “Vola colomba”, brano che racconta di una travagliata storia d’amore tra un cittadino italiano e una ragazza residente a Trieste, ai tempi annessa alla Jugoslavia.
Top e Flop di Sanremo 1952
Top
1. Nilla Pizzi – “Papaveri e papere”
2. Nilla Pizzi – “Vola colomba”
3. Gino Latilla – “Un disco dall’Italia”
Flop
1. Duo Fasano – “Due gattini”
2. Nilla Pizzi – “Ninna nanna dei sogni perduti”
3. Nilla Pizzi e Duo Fasano – “Il valzer di Nonna Speranza”
Nonostante la vittoria con “Vola colomba”, il vero grande successo di questa annata è da attribuire a “Papaveri e papere”, eseguita sempre dall’interprete bolognese e classificatasi al secondo posto. Un brano apparentemente frivolo ma che rappresentava una critica politica nei confronti dei padroni e dei potenti, che riscosse grande popolarità all’estero con oltre quaranta traduzioni in altrettante lingue. L’artista si piazza al terzo posto anche con “Una donna prega”, aggiudicandosi l’intero podio tutto per sè. A grandi linee si è trattato di una seconda grande prova generale, sulla scia del debutto in sordina, che ha consolidato un fortmat destinato a ispirare gli addetti ai lavori per le edizioni future.
LE CONCLUSIONI DEL DIRETTORE
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Nico Donvito
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