giovedì 21 Novembre 2024

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Non tutti sanno che… Lucio Dalla, dagli esordi a Maradona

Nella settimana in cui ricorrono gli anniversari sia della sua nascita, sia della sua morte, non potevamo non dedicare un pensiero a Lucio Dalla.

Su di lui si è scritto tanto e tanto si potrebbe ancora scrivere, ma noi vogliamo ricordarlo con alcuni aneddoti, di cui non tutti sono a conoscenza.

Samuele Bersani

E’ a Lucio Dalla che Samuele deve il suo esordio. Si presentò da lui come un giovane cantautore: Lucio stava partendo per un tour e gli propose di fare gavetta seguendolo ed occupandosi di vendere il suo merchandising.

Bersani accettò ed una sera, durante un concerto, dopo aver cantato Caruso, Dalla lo invitò sul palco per cantare un suo brano; così ebbe inizio la carriera di Bersani.

Luca Carboni

Luca Carboni, bolognese come Dalla, scriveva canzoni e voleva farle sentire a Dalla. Una sera, in un ristorante, Luca incrocia Lucio e Gaetano Curreri che cercavano un paroliere per dei nuovi pezzi. Carboni, che era lì per caso, pensò bene di scrivere alcuni suoi pezzi su un foglio e farli recapitare a Dalla tramite un cameriere. I suoi testi fecero centro.

Rino Gaetano

Di Rino Gaetano disse: “faceva l’autostop con la chitarra a tracolla, gli diedi un passaggio per Roma, dove andava alla ricerca di un contratto.
Mi fece sentire le sue canzoni e io lo portai da Vincenzo Micocci, che poi lo lanciò”.

“L’anno che verrà”

Era il 1978, Lucio aveva appena finito di leggere La passeggiata, il romanzo di un poeta anarchico che, parlando con un ipotetico intelocutore, esprime alcune sue riflessioni. Il terrorismo imperversava e la  paura dilagava, Dalla scrive, come nel romanzo che lo aveva ispirato, una lettera di speranza

“4 marzo 1943”

E’ uno dei suoi pezzi più celebri, ma il titolo originale era Gesù Bambino. Presentata da Dalla al Festival di Sanremo del 1971, la censura non accettò il titolo e Lucio lo cambiò con la sua data di nascita; probabilmente l’unico brano al mondo ad avere come titolo la data di nascita del suo autore.

“Caruso”

Rinviato l’imbarco sul traghetto a causa delle condizioni del mare, Lucio Dalla si fermò in un albergo a Sorrento.

L’albergo, prospiciente il mare, aveva ospitato il celebre tenore e gli raccontarono che da una delle terrazze dell’albergo Caruso cantava pensando ad una donna.

“Futura”

Dalla era andato ad assistere al concerto dei Genesis a Berlino, anno 1978.

Peter Gabriel che passava presso il check point Charlie di Berlino in taxi vide che nei pressi, su una panchina, c’era uno strano tipo barbuto impegnato a scrivere.

Era Lucio che stava scrivendo Futura, dedicata a due ragazzi che si amavano separati dal muro.

“Piazza Grande”

La piazza di Piazza Grande non è piazza Maggiore, come molti hanno pensato per tanto tempo, ma la più piccola e raccolta piazza Cavour

Inizialmente la canzone doveva essere cantata da Gianni Morandi, ma Lucio insistette parecchio per cantarla, e alla fine la spuntò.

Stadio

Il gruppo accompagna Lucio nei primi anni Settanta; Gaetano Curreri si unisce durante il Banana Republic tour con Francesco De Gregori.

Nel 1981, si formano ufficialmente gli Stadio e fu proprio Dalla a scegliere il nome del gruppo, ispirandosi al quotidiano sportivo di Bologna.

Gino Paoli

Durante il Cantagiro del ’63 Dalla cantava con i Flippers. Gino Paoli vide in lui il primo cantante soul italiano, e lo convinse a tentare la carriera da solista.
Ricorda Lucio: “all’epoca snobbavo la canzonetta, fu Gino Paoli a convincermi”.

Jimi Hendrix

Il 23 maggio del 1968 Jimi Hendrix dava ufficialmente il via al ’68 italiano con un concerto al Piper di Milano.  A fargli da spalla fu proprio Lucio Dalla.

Il primo strumento

Qualcuno dice però che il primo strumento che Lucio Dalla imparò a suonare fu la fisarmonica, all’inizio degli anni ’50.

Per altri il clarinetto che aveva avuto in regalo a dieci anni e che aveva imparato a suonare da autodidatta. A quindici anni era già un virtuoso: il grande trombettista Chet Baker, all’epoca residente a Bologna, invitò più volte Lucio a suonare con lui.

Pupi Avati

A 16 anni entra a far parte, come clarinettista, di un gruppo jazz, i Rheno Dixieland Band in cui militava anche Pupi Avati, anche lui clarinettista.

Pupi Avati, dopo un pò, lascio il gruppo proprio a causa dell’invidia per la sua bravura

L’esordio

Durante il Cantagiro del 1964 Lucio fu letteralmente bombardato di pomodori dopo ogni sua esibizione

Sanremo

Nel 2003 la Rai propose a Dalla la direzione artistica del festival, ma l’accordo saltò.

Cabaret e Cinema

Nei primi anni ’60 Dalla faceva parte di un gruppo di cabaret con Gianni Cavina, Baldazzi, Mangano e Pizzirani. Il sottoscala dove si esibivano era sempre vuoto, ma si dice che una volta tra il pubblico c’era Gianni Morandi.

Tra il ’65 e il ’79 sono ben quindici le pellicole in cui Dalla ha recitato. Spiccano i nomi di registi quali i fratelli Tavani, Mariano Laurenti, Renato Castellani. Per il cinema Lucio ha scritto anche colonne sonore, arrivando a vincere il David di Donatello per la musica di Borotalco nell’82, e per Il frullo del passero nell’87.

Diego Armando Maradona

L’orecchino con il brillantino che ha sempre portato era di Maradona, che glielo regalò durante un incontro a Buenos Aires.