martedì 24 Settembre 2024

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Antonello Venditti, venticinque anni di “Goodbye Novecento”

Album Amarcord, i dischi più belli da riascoltare: un viaggio nel tempo nei ricordi di progetti che hanno lasciato il segno e che vale la pena riportare alla nostra attenzione

Tra le opere musicali che quest’anno compiono venticinque anni di vita spicca “Goodbye Novecento”, il ventesimo progetto discografico in carriera di Antonello Venditti, che ha visto la luce il 24 settembre del 1999. A quattro anni di distanza dal successo ottenuto con il precedente “Prendilo tu questo frutto amaro“, il cantautore romano saluta il vecchio secolo per aprirsi al nuovo millennio con la consapevolezza di chi ha sulle proprie spalle il peso di altri capolavori da scrivere.

Tra le nove tracce presenti in scaletta, infatti, manca una vera e propria canzone-manifesto, di quelle a cui Antonello ci ha sempre abituati, sia prima che dopo l’uscita di questo lavoro. A livello qualitativo-emozionale emerge sicuramente “Che tesoro che sei”, primo singolo estratto nonché brano maggiormente riuscito, sia dal punto di vista del testo che della melodia, molto orecchiabile, evocativo e rappresentativo della propria poetica.

Tutto sommato un album meno cult dei precedenti, ma con buone intuizioni e parecchia sperimentazione, come accade per la title-track “Goodbye Novecento”, ma anche per “Shake” e “La coscienza di Zeman”, lasciando spazio a pezzi più tradizionali come “In questo mondo che non puoi capire” e “Su questa nave chiamata musica”.

Il risultato è un pochino in sottotono rispetto alle sue produzioni precedenti, per questo motivo i successivi lavori di Antonello Venditti arriveranno con una considerevole distanza l’uno dall’altro (“Che fantastica storia è la vita” nel 2003, “Dalla pelle al cuore” nel 2007, “Unica” del 2011 e “Tortuga” del 2015) e saranno figli di una nuova consapevolezza e della necessità di tornare a dare importanza alla fermentazione e all’aspetto creativo, a discapito delle più spicciole congetture discografiche.

Goodbye Novecento | Tracklist e stelline

  1. Goodbye Novecento
    (Antonello Venditti)
  2. Shake
    (Antonello Venditti)
  3. In questo mondo che non puoi capire
    (Antonello Venditti)
  4. Che tesoro che sei
    (Antonello Venditti, Luca Pardo)
  5. Fianco a fianco
    (Antonello Venditti)
  6. Su questa nave chiamata musica
    (Antonello Venditti)
  7. La coscienza di Zeman
    (Antonello Venditti, Ambrogio Lo Giudice, Danilo Cherni, Derek Wilson, Maurizio Perfetto)
  8. Lula
    (Antonello Venditti, Toti Panzanelli)
  9. V.a.s.t.
    (Antonello Venditti, Luca Pardo, Carlo Fadini)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.