giovedì 21 Novembre 2024

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Le stelle non tremano supernovae: arriva la Dolcenera che fa ballare – RECENSIONE

Recensione della nuova edizione dell’ultimo album della cantautrice

Con la sua partecipazione a Sanremo 2016 è arrivata anche la riedizione del precedente album di Emanuela Trane, in arte semplicemente Dolcenera, pubblicato l’11 settembre scorso intitolato Le stelle non tremano. La nuova versione viene arricchita di 6 nuove tracce che si vanno ad aggiungere alle 11 già edite formando un super-album di 17 tracce. Un viaggio di suoni ed atmosfere che presentano l’artista pugliese capace di andare dall’elettro-pop alla disco-dance passando per il soul e il gospel bianco. Una Dolcenera che questo disco se l’è scritto, suonato e prodotto mettendoci tutta se stessa e forse anche di più. Il risultato? La conferma che quella ragazzina che esordiva proprio a Sanremo tra i giovani nel 2003 è cresciuta ed è diventata una musicista di classe, talento e spessore.

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Un disco che è frutto di un lungo viaggio partito nel 2014 con la pubblicazione di Niente al mondo, primo singolo e anche prima traccia di quest’album. Si respira positività, fiducia e voglia di lasciarsi andare senza regole per vivere la vita senza inutili paure. Si parla di sogni con un’orchestrazione importante ed una voce che punta al tormentone. Più contaminato musicalmente, lanciato verso il synth-pop e il dance perfetto per i club Accendi lo spirito è stato il secondo brano rilasciato sul finire dell’estate 2014. Fantastica ha aperto invece la stagione estiva del 2015 invitando a prendere la vita con il sorriso in ogni situazione. Un peccato è stato, invece, il singolo di lancio per il disco portando, ancora una volta, una novità nel sound che questa volta guarda ai suoni orientali dell’India e della Cina. Nella prima edizione dell’album trovavano poi posto anche suoni più propriamente elettronici come quelli di Immenso, forse il brano meglio riuscito dell’intero lavoro, e Credo, che distrugge qualsiasi possibile punto di riferimento della nostra vita tranne che quello dell’amore. I suoni orientali vengono ripresi anche in Figli del caos e 2vite che trasmettono l’incertezza della nostra vita. Si parla anche d’amore, ma non solo, in Il viaggio, per parlare dell’importanza di avere affianco qualcuno che ci ama nei momenti più bui della nostra vita, e in L’anima in una lacrima che spiega come l’amore non possa realizzarsi mai appieno per l’incompatibilità delle personalità, mai totalmente complementari. Universale è la chiusura perfetta di un album che parla della vita nel suo senso più profondo attraversando l’amore, la felicità e la paura. Un testamento in musica che porta anche un po’ di pop-rap sul finale. Come se non bastasse.

img_5252Nella riedizione sanremese dell’album, Le stelle non tremano – Supenovae, uscita il 12/02/2016 si sono aggiunte ben due cover di classici della nostra tradizione musicale italiana messi a nuova con maestria grazie ad un arrangiamento quanto più contemporaneo possibile. Amore disperato, cantato da Nada nel lontano 1983, si trasforma grazie ad un sound che viaggia verso l’elettro-pop togliendo quella patina classica della versione originale e dando un tocco del tutto innovativo che non fa che esaltarne il risultato. L’altra cover presente è La voce del silenzio, portata al Festival di Sanremo del 1968 da Tony del Monaco e Dionne Warwick: Dolcenera parte cauta per poi aprirsi vocalmente (e che voce!) grazie all’ormai usale arrangiamento che poggia sui synth. Per quanto riguarda gli inediti, invece, si parla d’amore in L’amore sa dove si esprime il desiderio di fuggire via dalla frenetica vita quotidiana per vivere appieno il proprio sentimento. In 100mila watt ritorna l’elettronica più massiccia che così bene si sposa alla voce della salentina che riflette su se stessa chiedendosi “chi sono io?”. La parentesi del disco è fornita da Ora o mai più (le cose cambiano), il brano presentato in gara a Sanremo 2016 dove ha raggiunto il 15° posto finale: addio all’elettronica per dare spazio al soul, al blues, al gospel di cui la voce profonda e scura di Dolcenera è una magnifica interprete. Cori gospel in contrapposizione, orchestrazione che poggia sull’amato pianoforte e testo che parla dell’impossibilità di amare oltre. Il brano è poi riproposto in altre due versioni speciali per chiudere questo piccolo gioiellino d’album.

Dolcenera (Le stelle non tremano supernovae)Ascoltando quello che potremmo chiare un doppio-disco emerge una voce potente, sicura, estremamente talentuosa che si sposa alla perfezione con una grandissima capacità di elaborare sonorità sempre nuove, curiose e mai scontate per testi che non si limitano mai ad un solo aspetto dell’esperienza umana ma che, se letti in profondità, racchiudono dei messaggi ben precisi. Tutto questo è Dolcenera che in Le stelle non tremano – Supenovae si dimostra davvero una musicista unica nel nostro panorama musicale. Una musicista che ha scritto ogni singolo brano di questo album (talvolta in collaborazione con altri autori tra cui Alessandro Finazzo, Piero Romitelli, Francesco Sighieri, Michele Papadia e Pietro Stefanini) e ha messo se stessa, la propria voce e la propria forza in ogni singola parola. Un disco non semplice da capire e da apprezzare per il grande pubblico ma un disco da amare alla follia per chi si rivede in questo genere di musica che racchiude davvero tanta qualità in sé.

Migliori tracce: Immenso – Ora o mai più (le cose cambiano) – Fantastica – Universale

Voto complessivo: 8.5/10

Qui la video-recensione dell’album “Le stelle non tremano”

Qui trovate la video-recensione della riedizione dell’album, “Le stelle non tremano supenovae”

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.