Tutte le recensioni dei nuovi brani radiofonici
- UN DOMANI – Annalisa e Mr.Rain
Annalisa, come è giusto che sia, segue la strada della modernità e della contemporaneità che pare finalmente ridato lustro e quel successo che, forse, non ha mai davvero assaporato con questi numeri. Ed ecco che dopo aver detto Bye bye al proprio passato si ritrova a cantare “mi spiace ma un domani non ci sarà, un po’ come le storie su Instagram, con te soltanto tempo che se ne va”. Non esattamente l’epilogo felice che ogni storia d’amore sogna. Il sound è quello ampiamente condito da elettronica nell’inciso anche se le strofe si fanno più “autunnali”. Superfluo l’intervento sul finale del collega Mr.Rain, ulteriore calamita per le generazioni 2.0. I due, però, non si completano, rimangono distanti e si ha quasi la percezione che non centrino nulla l’uno con l’altro. Sicuramente piacerà a chi ha apprezzato l’ultima Nali che, però, si allontana sempre più dalla sua essenza di grande voce. VOTO: 6
- COMPLICI – Enrico Nigiotti e Gianna Nannini
Nigiotti è uno che le canzoni ha sempre saputo scriverle riuscendo a catalizzare sempre l’attenzione sulle parole più che su di inutili melodie orecchiabili fini a se stesse. Anche con questa nuova occasione che apre il suo nuovo (meritato e dovuto) progetto dimostra di non essere nato ieri piazzando una gran bella ballata pop capace di coinvolgere e di dire qualcosa. Gianna fa la voce grossa e si porta a casa tutti gli incisi creando un’immensa diacronia con le strofe totalmente parlate contrariamente ai ritornelli cantati a tutta voce melodicamente dalla storica rocker senese. Il risultato è un’avvolgente brano che trova il proprio punto di forza e d’immediatezza nella potenza dell’esplosione dei ritornelli che permettono alla Gianna nazionale di cantare “in sicurezza” dando il proprio meglio coinvolgendo l’ascoltatore che non può fare a meno di cantare. Può funzionare alla grande. VOTO: 8
- LA PERIFRASTICA PASSIVA – Lorenzo Baglioni
Baglioni torna alla grammatica italiana tentando di spiegare una tematica che, a molti, apparirebbe pari a una parolaccia. Il risultato è forse il più notevole dal punto di vista strettamente canoro viaggiando su melodie semi-dance che portano il bel fiorentino a lanciarsi su acuti da sgranare gli occhi nell’inciso. L’ugola è sicuramente promettente certo risulta difficile immaginare qualcuno che canticchia un inciso in latino nel bel mezzo delle vacanze estive. Malgrado ciò fa piacere risentire un qualcosa di davvero convincente dal buon Baglioni qualche mese dopo Il congiuntivo. VOTO: 6+
- JOHNNY – Niccolò Agliardi
E’ uno di quei ritorni che fanno bene al cuore, che ricordano che l’estate all’improvviso sta finendo per lasciare spazio al più apprezzato inverno fatto di coperte, caminetto e cioccolate calde. Agliardi è la colonna sonora perfetta per tutto ciò riuscendo sempre a dimostrarsi una delle più grandi penne di oggi per quanto riguarda la capacità narrativa. Le sue strofe sono dense di parole, di immagini, di gesti che, come in un film, raccontano minuto per minuto i gesti di tutti i giorni senza limitarsi agli abituali ed insulsi versi che continuamente ascoltiamo senza riuscire ad immaginarceli concretamente da quanto sono impersonali. Un pezzo che racconta. Basta questo. VOTO: 7
- A UN PASSO DA TE – Raige e Sewit
Lo si aspettava da un po’ un ritorno di questo tipo del buon Raige che con Tutto Ok aveva dimostrato il suo solito talento compositivo senza riuscire, però, a catturare davvero. Con questa nuova prova il risultato è di ben altro livello e le cose potrebbero, anzi, dovrebbero andargli in tutt’altro modo se la meritocrazia esiste. La differenza, sostanzialmente, la fa la forma duetto con cui l’artista torinese da sempre acquista infiniti punti a proprio favore riuscendo a mettere in risalto la propria vocalità scura e profonda oltre alla sua innata capacità di saper scrivere per sè e per ugole più dotate come, ad esempio, per quella della ottima Sewit che qui fa il suo in modo eccelso. Le firme, oltre a quella di Raige, sono quelle di Davide Simonetta (che poi produce) e di Annalisa: si sentono e si apprezzano. VOTO: 7.5
- NON ANDRO’ VIA – Urban Strangers
E’ la seconda prova in italiano e sicuramente risulta un passo in avanti rispetto al primo tentativo. La scelta è comunque quella di mantenere fissa la propria identità artistica già stabilita nel post X-Factor quando con l’inglese spopolarono convincendo parecchio. La lingua non li penalizza affatto e, anzi, costituisce un plus a loro favore che, se ben sfruttato mediaticamente, potrebbe riportarli in alto nelle classifiche. Il sound è quello dell’elettronica più pura con delle voci che rimangono sempre sul filo di lana e della leggerezza malgrado passino attraverso diverse dinamiche. Orecchiabile anche se non è quel brano assolutamente immediato che ti entra in testa. Diverso da quanto si sente in giro e quindi apprezzabile. VOTO: 6.5
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Ilario Luisetto
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