venerdì 22 Novembre 2024

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“Testa o croce”, per i Modà il cuore ha più importanza del fato – RECENSIONE

In radio dal 6 gennaio il nuovo singolo del gruppo musicale milanese capitanato da Kekko Silvestre

Si intitola “Testa o croce” il nuovo singolo dei Modà (qui la nostra recente intervista), tratto dal loro omonimo ottavo album in studio, pubblicato lo scorso 4 ottobre. Dopo aver rilasciato Quel sorriso in volto“, “Quelli come me e Puoi leggerlo solo di sera, la band milanese torna in rotazione radiofonica con la title-tack di un album che rappresenta un po’ il manifesto della loro anima, inteso sia dal punto di vista poetico che per quanto riguarda la loro dimensione sonora. Un ritorno fedele al proprio inconfondibile stile, sentito e suonato, ispirato e come sempre molto romantico. Il testo di questo brano ruota attorno ad una sorta di presa di coscienza che, almeno una volta nella vita, capita a chiunque perché riguarda qualsiasi tipo di decisione che ci ritroviamo a dover prendere.

“Testa o cuore non esiste se decide il cuore” scrive e canta Kekko Silvestre, analizzando le fasi tipiche che ci spingono ad una determinata scelta, che sia sentimentale o lavorativa, il messaggio che ne viene fuori è positivo e carico di buone intenzioni, cosa non del tutto scontata in un mondo pieno di canzoni che ti spronano a fare la cosa sbagliata. In questo pezzo, invece, non vi è alcun buonismo, nessun finale da favola Disney, bensì un’attenta riflessione su quelle che sono le nostre azioni quotidiane, un invito a familiarizzare sia con la ragione che con l’istinto.

I Modà lanciano la loro monetina, sta all’ascoltatore scegliere quale tipo di strada percorrere, se quella giusta o quella cattiva, perché i moralismi musicali lasciano il tempo che trovano, mentre diventano fondamentali se inducono ad un qualche tipo di pensiero. In tal senso, Testa o croce è una bella rinfrescata di consapevolezza, un’iniezione endovenosa di fiducia somministrata con cura e con la minima attenzione alle parole, ad un più giusto ed equo dosaggio. Insomma, il cuore è più importante del fato ed è proprio vero che nella vita “tutto torna se sai dare”.

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Testa o croce | Video

Testa o croce | Testo

Non ho ancora superato quella linea
che mi separa dall’inferno
c’è chi crede di esser salvo per due mance
date in chiesa il pomeriggio
e c’è chi ancora crede di guidare in pista
in pieno centro cerca il podio su una tomba.

Le parole dei codardi hanno il peso
hanno il peso delle piume
le risate dei pagliacci puoi sentirle
puoi sentirle come

Ridi, ridi, ridi, ridi pure
che a me viene da star male
se ripenso a chi diceva
tutto torna se sai dare
sotto un cielo che mi invoglia
neanche stelle so rubare
testa o croce non esiste
se decide il cuore

Viva il circo se le bestie
poi le fanno le persone
viva il viaggio senza meta
viva il tempo di cambiare
evviva il senso di toccare ancora il fondo
per poi trovarsi a dominare l’universo

C’è da dire che di giorno vedi meglio
tutte quelle sfumature
che la notte precedente per il sesso
affogavi nel bicchiere

Ridi, ridi, ridi, ridi pure
che a me viene da star male
se ripenso a chi diceva
tutto torna se sai dare
sotto un cielo che mi invoglia
neanche stelle so rubare
testa o croce non esiste
se decide il cuore

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.