giovedì 21 Novembre 2024

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Eurovision Song Contest, trent’anni fa l’ultima vittoria italiana con Toto Cutugno

Per la seconda volta, il nostro Paese si aggiudica la vittoria della kermesse europea con “Insieme 1992

Cinque maggio, una data importante non solo dal punto di vista storico e letterario, ma anche per la nostra musica leggera nazionale. Sono trascorsi trent’anni dall’ultima vittoria italiana dell’Eurovision Song Contest, ottenuta a Zagabria da Toto Cutugno, arrivata a ventisei anni di distanza dal primo titolo riscosso nel ’64 da Gigliola Cinquetti con “Non ho l’età”. Un’edizione quasi monotematica, fortemente influenzata dalla caduta del Muro di Berlino, avvenuta sei mesi prima.

“Insieme 1992”, questo il titolo del brano che, nell’anno in cui abbiamo ospitato i campionati mondiali di calcio, ci ha regalato una bella gioia artistica, senza nulla togliere a quelle sportive che, ahinoi, in quell’occasione non sono arrivate. Reduce dai successi televisivi in veste di conduttore e dal decennio precedente in cui ha contribuito a nobilitare la nostra tradizione musicale con brani divenuti popolari nel giro di poco tempo, Cutugno debutta all’Eurofestival con un curriculum di tutto rispetto, un bagaglio di canzoni che hanno ottenuto consensi su scala internazionale. Merito anche di una rinuncia, quella dei Pooh, che si erano aggiudicati la vittoria di Sanremo 1990 e, di diritto, avrebbero dovuto rappresentarci.

Toto Cutugno, arrivato per la quinta volta secondo con “Gli amori”, si prende la sua bella rivincita con un pezzo corale e sentito, un inno che, a distanza di trent’anni, non ha perso la propria forza comunicativa, consacrando l’artista come Zar delle sette note. Quell’interpretazione sentita, gestuale, carica di pathos, è riuscita a superare il linguaggio verbale, le difficoltà linguistiche, toccando trasversalmente il cuore di popoli ideologicamente diversi, ma praticamente uguali.

Un brano d’unione, che sicuramente non viene ricordato come dovrebbe, soprattutto qui da noi, in un momento storico così difficile e complicato, di ripartenza, meriterebbe di essere riascoltato e cantato, perché siamo tutti sulla stessa barca e i muri mentali sono peggiori di qualsiasi confine o misura restrittiva più che mai necessaria. Al di là delle ideologie politiche, delle banche, delle polemiche, del Mes o degli Eurobond… “l’Europa non è lontana”… ce lo ricorda una semplice e bella canzone italiana.

Insieme 1992 | Testo

Insieme, unite, unite, Europe

Con te, così lontano e diverso
con te, amico che credevo perso
io e te, sotto lo stesso sogno
insieme, unite, unite, Europe

E per te, donna senza frontiere
per te, sotto le stesse bandiere
io e te, sotto lo stesso cielo
Insieme, unite, unite, Europe

Sempre più liberi noi
non è più un sogno e non sei più da solo
sempre più in alto noi
dammi una mano che prendiamo il volo
l’Europa non è lontana
c’è una canzone italiana per voi
insieme, unite, unite, Europe

Per noi, nel cielo mille violini
per noi, amori senza confini
io e te, sotto gli stessi ideali
insieme, unite, unite, Europe!

Sempre più liberi noi
non è più un sogno e non sei più da solo
sempre più in alto noi
dammi una mano che prendiamo il volo
l’Europa non è lontana
c’è una canzone italiana per voi
insieme, unite, unite, Europe

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.