lunedì 25 Novembre 2024

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X-Factor 14: Non bere, non fumare, i ballottaggi fanno male – Pagelle del primo live show

Le pagelle della prima puntata dei live

La prima puntata tanto attesa è finalmente arrivata con i concorrenti che, per la prima volta nella storia del talent di casa Sky, hanno presentato i loro inediti subito, per provare ad entrare il più in fretta possibile nel mercato discografico. Una soluzione mai vista prima, un tentativo di renderlo più simile al concorrente di casa Mediaset. Il concorrente meno votato della puntata (Eda Marì) si sfiderà all’inizio della prossima con il concorrente con l’inedito che riscuoterà meno successo (al momento in cui scrivo è Santi). Andiamo a valutare queste 12 proposte e la loro resa live.


Blind – Cuore Nero: Un brano trap orecchiabilissimo, con la produzione di Frenetik & Orang3, che parla di amore, di nostalgia e di casa, e di storie di vita di tutti i giorni affrontate con un flow martellante e già iconico. Lui ha l’atteggiamento, la gestualità e le movenze da rappresentante consumato del genere. Voto: 8

Cmqmartina – Serpente: Un vestito che esalta tutta la femminilità della ragazza, una voce ipnotica ed una sublime produzione di Strage per questo inedito nuovo di Martina, che decide di staccarsi dal mondo più prettamente indie, per virare su un piacevole elettropop che potrebbe ricordare qualcosa dell’ultima Francesca Michielin. Voto: 7.5

Eda Marì – Male: Io stravedo per lei ma è palese che questo stile con poca vocalità che si basa tutto sulle sfumature, sui bassi e sull’introspezione non sia lo stile più commerciale possibile. Inoltre è anche penalizzata da un’esibizione sottotono. Peccato perchè potenzialmente la canzone potrebbe dare di più. Voto: 5.5

Little Pieces Of Marmelade – One Cup Of Happiness: Un grunge sfrenato che ricorda band come i Royal Blood e starebbe bene in una pubblicità di automobile. Chitarre distorte, elettronica e brutte intenzioni per un pezzo modernissimo. Voto: 7+

Blue Phelix – South Dakota: Un pezzo arioso, che mescola il bel canto ad un’esibizione live un po’ trasgressiva e genderfluid. Molto da Eurovision, non subito d’impatto. Voto: 5.5

Casadilego – Vittoria: Un pezzo fortemente sanremese, su una bellissima base di pianoforte mixata da Strage. La penna è di Mara Sattei ed il tema è quello pesante delle ragazze madri, un argomento di cui nè l’autrice nè l’interprete hanno l’esperienza adatta per saperne qualcosa. Anche qua possiamo ravvedere un insieme di Elisa e della prima Francesca Michielin. Toccantissimo, forse troppo. Voto: 8+

Manitoba – La Domenica: Un pezzo di Emma senza il carisma dell’artista salentina. Gli stilemi sono i classici che ormai abbiamo imparato a conoscere nella produzione più pop-rock dell’attuale giudice. Gli interventi di lui invece richiamano un po’ Tommaso Paradiso. Insomma, un orecchiabile deja vu. Voto: 5

Vergo – Bomba: Tutti lo cantano a squarciagola essendo il pezzo con più impatto commerciale in assoluto, il problema è il troppo autotune e la poca capacità di affrancarsi da proposte già presenti nel mercato che sguazzano su questo genere. Voto: 7

Santi – Bonsai: Un onestissimo pezzo indie sulla falsariga di Gazzelle, Fulminacci e tantissimi esponenti di quella scena che ormai sta cannibalizzando il mercato. Niente mai sentito, anzi risulta ancora molto acerbo. Voto: 4.5

Mydrama – Cornici Bianche: Young Miles produce il brano più forte di tutti. Con vibes di Mara Sattei (che infatti firma il pezzo) coniuga una voce pazzesca ad un uso sapiente dell’elettropo con una base seducente che passeggia tra gli acuti ed i bassi della giovane Alessandra. Pazzesca. Voto: 9

N.A.I.P. – Attenti al Loop: Confermo quanto detto in sede di audizioni. Questo brano è talmente assurdo che fa il giro e diventa bello. Totalmente pazzo, imprevedibile, fuori contesto, più da concorrente di Italia’s Got Talent che da XFactor, l’esperimento funziona, travolge ma non si riesce a valutare perchè troppo oltre ogni canone di giudizio tra loop station, voci artefatte e testi al limite della follia. Voto: s.v.

Melancholia – Leon: Un brano modernissimo che si muove dalla scena rock moderna con la cantante che sfodera espressività, potenza vocale e sentimento in uno dei brani meglio costruiti dell’annata. Un forte richiamo agli anni ’80 e ’90 con uno stile alla Sinead O’Connor ma ben amalgamato nel panorama attuale. Voto: 9-