venerdì 22 Novembre 2024

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Buon compleanno Nada, l’artista compie 64 anni

Tanti auguri alla popolare cantautrice toscana che oggi festeggia il suo sessantaquattresimo compleanno. Da “Ma che freddo fa” a “Il cuore è uno zingaro”, tutte le canzoni che arricchiscono il suo repertorio

Nata il 17 novembre 1953 a Gabbro di Rosignano Marittimo, in provincia di Livorno, Nada Malanima si avvicina al mondo dell’arte sin da bambina, ereditando la passione per la musica dal padre clanirettista. Scoperta dal paroliere e produttore Franco Migliacci, debutta al Festival di Sanremo nel 1969, a soli quindici anni, con uno dei suoi più grandi successi: “Ma che freddo fa”, eseguita insieme ai The Rokers e classificatasi al quinto posto. Il successo è tale da portarla a calcare il palco del Teatro Ariston altre sei volte: nel 1970 con “Pà diglielo a mà”, nel 1971 con “Il cuore è uno zingaro” (che ottiene la vittoria in coppia con Nicola Di Bari), nel 1972 con “Re di denari”, nel 1987 con “Bolero”, nel 1999 con “Guardami negli occhi” e nel 2007 con “Luna in piena”.

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Tra le altre canzoni che arricchiscono il suo repertorio, ricordiamo: “Per te per me”, “Biancaneve” e “Cuore stanco” (dal suo disco di debutto “Nada” del 1969), “Che male fa la gelosia”, “L’anello” e “Bugia” (da “Io l’ho fatto per amore” del 1970), “Brividi d’amore” e “Come faceva freddo”(da “Ho scoperto che esisto anche io” del 1973), “Nuda” e “E’ bello cantare” (da “Il domatore delle scimmie” del 1975), L’amore è tutto qui” e “La fisarmonica di Stradella”, “Pasticcio universale”, “Anche se fosse”, “Dolce più dolce” e “Candida follia” (da “Nada” del 1979),Dimmi che mi ami che mi ami che tu ami che tu ami solo me” e “Ballando sull’onda” (da “Ti stringerò & altri successi” del 1982), “Amore disperato” e “Da grande” (da “Smalto” del 1982), “Il tuo diario” e “Liquido” (da “Noi non cresceremo mai” del 1984),  “Stanotte”e “L’uomo nel destino”(da “Baci rossi” del 1986), Guarda quante stelle” e “Adios amor” (da “L’anime nere” del 1992), “Inganno” e “Glu glu” (da “Dove sei sei” del 1999), “Senza un perché” e “Piangere o no” (da “Tutto l’amore che ci manca” del 2004), “Scalza” e “Pioggia d’estate” (da “Luna in piena” del 2007), “Il comandante perfetto” e “Stagioni” (da “Vamp” del 2011), “L’ultima festa”e “La terrorista” (da “Occupo poco spazio” del 2014), “La canzone dell’amore”, “Una pioggia di sale”, “Ballata triste” e “L’estate sul mare” (da “L’amore devi seguirlo” del 2016).

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.