giovedì 21 Novembre 2024

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Sanremo 1980, viaggio nella storia del Festival

Arriva la tanto attesa rinascita, le belle canzoni tornano in gara, vince Toto Cutugno con “Solo noi”

Il trentesimo Festival della canzone italiana, ha avuto luogo al Teatro Ariston di Sanremo dal 7 al 9 febbraio, condotto da Claudio Cecchetto affiancato dalla soubrette Olimpia Carlisi e dall’attore futuro Premio Oscar Roberto Benigni.  Trenta le canzoni in gara affidate alle sapienti voci di alcuni veterani, da Gianni MorandiPeppino di Capri, passando per Bobby Solo, gli Armonium e Leano Morelli, oltre a numerosi esordienti, tra cui: Pupo, i Decibel (di cui il frontman è un giovanissimo Enrico Ruggeri), Enzo Malepasso, Alberto Beltrami, Leroy Gomez, Aldo Donati, Francesco Magni, Luca Cola, Alberto Cheli, Gianfranco De Angelis, Mela Lo Cicero, La Bottega dell’Arte, Bruno D’Andrea, i Rimmel, Henry Freis, Sally Oldfield, Coscarella e Polimeno, Linda Lee, Giorgio Zito e i Diesel, Orlando Johnson, Latte e Miele, gli Omelet, Paolo Riviera, Stefano Rosso e Toto Cutugno, al suo debutto da solista dopo due partecipazioni con gli Albatros, che conquista la vittoria con il brano “Solo noi”. Tra gli ospiti musicali di questa edizione, ricordiamo: Dionne Warwick, Suzi Quatro, Sylvester, Sheila & B. Devotion e Billy Preston.

https://www.youtube.com/watch?v=C9txCYhRrIU

Top e Flop di Sanremo 1980

Top
1. Toto Cutugno – Solo noi”    
2. Pupo  – Su di noi” 
3. Decibel – “Contessa”

Flop
1. Albetro Beltrami – Non ti drogare
2. Luca Cola – Tu che fai la moglie
3. Francesco Magni – Voglio l’erba voglio”    

Ad imporsi nelle classifiche di vendita all’indomani del Festival, oltre alla canzone vincitrice “Solo noi” di Toto Cutugno saranno soprattutto “Su di noi” di Pupo e “Contessa” dei Decibel, che proprio quest’anno sono tornati sulle scene discografiche con una reunion. Grande riscontro lo ottiene anche Mariù di Gianni Morandi, che torna in gara a otto anni di distanza dal suo debutto. Tra gli altri 45 giri degni di nota, ricordiamo: Gelosia di Bobby Solo, Ti voglio bene di Enzo Malepasso, Canterò canterò canterò di Aldo Donati e “Tu cioè…” di Peppino Di Capri.

LE CONCLUSIONI DEL DIRETTORE

E’ l’anno di Toto Cotugno che, dopo due Festival con gli Albatros (1976 e 1977), approda all’Ariston per la prima volta da solista e riesce a vincere la competizione senza troppi problemi (750 i suoi voti, 650 quelli del secondo classificato, Enzo Malepasso). Sarà la prima e l’ultima volta che Cutugno riuscirà ad ottenere il leone d’oro malgrado le altre 12 partecipazioni di cui 5 di seguito dal 1986 al 1990. Da sottolineare, però, la sfilza di secondi posti che da allora annoverò giungendo sempre ad un passo dal bissare la vittoria del 1980: nel 1984 arrivò 2° con “Serenata” dietro ad Al Bano e Romina, nel 1987 con “Figli” fu preceduto dal trio di Gianni Morandi-Umberto Tozzi-Enrico Ruggeri, lo stesso accadde nel 1988 con “Emozioni” dietro a Massimo Ranieri, e nel 1989 quando fu la coppia di Fausto Leali e Anna Oxa a precedere la sua “Le mamme”. Il secondo posto fu suo anche nel 1990 quando i Pooh precedettero la sua “Gli amori” e nel 2005 quando a vincere fu Francesco Renga sul suo duetto con Annalisa Minetti in “Come noi nessuno al mondo”. In totale su 12 partecipazioni 6 lo videro mettersi al collo la medaglia d’argento di cui ben 4 furono consecutive (dal 1987 al 1990).

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.