Il cantautore avellinese si prepara al suo ritorno al Festival di Sanremo, presentando il brano “Momento perfetto“
A due anni di distanza dal debutto sanremese avvenuto con “Rose viola“, Ghemon torna al Festival con “Momento perfetto“, singolo che anticipa “E vissero feriti e contenti”, un album sull’accettazione di se stessi, la cui uscita è prevista per il prossimo 19 marzo. «Questo è il mio settimo album – racconta l’artista nel corso dell’ormai tradizionale incontro stampa su Zoom – nella copertina ho scelto di raffigurare un gatto sulla mia spalla, perchè si dice notoriamente che i felini abbiano sette vite, io penso di averne vissute altrettante».
«E’ un disco in cui vengono mostrate tutte le mie anime. Ho spaziato tra tanti generi diversi, cercando di costituire io l’elemento di unione. Ho potuto esprimermi non solo come cantante e autore dei testi, ma anche nella produzione e nella supervisione artistica: questo sono finalmente io, al completo. È musica in italiano ma che parla internazionale, una cosa in cui ho sempre creduto per poter essere unico nel nostro panorama. A neanche un anno dal mio lavoro precedente e in un momento in cui il mondo si stava fermando, ho prodotto questo disco perché sentivo l’esigenza di creare, la voglia di comunicare m,a soprattutto, l’ho fatto per amore della musica, in cui mi sono rifugiato».
A proposito della canzone in concorso a Sanremo 2021, aggiunge: «”Momento perfetto” è nata nella maniera più spontanea possibile, partendo dal ritornello. Lo trovo un brano molto realista, parte senza troppi giri di parole dicendo: “Avevo aspettative su chissà che risultati, ma erano tranelli e mi ritrovo con le mani nei capelli”. Ecco, parla di aspettative disattese, ma anche è pezzo molto ottimista».
Sul medley composto da “Donne”, “Le ragazze”, “Acqua e sapone” e “La canzone del sole”, proposto nella serata delle cover insieme aii Neri Per Caso, racconta: «Sentirli cantare mi fa sorridere il cuore, li ho scelti per il piacere di far capire come la musica italiana sia malleabile e struggente anche a più voci». Per poi concludere con una riflessione sull’attuale momento storico: «Mi spiace che all’Ariston non ci sia il pubblico, ma ne ho viste così tante nella mia carriera, per cui non è la prima volta che canto in un posto vuoto (sorride, ndr). E’ stato un anno difficile, l’augurio è che la gente a casa possa rilassarsi un po’».
E vissero feriti e contenti | Tracklist
- Intro – Vissero feriti e contenti
- Piccoli brividi
- Tanto per non cambiare
- Nel mio elemento
- La tigre
- Difficile
- Non posso salvarti
- Lucido (Interlude)
- Momento perfetto
- Infinito
- Puoi fidarti di me
- Illusione ottica (Interlude)
- Trompe l’oeil
- Sparire
- Outro
© foto di Martina Amoruso
Nico Donvito
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