Le parole dei protagonisti di questa 71esima edizione del Festival della canzone italiana, ultimo atto
Si conclude questa difficile edizione del Festival di Sanremo, a trionfare è stata la carica dei Maneskin con “Zitti e buoni”, canzone classificatasi al primo posto nella sezione Campioni, seguita a ruota da “Chiamami per nome” della coppia Fedez-Michielin e “Un milione di cose da dirti” di Ermal Meta. Di seguito il riassunto della conferenza stampa di questa mattina, domenica 7 marzo, l’ultimo atto di una settimana intensa, complicata e profondamente inedita.
«Sono felicissimo per com’è andata tutta la settimana – racconta il direttore artistico Amadeus – come sapete non parlo di ascolti, ho sempre tenuto a precisare che questo sarebbe stato un Sanremo diverso dagli altri, ma sono orgoglioso di tutto quello è andato in scena. Faccio i miei migliori auguri a tutti i ragazzi di quest’anno. Sono certo che molti di loro saranno i big di domani, anche chi non è arrivato sul podio. Ringrazio tutti, i giornalisti, la discografia, la Rai e Fiorello, ribadisco che non avrei mai potuto rifare il Festival senza Rosario. L’anno scorso, ma soprattutto quest’anno».
Sull’assenza di platea all’Ariston, racconta: «Vi posso garantire che vedere un teatro completamente vuoto è una cosa che non auguro a nessuno in questo mestiere. Di conseguenza, non era facile o scontato tenere in piedi cinque ore di diretta a serata». Riguardo la possibilità di un terzo mandato, precisa: «Io e Rosario abbiamo già valutato, per il momento la nostra idea è quella di fermarci qui. Questi sono stati due Festival storici, in particolare l’ultimo è stato molto difficile da organizzare. Poi, magari, se il pubblico e la Rai lo vorranno, potremo riparlarne a bocce ferme nei prossimi mesi, ma ci vogliono idee ed energie per organizzare un evento di questa portata, si tratta di un lungo e duro lavoro».
Infine, sull’ipotesi di ricoprire solamente il ruolo di direttore artistico, Amadeus afferma: «Non ho mai ricoperto un ruolo del genere, l’ho sempre fatto scendendo in capo e non so se ne sarei capace onestamente, ma si tratta di un’ipotesi che non ho preso in considerazione. Quando fai Sanremo sei concentrato, non riesci a stare dietro a tutto e tutti, rifletteremo nelle prossime settimane. Viviamo in un momento molto complicato, non sapremo cosa accadrà da qui ai prossimi mesi, sotto molti punti di vista. Al di là del Festival, personalmente ho un contratto che scade ad agosto, l’augurio è quello di poter continuare e rinnovare questa avventura in Rai».
Nico Donvito
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