L’interesse verso la kermesse assume i massimi storici, arriva il rilancio televisivo con il compromesso del playback e dei grandi ospiti stranieri
Il trentunesimo Festival della canzone italiana, in scena al Teatro Ariston di Sanremo dal 5 al 7 febbraio del 1981, è stato condotto per il secondo anno consecutivo da Claudio Cecchetto, affiancato dall’attrice Eleonora Vallone e dalla cantante Nilla Pizzi, presente in veste di madrina per i festeggiamenti dei trent’anni della manifestazione, si tratta della prima cantante scelta in veste di conduttrice nella storia del Festival. Ventotto le canzoni in gara che si contendono il titolo, interpretate da alcuni big che fanno ritorno al Festival visto il crescente interesse delle ultime edizioni. Tra i veterani, segnaliamo: Bobby Solo, Marcella Bella, i Ricchi e Poveri, Orietta Berti, i Collage, Enzo Malepasso, Marinella e Umberto Napolitano, oltre a numerosi e interessanti esordienti, tra cui: Fiorella Mannoia, Gianni Bella, Michele Zarrillo, Luca Barbarossa, Eduardo De Crescenzo, Dario Baldan Bembo, Domenico Mattia, Franco Fasano, gli Opera, Carmen & Thompson, Jò Chiarello, Leano Morelli, Sebastiano Occhino, Paolo Barabani, Stefano Tosi, i Passengers, Sterling Saint-Jacques, Tom Hooker e la grande favorita alla vigilia Loretta Goggi, che si classifica seconda alle spalle della debuttante Alice, con una canzone scritta a quattro mani con Franco Battiato.
Tra gli ospiti di questa prolifica annata, ricordiamo: il crooner statunitense Barry White, la celebre rock band dei Dire Straits, lo chansonnier francese Charles Aznavour, la cantante belga Lio, il gruppo britannico dei Bad Manners, oltre agli italiani: Milva, Mario Merola e Alberto Sordi, passato alla storia per la sua memorabile e ironica “E va’… e va’…”. Il 1981 è ricordato come l’anno della mancata partecipazione in veste di comico di Massimo Troisi, declinata in extremis dall’attore napoletano per via dei tagli richiesti per censura dall’organizzazione.
Top e Flop di Sanremo 1981
Top
1. Eduardo De Crescenzo – “Ancora”
2. Ricchi e Poveri – “Sarà perché ti amo”
3. Loretta Goggi – “Maledetta primavera”
Flop
1. Tom Hooker – “Toccami“
2. Orietta Berti – “La barca non va più“
3. Fiorella Mannoia – “Caffè nero bollente”
Ad imporsi nelle classifiche di vendita all’indomani del Festival, saranno soprattutto “Maledetta primavera” di Loretta Goggi e “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri (apparsi dal pubblico per la prima volta con la loro formazione a tre dopo l’abbandono di Marina Occhiena), anche se la canzone vincitrice morale sarà “Ancora” di Eduardo De Crescenzo, uno dei pezzi più belli presentati sul palco dell’Ariston. Tra gli altri 45 giri degni di nota, ricordiamo: “Roma spogliata“ di Luca Barbarossa, “Non posso perderti“ di Bobby Solo, “Pensa per te” di Marcella Bella e “Questo amore non si tocca” del fratello Gianni Bella, “Tu cosa fai stasera?“ di Dario Baldan Bembo, “Hop hop somarello“ di Paolo Barabani, “Ma chi te lo fa fare” di Marinella, “Che brutto affare” di Jo Chiarello, scritta e prodotta da Franco Califano. In sordina, invece, i debutti di Fiorella Mannoia con “Caffè nero bollente” e Michele Zarrillo con “Su quel pianeta libero”, due artisti destinati a fare la storia di questa kermesse.
LE CONCLUSIONI DEL DIRETTORE
Edizione proficua quella del 1981 per il Festival di Sanremo che vede in Alice una vincitrice anonima e, forse, inaspettata rispetto alla più sanremese ed immediata Loretta Goggi con la sua “Maledetta primavera”. Sono le due donne, infatti, a contendersi la vittoria finale in un testa a testa all’ultimo voto che vede Alice imporsi per 736 voti contro i 700 della Goggi. Sulla lunga distanza, però, è forse proprio l’eclettica cantante di Roma ad imporsi sulla scena con maggior decisione e successo poggiando le basi per una carriera che spesso ha esulato dal mondo della musica e che, tutt’oggi, continua a farlo. Ma se l’arioso e sensualissimo ritornello di “Maledetta primavera” s’imporrà allo scorrere del tempo (“che fretta c’era maledetta primavera, che fretta c’era se fa male solo a me”) lo stesso toccò anche all’intramontabile “Sarà perchè ti amo” degli altrettanto debuttanti (nella formazione a 3) Ricchi e Poveri (“e vola vola si sa, sempre più in alto si va, e vola vola con me, il mondo è matto perchè, e se l’amore non c’è basta una sola canzone per far confusione fuori e dentro di te”). |
Nico Donvito
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