L’ultima volta di Claudio Villa, l’affermazione dei coniugi Al Bano & Romina e la vittoria di Riccardo Fogli, all’apice del successo dopo l’abbandono dei Pooh
Il trentaduesimo Festival della canzone italiana, è andato in scena al Teatro Ariston di Sanremo dal 28 al 30 gennaio del 1982, condotto per il terzo anno consecutivo da Claudio Cecchetto, affiancato da Patrizia Rossetti. Trenta le canzoni in gara selezionate dal patron Gianni Ravera, protagonista di un’accesa e storica disputa con Claudio Villa, prima escluso e poi inserito in extremis nel cast. Tra gli altri veterani in gara, ricordiamo: Anna Oxa, i coniugi Al Bano Carrisi e Romina Power (per la prima volta insieme), Bobby Solo, Mal, Drupi, Jimmy Fontana, Orietta Berti, Riccardo Del Turco e Michele Zarrillo, oltre ai numerosi e validi esordienti: Mia Martini, Vasco Rossi, Zucchero, Fiordaliso, Christian, Stefano Sani, Mario Castelnuovo, Elisabetta Viviani, Giuseppe Cionfoli, Le Orme, Plastic Bertrand, Julie, Lene Lovich, Milk and Coffie, Rino Martinez, Marina Lai, Piero Cassano (al debutto da solista ma già protagonista con i Matia Bazar), Roberto Soffici e Viola Valentino, reduce dal grandissimo successo riscosso con la hit “Comprami”. Ad aggiudicarsi il titolo, ironia del destino, l’ex marito di quest’ultima: Riccardo Fogli, con il brano “Storie di tutti i giorni”. Una vittoria annunciata dalla stampa dell’epoca ma anche da Giucas Casella, che aveva predetto il trionfo alla vigilia della kermesse.
Tra gli ospiti musicali di questa edizione, si segnalano: la regina della disco music Gloria Gaynor, il rocker francese Johnny Hallyday, la celebre band americana dei Kiss, l’ugola britannica Marianne Faithfull, il cantante giapponese Toshihiko Tahara, il gruppo anglo-statunitense degli America, gli eccentrici Village People, i mitici Van Halen e gli intramontabili Bee Gees (presenti all’appello con in collegamento satellitare da New York), oltre agli italiani Claudia Mori e l’attore Nino Manfredi. Il 1982 verrà ricordato come l’anno dell’istituzione del Premio della Critica, attribuito dalla sala stampa a Mia Martini, che si presentò per la prima volta in gara con “E non finisce mica il cielo”, scritta per lei da Ivano Fossati. Dal ’96, un anno dopo la sua prematura scomparsa, questo riconoscimento verrà intitolato alla memoria dell’indimenticata ugola di Bagnara Calabra.
https://www.youtube.com/watch?v=NJ-UL6xwBxg
Top e Flop di Sanremo 1982
Top
1. Al Bano e Romina – “Felicità”
2. Riccardo Fogli – “Storie di tutti i giorni”
3. Mia Martini – “E non finisce mica il cielo”
Flop
1. Michele Zarrillo – “Una rosa blu”
2. Vasco Rossi – “Vado al massimo“
3. Zucchero – “Una notte che vola via”
Ad imporsi nelle classifiche di vendita all’indomani della manifestazione, sarà soprattutto “Felicità” della coppia (sul palco e nella vita) composta da Al Bano Carrisi e Romina Power, che superò persino la canzone vincitrice “Storie di tutti i giorni” di Riccardo Fogli. Tra gli altri 45 giri degni di nota, ricordiamo: “Soli“ di Drupi, “Tu sai“ di Bobby Solo, “Sei la mia donna“ di Mal, “Io no“ di Anna Oxa, “Una sporca poesia“ di Fiordaliso, “Romantici” di Viola Valentino, “Lisa” di Stefano Sani, “Sette fili di canapa“ di Mario Castelnuovo e il tormentone francese “Ping Pong” del belga Plastic Bertrand. Decisamente sottotono, invece, i debutti di Zucchero con “Una notte che vola via” e Vasco Rossi con “Vado al massimo”, storicamente poco fortunati in riviera, oltre a Michele Zarrillo con “Una rosa blu”, uno dei brani meno compresi di sempre, che sarà rivalutato negli anni a venire diventando uno dei cavalli di battaglia del cantautore romano.
LE CONCLUSIONI DEL DIRETTORE
Quello del 1982 fu, in un certo senso, il primo vero Festival di grande successo della storia della kermesse dal punto di vista musicale. Tantissimi i successi che emersero durante quei giorni in Riviera dalla colossale ed eterna “Felicità” del duo Al Bano – Romina alla emozionale “Storie di tutti i giorni” del vincitore Riccardo Fogli. A passare alla storia fu, però, anche la comparsa di Mia Martini in quel di Sanremo: vestita di un appariscente abito rosa l’interprete di Bagnara Calabra si donò per la prima volta al pubblico dell’Ariston con una belle più belle ballate d’amore mai scritte da Ivano Fossati, autore che allora era anche il suo compagno di vita. Dopo aver visto sfumare (alcune volte per sua stessa volontà) la possibilità di partecipare al Festival per ben 4 volte Mimì debutta finalmente a Sanremo e si aggiudica quel premio della critica che fu istituito proprio quell’anno dopo le polemiche montate da Claudio Villa che si era mostrato avverso al giudizio espresso dalle giurie popolari. Il premio, però, non fu mai concretamente fatto avere a Mia Martini e fu, invece, consegnato alla sorella Loredana Bertè dopo 26 anni, durante il Festival di Sanremo del 2008 quando Pippo Baudo volle compiere questo gesto in prima persona. |
Nico Donvito
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