lunedì 25 Novembre 2024

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Ermal Meta e Giuliano Sangiorgi e un grido che sa di speranza con “Una cosa più grande” – RECENSIONE

Recensione del nuovo singolo che sancisce la prima collaborazione tra i due artisti

“Una cosa più grande” è il titolo del singolo inedito che vede concretizzarsi al suo interno la prima collaborazione ufficiale fra Ermal Meta e Giuliano Sangiorgi. Disponibile a partire dal 4 marzo in rotazione radiofonica e su tutte le principali piattaforme digitali, il singolo è stato scritto a quattro mani dai due artisti coinvolti, con la produzione che invece è stata affidata a Simone Bertolotti.

“Una cosa più grande” arriva, per Ermal Meta, dopo la pubblicazione del precedente singolo “Milano non esiste” (di cui qui la nostra recensione), uscito lo scorso novembre. Giuliano Sangiorgi è invece reduce dal successo ottenuto con l’ultimo album dei Negramaro dal titolo “Contatto” (qui la nostra analisi), ed è inoltre pronto a tornare live, insieme alla sua band, con uno speciale tour nei teatri italiani.

Questo nuovo singolo possiede allo stesso tempo tutte le peculiarità stilistiche di entrambi gli artisti coinvolti nella sua realizzazione. Ermal e Giuliano trovano il modo di unire i rispettivi bei timbri, senza rischiare di sovrapporsi o di oscurarsi reciprocamente. Il risultato è un brano dal retrogusto elettropop, terreno sul quale entrambi si ritrovano, dove tutti e due riescono a donare il giusto contributo. Le voci fraseggiano come fossero due strumenti, parlandosi e rispondendosi più volte.

L’effetto voluto e trovato è quello di “eco” soave, in cui uno chiama e l’altro prontamente risponde. Nel brano si parla e si riflette sul senso della vita e sulle contraddizioni di essa, arrivando alla conclusione ben rappresentata dalla frase: “Ma tutto quello che sei / È solo parte di una cosa più grande”.

Con questa canzone i due autori si rivolgono al mondo descrivendolo come qualcosa di grande e incredibilmente complesso. Il suggerimento è quello di prendere coscienza del proprio sé per rendersi conto di quello che siamo. Persone, amici, amanti, qualcosa di incredibilmente piccolo che si trasforma in una gigante rete di condivisione. La speranza e la consapevolezza che si mischiano in questo inno alla vita che non ha paura di descriverla per com’è realmente.

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