giovedì 21 Novembre 2024

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Lucio Battisti, cinquant’anni di “Umanamente uomo: il sogno”

Album Amarcord: i dischi più belli da riascoltare

Dopo aver parlato dell’omonimo disco d’esordio, di Io tu noi tutti, di Una giornata uggiosa, de La sposa occidentale” e di Hegel, torniamo a parlare di un altro capolavoro discografico di Lucio Battisti, vale a dire “Umanamente uomo: il sogno”, il suo sesto album in studio rilasciato il 24 aprile del 1972 dalla storica etichetta Numero Uno.

Otto tracce in scaletta, tutte firmate dalla solida coppia Mogol-Battisti. Tra i capolavori contenuti all’interno di questo lavoro spiccano due brani entrati di diritto nella storia della musica leggera italiana, vale a dire “I giardini di marzo” ed “E penso a te”, ma anche pezzi importanti nel percorso dell’ugola di Poggio Bustone, come “Innocenti evasioni” e “Comunque bella”.

“Umanamente uomo: il sogno” ottiene un grande successo commerciale, diventando il secondo album più venduto in Italia nel 1972, alle spalle dell’omonimo capolavoro targato Mina. A cinquant’anni dalla sua prima pubblicazione, il disco suona visionario, a cominciare dalla title-track strumentale che, anziché essere cantata, viene sempre semplicemente fischiata.

Tra pezzi celebri e brani di nicchia, “Umanamente uomo: il sogno” resta un disco significativo per il percorso artistico di Lucio Battisti, un’anteprima di quello che sarà uno dei sui album più celebri, ovvero “Il mio canto libero”, che uscirà nel novembre dello stesso anno. Un periodo particolarmente prolifico per uno dei nostri più ispirati e sognanti cantautori.

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Umanamente uomo: il sogno | Tracklist e stelline

  1. I giardini di marzo ★★★★★
    (Mogol, Lucio Battisti)
  2. Innocenti evasioni ★★★★☆
    (Mogol, Lucio Battisti)
  3. E penso a te ★★★★★
    (Mogol, Lucio Battisti)
  4. Umanamente uomo: il sogno ★★★★☆
    (Mogol, Lucio Battisti)
  5. Comunque bella ★★★★☆
    (Mogol, Lucio Battisti)
  6. Il leone e la gallina ★★★☆☆
    (Mogol, Lucio Battisti)
  7. Sognando e risognando ★★★☆☆
    (Mogol, Lucio Battisti)
  8. Il fuoco ★★★☆☆
    (Mogol, Lucio Battisti)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.