L’anniversario dell’uscita del lavoro discografico
Ricorrono oggi, 18 settembre 2022, i dieci anni dalla pubblicazione dell’album d’inediti “Ricreazione” di Malika Ayane. Un progetto che, al fine di festeggiare il decennale della sua distribuzione, vogliamo rivivere ripercorrendone il percorso, le canzoni e le curiosità.
Il contesto della pubblicazione |
Terzo lavoro della cantante, “Ricreazione” fu, per la carriera discografica di Malika Ayane, un progetto di svolta. Pubblicato il 18 agosto 2012 dall’etichetta di Sugar Music, il titolo del disco fu suggerito da Caterina Caselli che così intendeva sottolineare un contesto più leggero e spensierato generato dal versante ludico ed emotivo della musica.
Venne pubblicato dopo un biennio fortunato seguito ad una doppia partecipazione al Festival di Sanremo che la consacrò grande e raffinata protagonista della musica al femminile con due successi come “Come foglie” e “Ricomincio da qui”. La vera novità dell’album consisteva nel ruolo di produttrice artistica assunto dalla stessa Ayane per la prima volta.
Nel febbraio 2013 il disco venne ristampato con il titolo di Ricreazione – Sanremo Edition in seguito ad una nuova partecipazione al Festival di Sanremo. Nella tracklist vennero inclusi i due brani della kermesse e l’inicisione della cover proposta durante la gara.
Le canzoni |
L’album venne pubblicato nella versione standard includendo 12 brani inediti in tracklist. Un disco che, per essere pop, risulta quasi fin troppo popolato di note nel proprio compimento finale rendendo difficile il trovare un filo di congiungimento tra i vari episodi. A unire le tracce, dalla prima alla quindicesima, è sostanzialmente la voce calda e rassicurante di Malika che non esagera mai e che, piuttosto, accompagna l’ascoltatore all’interno del proprio racconto d’amore limitandosi ad interpretare laddove le vette autorali sono delle più alte e impegnandosi in performance da pelle d’oca quando i brani talvolta faticano.
Ad aprire e chiudere la tracklist sono due degli episodi migliori dell’album. Grovigli apre usando un arrangiamento minimalissimo e imponendosi con una scrittura in solitaria della stessa Malika che richiama, nel titolo, il precedente album e ammettendo, quasi come un programma d’intenti, “non lascerò che sia il senno a decidere”: una regola che vale certamente in amore ma, talvolta, anche in musica. A chiudere, invece, è l’altrettanto minimale Occasionale scritta da un ispirato Tricarico che confeziona un testo altrettanto pudico di parole ma emozionalmente impattante e maestoso per chi vive un amore che vive anche di passionalità.
A spianare la strada del versante più commerciale ci pensa l’apristrada radiofonico Tre cose confezionata da un illuminato Alessandro Raina che riesce a creare un pezzo leggero, tamburellante e coinvolgente pur senza scadere nel prevedibile o nel già sentito. Un esempio alto di pop in cui Malika è un valore aggiunto nel senso, però, di una co-protagonista. Lo spirito incalzante viene condiviso da quella Il tempo non inganna che ha un non so che di surf-music ma che ben rappresenta la dimensione conviviale e “bandista” rappresentata dalla copertina. In radio ci finì anche la soffusa Neve casomai (un amore straordinario) che ha in sè i contorni di una malinconia insita nella stessa voce di Malika.
In continuità con i due progetti discografici precedenti non viene meno una corposa parte di album riservata all’inglese. Le parole della poetessa Emily Dikinson finiscono sulle note di un inedito di Sergio Endrigo per una The morns are meeker than they were che non poteva che suonare d’altri tempi. Gli arrangiamenti rimangono baroccamente orchestrali e soffusi anche per una Mars che evolve lentamente senza mai cambiare per davvero. Shine ha dentro tutto il DNA dei club riempiti di birra e fumo mentre, invece, Guess what??? e Something is changing (far from the trills) hanno dalla loro un carattere più deciso per spingere anche l’arrangiamento a crescere insieme alla canzone.
L’episodio di Sanremo 2013 per Malika rappresentò il ritorno alla scrittura di Giuliano Sangiorgi. Il leader dei Negramaro cucì addosso alla sua voce una accessibile E se poi conservante uno di quei ritornelli che non possono che rimanere in testa senza tradire l’eleganza della sua interprete. Di tutt’altra fattura, però, risulta Niente, un manifesto di gradiosità incentrato su di un racconto nichilista in cui Malika svetta grazie ad un brano inarrivabile. La cover di Cosa hai messo nel caffè? è lo strumento ideale per riportare il tutto alla dichiarata volontà di leggerezza che l’album porta con sè.
Tra gli episodi migliori del disco c’è una prova sublime d’autorato di Paolo Conte. Glamour è proposta in una doppia versione d’arrangiamento: una più lineare, l’altra più onirica ma ugualmente istrionica e geniale. Medusa di The Niro è un altro autentico gioiellino che si concede una lunga intro strumentale per poi trovare in Malika l’interprete ideale per un canto delicatissimo e condensato in poche disarmanti parole che raccontano la chiusura di un amore. Anche di questa è offerta in una doppia versione con la sua trasposizione in inglese dove la stessa voce di The Niro entra in gioco.
Successo ed eredità |
Debuttato alla posizione numero 2 della classifica settimanale della FIMI, “Ricreazione” riuscì a confermare i buoni risultati di vendita già raccolti dai due precedenti progetti discografici. Seppur caratterizzato da un contesto musicale più raffinato, anche se leggero, il disco ha certificato oltre 50.000 copie vendute corrispondenti ad un disco di platino.
Tra i singoli, a raccogliere un consenso maggiore fu soprattutto il primo estratto radiofonico, ‘Tre cose’. La canzone ben si comportò sia nell’airplay che nelle vendite raggiungendo il disco di platino per le oltre 30.000 copie certificate. Anche il brano sanremese ‘E se poi’ ha raggiunto il medesimo risultato di vendita.
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Miglior traccia | Niente
Voto complessivo | 8/10
Ricreazione | Tracklist e stelline
- Grovigli ★★★★★★★½☆☆
[Malika Ayane] - Tre cose ★★★★★★★★★☆
[Alessandro Raina – Alessandro Raina, Malika Ayane] - Il tempo non inganna ★★★★★★★★☆☆
[Malika Ayane, Pacifico – Malika Ayane, Carmine Tundo] - Cosa hai messo nel caffè? ★★★★★★★½☆☆
[Giancarlo Bigazzi – Riccardo del Turco, Giorgio Antola] - Glamour ★★★★★★★½☆☆
[Paolo Conte] - Medusa ★★★★★★★★★½
[The Niro, Maurizio Mariani – The Niro] - Niente ★★★★★★★★★★
[Giuliano Sangiorgi] - The morns are meeker than they were ★★★★★★½☆☆☆
[Emily Dikinson – Sergio Endrigo] - Mars ★★★★★★☆☆☆☆
[Malika Ayane, Phil Mer, Chris Costa] - Shine ★★★★★★★½☆☆
[Malika Ayane – Boosta] - Neve casomai (un amore straordinario) ★★★★★★★½☆☆
[Malika Ayane, Pacifico – Daniel Vuletic] - E se poi ★★★★★★★★★☆
[Giuliano Sangiorgi] - Something is changing (far from the thrills) ★★★★★★★☆☆☆
[Malika Ayane – Paolo Buonvino] - Guess what??? ★★★★★★★☆☆☆
[Malika Ayane, Vito Lucente] - Occasionale ★★★★★★★★½☆
[Francesco Tricarico] - Glamour – Alternative Version ★★★★★★★★☆☆
[Paolo Conte] - Dear (Medusa) ★★★★★★★★★☆
[The Niro, Maurizio Mariani – The Niro]
Ilario Luisetto
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