lunedì 25 Novembre 2024

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Almanacco musicale del 5 gennaio

Giorno per giorno, le curiosità, i compleanni dei personaggi più amati e le uscite da non dimenticare

Almanacco – 5 gennaio: quinto giorno del calendario gregoriano, mancano 260 giorni alla fine dell’anno. Ecco i fatti del giorno, compleanni e ricorrenze dei personaggi più amati della musica leggera italiana.

Almanacco musicale del 5 gennaio

1942 – Nasce a Milano il pianista Maurizio Pollini
1964 – Nasce a Modena il bassista Antonio Righetti, in arte Rigo
1968 – Nasce a Vicenza il chitarrista Roberto Dalla Vecchia
1969 – Mino Reitano è primo in classifica con “Una chitarra cento illusioni”
1970 – Nasce a Lentini Gianfranco “Jeffrey” Randone, frontman degli Eiffel 65
1971 – Nasce a Caltanissetta la cantante Olivia Cinquemani
1972 – Nasce a Taranto la musicista Barbara Eram
1972 – Francesco De Gregori pubblica l’album “Rimmel”
1972 – Massimo Ranieri vince Canzonissima con “Erba di casa mia”
1980 – Heather Parisi è al primo posto della hit parade con “Disco bambina”
1988 – Nasce ad Agrigento il cantante Christian Lo Zito
2006 – I Finley pubblicano il singolo “Diventerai una star”
2012 – Francesca Michielin vince la quinta edizione italiana di X-Factor*
2012 – Tiziano Ferro raggiunge la vetta dei singoli più venduti con “La differenza tra me e te”*
2013 – I Subsonica lanciano “La scoperta dell’alba”, ottavo estratto da “Eden”
2016 – Chiara Dello Iacovo pubblica il singolo “Introverso”
2017 – Ligabue è primo in classifica con “Made in Italy”
2018 – Emma lancia in radio il singolo apripista L’isola
2018 – Il singolo “L’amore è di Enrico Nigiotti viene certificato disco di platino
2021 –Una canzone d’amore da buttare viadi Vasco è al primo posto della classifica FIMI
2024 – Coez e Frah Quintale debuttano in radio con “Terra bruciata”

*La canzone del giorno: La differenza tra me e te

“La differenza tra me e te
non l’ho capita fino in fondo veramente bene
me e te, uno dei due sa farsi male, l’altro meno
però me e te, è quasi una negazione

Io mi perdo nei dettagli e nei disordini, tu no
e temo il tuo passato e il mio passato, ma tu no.
me e te, è così chiaro, sembra difficile

La mia vita
mi fa perdere il sonno, sempre
mi fa capire che è evidente
la differenza tra me e te
poi mi chiedi come sto
e il tuo sorriso spegne
i tormenti e le domande
a stare bene, a stare male
a torturarmi, a chiedermi perchè

La differenza tra me e te
tu come stai? bene, io come sto? boh! me e te
uno sorride di com’è, l’altro piange cosa non è
e penso sia un errore

Io ho due tre certezze, una pinta e qualche amico
tu hai molte domande, alcune pessime, lo dico
me e te, elementare da volere andare via

La mia vita
mi fa perdere il sonno, sempre
mi fa capire che è evidente
la differenza tra me e te
poi mi chiedi come sto
e il tuo sorriso spegne
i tormenti e le domande
a stare bene, a stare male
a torturarmi, a chiedermi perchè

E se la mia vita ogni tanto azzerasse
l’inutilità di queste insicurezze, non te lo direi
ma se un bel giorno affacciandomi alla vita
tutta la tristezza fosse già finita, io verrei da te

Poi mi chiedi come sto
e il tuo sorriso spegne
i tormenti e le domande
a stare bene, a stare male
a torturarmi, a chiedermi perchè

La differenza tra me e te
tu come stai? bene, io come sto? boh! me e te
uno sorride di com’è, l’altro piange cosa non è
e penso sia bellissimo, e penso sia bellissimo”

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.