Quando rimettersi in gioco è sinonimo di maturità personale e mancanza di presunzione artistica
Non ha paura di ricominciare Alessandro Casillo, che ha superato il primo step delle selezioni della diciottesima edizione di “Amici” di Maria De Filippi (qui il video integrale della sua performance). Per il talento milanese classe ’96 lanciato dalla trasmissione “Io canto” e vincitore nel 2012 delle Nuove Proposte del Festival di Sanremo con il brano “E’ vero (che ci sei)”, si tratta di un nuovo inizio, una rinascita sancita dal ritorno sulle scene musicali avvenuto qualche mese fa con il singolo “Ancora qui”. Come raccontatoci da lui stesso in una nostra recente intervista, l’artista ha maturato una maggiore consapevolezza dando prova di grande umiltà, come mostrato ai casting del talent show davanti ai tre professori di canto Rudy Zerbi, Alex Britti e Stash.
«Dopo aver vinto Sanremo ho deciso di fermarmi per completare gli studi – racconta il ragazzo ai microfoni di Real Time – mi sono rimboccato le maniche, ho imparato un mestiere e da due anni faccio l’idraulico. La musica non l’ho mai abbandonata, è la cosa che mi fa stare meglio a prescindere da tutto. Sono emozionato, non ricevevo questa carica da diverso tempo». Visibilmente emozionato, l’artista supera la prima fase delle audizioni cantando il brano inedito “Perché non amici“, dando ancora una volta sfoggio della sue abilità canore e della capacità di selezionare su misura il giusto repertorio.
https://twitter.com/AmiciUfficiale/status/1058345130782973958
Come più volte affrontato (qui un nostro articolo a riguardo), i talent show hanno mandato in pensione i “vecchi” talent scout, lasciando il compito di selezionare la musica del futuro a programmi televisivi che, di fatto, sono mossi da ben altri interessi. Nessuno ne condanna il meccanismo, è giusto che ci siano, le maggiori criticità sono rappresentate dalla sovraesposizione di questi format e dalla mancanza assoluta di un’alternativa. Quello dei talent sembra essere diventato un monopolio discografico, una sorta di ricatto sociale come a dire: “se non ci vai non esisti”, di conseguenza molti artisti hanno cercato una seconda vita sul piccolo schermo, spesso con scarsi risultati, talvolta uscendone vincitori (vedi Irama) o comunque in grande spolvero (come Enrico Nigiotti).
Stare fermi discograficamente per oltre quattro anni è un lusso che, oggigiorno, è difficile concedersi, poiché il mercato segue freneticamente la logica consumista del “bisogna battere il ferro finchè è caldo”. Il ventiduenne di Buccinasco ne è pienamente consapevole, per questa ragione ha deciso di rimettersi in gioco, oltre che in discussione, ricominciando da zero. Se da una parte può sembrare una mossa inevitabile per l’attuale sistema musicale, dall’altra è senz’altro una scelta coraggiosa e carica di piena maturazione. Questo e molto altro ancora è Alessandro Casillo, un artista maturo e consapevole, privo di arroganza e di quella smania di bruciare le tappe tipica delle nuove generazioni. Un riscatto costruito mattone dopo mattone, per un ragazzo cresciuto sotto tutti gli aspetti e in tutte le sfumature della vita.
Nico Donvito
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