venerdì 22 Novembre 2024

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Almanacco musicale del 27 marzo

Giorno per giorno, le curiosità, i compleanni dei personaggi più amati e le uscite da non dimenticare

Almanacco – 27 marzo: 86esimo giorno del calendario gregoriano, mancano 279 giorni alla fine dell’anno. Ecco i fatti del giorno, compleanni e ricorrenze dei personaggi più amati della musica leggera italiana.

Almanacco musicale del 27 marzo

1934 – Nasce a Tortona il paroliere Enrico Riccardi
1934 – Nasce a Roma la cantante Maria Clotilde Tosti, alias Jenny Luna
1970 – Nicola Di Bari è primo in classifica con “La prima cosa bella”
1975 – Sergio Endrigo debutta nella hit parade con “Ci vuole un fiore”
1980 – Edoardo Bennato pubblica l’album “Sono solo canzonette”
1980 – Nasce a Bologna il cantautore Cesare Cremonini
1981 – “Ancora” di Edoardo De Crescenzo è tra i brani più venditi
1986 – Nasce a Napoli il cantante Rosario Miraggio
1992 – Alessandro Canino è in cima alle classifiche con “Brutta”
1994 – Michele Zarrillo è in vetta tra le vendite con “Cinque giorni”
1999 – “Infinito dei Litfiba è in vetta alla classifica FIMI
2002 – Nasce la cantante Arianna Del Ghiaccio, in arte Ariete
2003 – Nasce a Napoli il cantautore Luca D’Alessio, alias LDA
2007 – Ci lascia il cantante Joe Sentieri
2009 – Alessandra Amoroso lancia “Stupida”
2012 – Annalisa rilascia l’album “Mentre tutto cambia”
2014 – Cesare Cremonini pubblica il singolo #Logico
2015 – Fedez e Noemi duettano in L’amore eternit”*
2017 – Nek e J-Ax lanciano “Freud
2020 – Ci lascia la cantante Mirna Doris
2020 – Debutta in radio “Capita così” di Brunori Sas
2021 – “Notti Brave di Carl Brave è certificato disco di platino
2023 – “Il ballo della vita” dei Maneskin ottiene il quinto disco di platino

*La canzone del giorno: L’amore è eternit

 “…Guardo dal telescopio l’universo femminile,
scrivo fine in un secondo se in te c’è un secondo fine,
lo so è brutto da pensare, mi aspetto che ti piaccia
stare sotto le coperte e non sopra le copertine,
l’amore a prima visa è un sentimento splendido,
mi ha detto un indovino che legge le carte di credito,
vomito, amore tossico, per me sei stata
il mio primo bacio sulla bocca dello stomaco
a volte sembra che mi sfidi ma non mi spaventi,
nella vita hai provato più vestiti che sentimenti,
istruzioni di lavaggio per cuori sintetico,
ti prego dimmi che mi ami, potrei persino crederci,
e tutte le tue amiche fanno un muro da spavento,
i miei tatuaggi non sono di loro gradimento,
io sono sporco all’esterno ma giudicare le apparenze
è l’atteggiamento tipico di chi è sporco dentro

Di storie ce ne sono tante
pensavo fossi l’ultima e invece no,
in fondo anche tu, sei solo un segno
in più che sulla pelle fa più male,
continuerà a bruciare anche se ora lo so
che in fondo anche tu sei
solo un segno in più

A volte è Dio che sbaglia la tua ordinazione,
per questo se chiudi la porta si apre un burrone.
sei il mio punto debole, la mia causa di forza maggiore,
un senso di rivoluzione, un colpo al cuore.
più truccata di un appalto su uno scorcio suggestivo,
se ti guardo a luci spente sei un tramonto abusivo,
inverti lo schema e cambi anche il teorema
prima eri un problema di cuore ora sei il cuore del problema.
non ho difficoltà a dirti quel che penso in faccia,
anche se non sembra so bene quello che faccio
la verità è che ho invertito il senso di marcia
da quando ho avvertito il senso di marcia,
arrivi portando brividi e scappi lasciando i lividi,
gli opposti si attraggono ma amano i propri simili,
sentimenti tossici per loro non c’è cura
perché l’amore eternit finché dura

Di storie ce ne sono tante
pensavo fossi l’ultima e invece no,
in fondo anche tu, sei solo un segno
in più che sulla pelle fa più male,
continuerà a bruciare anche se ora lo so
che in fondo anche tu sei
solo un segno in più

Fermo immagine sembra appartenere ad un’altra vita,
un cielo instabile che quasi sembra piangere,
ed io che torno tardi sola e penso che di storie ce ne sono tante,
pensavo fossi l’ultima e invece no.

Di storie ce ne sono tante
pensavo fossi l’ultima e invece no,
in fondo anche tu, sei solo un segno
in più che sulla pelle fa più male,
continuerà a bruciare anche se ora lo so
che in fondo anche tu sei
solo un segno in più…”

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.