Le pagelle della prima puntata del serale
Il primo serale del ventennale talent di Canale 5 si è concluso con l’eliminazione di Gaia di Fusco e di Esa Abrate, due cantanti. La puntata con il nuovo meccanismo è stata segnata dall’esordio di maggior successo in termini di telespettatori e share per tutti i venti anni di Amici. I posteri ci diranno se è a causa del lockdown o se davvero è piaciuta questa struttura con talenti mediocri in cerca di un sogno come accadeva nelle prime edizioni. Vediamo, però, le prime pagelle (qui per leggere quelle in diretta).
CORALE SIGLE ANNI ’80: Si inizia con una corale mista di canto e di ballo della squadra Arisa-Cuccarini. Come tutte le operazioni nostalgia il risultato è discutibile. Le canzoni scelte non sono capolavori del canto ma il risultato è poco riuscito. Voto: 5
Enula – La bambola (Patty Pravo): Un’esibizione angelica ed eterea cantata divinamente con trasporto. Enula si dimostra la cantante più versatile del lotto, non facendosi troppi problemi a muoversi in mondi non del tutto appartenenti a ciò che in realtà è. Voto: 8.5
Sangiovanni – La Gatta (Gino Paoli): Il giovane cantante porta una sua versione particolare del grande pezzo di Gino Paoli. Indubbiamente un classico della musica italiana. Interessante ed originale ma manca quel guizzo necessario. Voto: 7+
Tancredi – Therefore I Am (Billie Eilish): Un’esibizione completamente sbagliata nello stile e nella forma. Billie è particolare e può essere interpretata solo da sè stessa. Voto: 4
Gaia – No More Tears (Barbra Streisand & Donna Summer): Intensa, emozionante e precisa, gioca molto sulla vocalità. Più adatta, però, ad talent-show estero che al colorato e caotico Amici. Questo non è il suo mondo. Voto: 8.5
Tancredi – La collina dei ciliegi (Lucio Battisti): Una versione rivisitata, attuale e moderna di un classico di Battisti. Tancredi non sfigura, rendendola indie ed apprezzabile da un pubblico giovane senza però distruggerla. Questo è il lavoro che andrebbe sempre fatto. Voto: 6.5
Tancredi – Las Vegas (inedito): Un inedito che cerca a tutti i costi di essere radiofonico senza mai riuscirci veramente. Orecchiabile e funzionante ma finisce lì. Voto: 5
Gaia – Love On Top (Beyonce): Una canzone totalmente inadatta alla vocalità della giovanissima interprete che di Beyonce non ha assolutamente nulla (purtroppo per lei) e che non esalta la sua voce più delicata nelle sfumature. Voto: 5-
Raffele vs Leonardo – Pezzi di Vetro (Francesco De Gregori): Due versioni simili ma con dei pregi e delle mancanze diverse. Raffaele (voto: 7-) più da cantante consumato, con una più ricca ricerca di una precisione interpretativa. Leonardo, invece (Voto: 7+), punta sulla capacità di dare sfumature ed emozioni al pezzo.
Esa – Est ce que tu m’aimes (Maitre Gims): Un’esibizione senza mordente. Esa non trasmette il pathos necessario per questo brano e non rende giustizia all’arte del rapper francese. Voto: 5
Deddy – Eppure sentire (Elisa): Con una bellissima coreografia alle spalle, Deddy si lascia andare alle emozioni ed alle interpretazioni di cuore, in un pezzo complesso che era già stato fatto da Carmen Ferreri. Le sfumature della sua voce sono ben delineate ed accompagnano come una carezza la base ed il supporto dei cori. Intenso. Voto: 7.5
Raffaele – Cambiare (Alex Baroni): Scenografia teatrale per un gioiello della musica italiana a livello interpretativo. Raffaele non si perde nessuna nota e interpreta benissimo il pezzo in tutte le sue sfumature anche se la voce di Alex resta comunque inarrivabile. Voto: 7-
Ibla – Piazza Grande (Lucio Dalla): Continua imperterrita l’assegnazione ad Ibla di pezzi del cantautorato italiano che non sono adatti al suo mondo ed al suo stile. Un compito eseguito bene ma che si perde nei dettagli che si sa, è dove si trova il diavolo. Voto: 6+
Aka7even – Acqua e Sapone (Stadio): Aka si lascia andare nella sua unica esibizione giornaliera con un pezzo dalle venature funk che mette allegria e lo lascia libero di potersi muovere sul palco e mettere la sua carica. Interessante, potrebbe essere la sorpresa dell’edizione. Voto: 7+
Sangiovanni – Dieci Ragazze (Lucio Battisti): Una reinterpretazione fresca e modernissima che dimostra ancora una volta come Sangiovanni sia uno dei pochi all’interno della scuola di Amici che riesce veramente a parlare ai giovani con grande credibilità. Forse Battisti non sarebbe stato troppo contento ma gli ingredienti per una vera e propria innovazione ci son tutti. Voto: 7.5
Enula – Strong (London Grammar): Un’altra esibizione molto convincente in un mood psichedelico per uno dei cult della musica trip hop a livello internazionale. Bello tutto. Adatto ad Enula anche dal punto di vista scenografico. Voto: 8
Sangiovanni – Lady (inedito): Un pezzo da disco d’oro ormai canticchiato e ballato dai giovani di tutta Italia. Il testo è imbarazzante, con alcune scelte lessicali fin troppo forzatamente adolescenziali, ma funziona per le radio e per i social. Voto: 6.5
Deddy – Il cielo contromano (inedito): Una nuova ballad che ormai chi frequenta il daytime è abituato a sentire. Il target di Deddy non si discosta troppo da quella fetta di pubblico che qualche anno fa si era innamorato di Ultimo, solo forse con più energia e con più voglia di piacere. Voto: 6.5
Esa – Dimmi (inedito): Un inedito che unisce delle venature elettropop alle ballad di più classica impostazione. Rimane per me la canzone più bella cantata da Esa nella sua esperienza nel programma (pomeridiano compreso). Voto: 7.5
Raffaele – Kiss (Prince): Raffaele entra nel mondo del soul cercando di imitare la capacità scenica e vocale di Prince fallendo, però, miseramente e risultando solo un modesto imitatore, soprattutto nei falsetti, nonostante la grinta. Voto: 5
Esa – Superstition (Stevie Wonder): Seconda immersione nel r&b ma con decisamente più capacità di omaggiare e rendere onore ad un gigante del genere come Stevie Wonder. Bel pezzo ed interpretazione non eccessivamente parodistica ma con il giusto gusto della cover. Voto: 6.5
Raffaele – Il Sole alle finestre (inedito): Un inedito interessante, suonato bene e cantato con una voce calda che non pretende di essere ciò che non è. Semplice, radiofonico e non troppo giovanile. Merita di essere ascoltato per questa sua onestà. Voto: 7.5
Esa – Solo se ti va (inedito): Il canto del cigno di Esa, un pezzo pop-rap con una base elettronica che però non riesce mai a prendere l’ascoltatore, nonostante un ritornello decisamente canticchiabile che però viene sprecato da degli incisi sotto tono che non sono mai ispirati. Voto: 5
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