Buon compleanno ad una delle voci e delle artiste più amate di sempre
Camaleontica, istrionica, trasformista, ricercatrice. Tutto questo (e molto altro) è stata e continua ad essere Anna Oxa nel mondo della musica italiana. Un’artista che ha saputo costantemente rinnovarsi senza mai inseguire lo spettro di sé stessa. Un’artista che, con oltre quarant’anni di carriera e decine di brani già divenuti dei cult della nostra migliore tradizione musicale, oggi festeggia il suo 60° compleanno ma continua a guardare verso l’evoluzione ed il futuro. Un’artista che, da sempre, ci piace definire dea dell’arte e della voce.
Tanti anni di canzoni attraverso cui comunicare emozioni, idee, concetti. Canzoni che sono entrate nell’immaginario comune come vere e proprie pietre miliari identificative non solo della musica di Anna Oxa ma anche dell’Italia musicale. Da ‘Un’emozione da poco’ in quel Festival di Sanremo 1978 il flusso musicale ed artistico non si è mai più interrotto. Sono arrivate gemme come ‘Quando nasce un amore’, ‘Donna con te’ e ‘Tutti i brividi del mondo’. Ci sono state ben due vittorie alla kermesse ligure: nel 1989 con la ‘Ti lascerò’ condivisa con Fausto Leali e nel 1999 con ‘Senza pietà’.
Quarantatré anni di carriera, quattordici partecipazioni al Festival e milioni di dischi venduti non sono bastati ad Anna Oxa. Per quella che oggi è un’artista nel vero senso della parola l’imperativo categorico è sempre stato stupirsi prima ancora che stupire. E la ricerca musicale ha, ovviamente, aiutato in tutto questo. Ne è uscito un percorso umano, ancor prima che discografico, continuamente proteso a comprendersi trovando, poi, riflesso anche in musica.
Dal fluire della ricerca e della comprensione di sé ne sono derivate prove di maturità artistica verso una forma-canzone sempre più libera. Se ‘Cambierò’, portata a Sanremo 2003, poteva suonare come un impegno i passi successivi non hanno fatto che darne una conferma. Lo testimoniano i bei episodi musicali degli ultimi anni: forse più sottili e difficili da cogliere per un grande pubblico sempre più distratto ma autentici testimoni di un’artista che ha in sé il valore aggiunto dell’arte e della voce. Due valori che, in musica, meritano ancora di fare la differenza.
Da ‘Processo a me stessa’ fino all’ultima ‘Primo cuore (canto nativo)‘ Anna Oxa non ha smesso di ricercare. Lo ha fatto passando attraverso il progetto ‘Proxima‘ o l’evocativa ‘L’America non c’è‘. L’ha fatto andando verso la dimensione del suono, la comprensione della voce in quanto strumento, l’esaltazione dell’arte come movimento di ricerca e comprensione. L’ha fatto analizzando la vita, guardando la società che la circonda, adottando suoni etnici e naturali e canti sempre differenti. Lo fa essendo artista.
Buon compleanno Anna Oxa.
Ilario Luisetto
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