Omaggio alle voci femminili e alle signore della canzone, autentiche icone di fascino e bellezza che hanno scritto pagine di storia. A cura di Marco Fioravanti
La domenica è l’unico giorno il cui nome è di genere femminile, per questo motivo non potevamo che dedicarlo alle donne che hanno fatto grande la nostra canzone, celebrandone il talento, il coraggio e l’unicità.
In ogni puntata di “Beato tra le Donne”, Marco Fioravanti ci accompagna alla scoperta e riscoperta delle più grandi protagoniste della scena musicale italiana e non. Attraverso un racconto appassionato e ricco di dettagli, si ripercorrono le carriere straordinarie di queste voci femminili che hanno segnato la storia della musica. L’appuntamento di oggi è dedicato ad Arisa.
Arisa, il mistero di una voce
Arisa è il nome d’arte, Rosalba Pippa è invece il suo vero nome. Nasce nell’agosto del 1982, un’estate infuocata dove l’Italia del calcio diventa campione del mondo in Spagna e la musica italiana vive un periodo florido di successi, specialmente per le voci femminili. Giuni Russo, Loredana Bertè, Alice, Milva erano ai vertici delle classifiche… dopo qualche anno Rosalba, con lo pseudonimo di Arisa, diventerà anche lei una primadonna della canzone italiana.
Il nome “Arisa” deriva dalle iniziali dei nomi dei familiari di Rosalba, una famiglia molto unita; Arisa nasce a Genova ma cresce nella sua terra d’origine, vicino a Potenza, in Basilicata.
Fin da piccola la musica è protagonista della sua vita e dopo varie vicissitudini ed esperienze lavorative di vario genere, dall’estetista alla cameriera, arriva la svolta con la vittoria a SanremoLab e quindi l’ammissione al Sanremo 2009 nella sezione Nuove Proposte, dove canterà “Sincerità” uno dei brani più venduti di quell’edizione ed anche della sua carriera. Il fenomeno Arisa esplode e diventa così un personaggio a prescindere dalla sue canzoni, forte anche della sua spontaneità e simpatia innate e di un look molto originale.
Torna al Festival l’anno successivo con “Malamorenò” ma il pezzo della vita, ormai diventato un classico della musica italiana, arriva nell’edizione dell’anno 2012, dove arriva ingiustamente al 2’ posto con “La notte”, che avrebbe dovuto vincere al posto della mediocre “Non è l’inferno” di Emma.
La vittoria arriverà invece nel 2014 con “Controvento”, scritto da Giuseppe Anastasi, come i maggiori successi della prima parte di carriera di Arisa. Altri brani splendidi del periodo della sua collaborazione con Anastasi sono stati “L’amore è un’altra cosa” e “Meraviglioso amore mio”.
La carriera musicale di Arisa è stata un susseguirsi di alti e bassi e, come altre cantanti della sua generazione, la ricerca di buone canzoni da incidere è sempre molto difficile. Nonostante questo, quando si cerca una bella voce, per un duetto o per un’ospitata in qualche trasmissione, la cantante è sempre pronta ad accettare qualsiasi sfida e genere musicale, forte della sua versatilità. Ha duettato con Marco Masini, Mondo Marcio, Gianluca Grignani, Josè Feliciano, Mauro Ermanno Giovanardi, Lelio Luttazzi, le Sorelle Marinetti, Club Dogo, Ron, Franco Battiato, Lorenzo Fragola, Cristina D’Avena, Tony Hadley, Michele Bravi, Renato Zero, Loredana Bertè.
Oltre alla carriera di cantante, Arisa si è impegnata nel versante cinematografico, con ben sei film girati e quattro film doppiati. Il mondo della televisione l’ha invece vista protagonista come giudice di X Factor per due edizioni, di Amici, tre edizioni, di The Voice, nelle tre versioni Senior, Kids e Generation, vincitrice dell’edizione 2021 dei Ballando con le stelle e poi in tante altre trasmissioni di vario successo.
È sicuramente un peccato che un talento straordinario come quello di Arisa arranchi per occupare il posto che le spetterebbe di diritto nel panorama musicale italiano, ma come succede ad altri artisti, la magia di buone canzoni, un’ottima casa discografica ed un’eccellente manager, non sempre si fondono e si presentano nello stesso momento.
Marco Fioravanti
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