Omaggio alle voci femminili e alle signore della canzone, autentiche icone di fascino e bellezza che hanno scritto pagine di storia. A cura di Marco Fioravanti
La domenica è l’unico giorno il cui nome è di genere femminile, per questo motivo non potevamo che dedicarlo alle donne che hanno fatto grande la nostra canzone, celebrandone il talento, il coraggio e l’unicità. Angela Brambati Ricchi e Poveri
In ogni puntata di “Beato tra le Donne”, Marco Fioravanti ci accompagna alla scoperta e riscoperta delle più grandi protagoniste della scena musicale italiana e non. Attraverso un racconto appassionato e ricco di dettagli, si ripercorrono le carriere straordinarie di queste voci femminili che hanno segnato la storia della musica. L’appuntamento di oggi è dedicato alla memoria di Irene Fargo.
Irene Fargo, una voce di cristallo
Irene Fargo avrebbe compito gli anni due giorni fa, il 1° novembre. Purtroppo il 1° luglio del 2022, dopo una lunga malattia, è scomparsa. Il suo vero nome era Flavia Pozzaglio, ma scelse un nome d’arte per farsi conoscere al pubblico, che la apprezzò fin dalla prima nota intonata al Teatro Ariston.
Dopo aver fatto parte del coro polifonico della sua citta, Chiari in provincia di Brescia, e aver partecipato a due Castrocaro, finalmente arriva al Festival di Sanremo nel 1991 con “La donna di Ibsen”. Si classifica al secondo posto nelle nuove proposte, viene pubblicato un album eponimo di discreto successo, ritorna al Festival anche l’anno dopo, sempre prodotto da Enzo Miceli.
Il brano del 1992 è “Come una Turandot”, ancora secondo posto nelle Nuove Proposte. Viene pubblicato l’album “La voce magica della luna” ed ottiene anche un terzo posto al Cantagiro.
Ormai il suo nome e la sua voce sono una garanzia, Irene è pronta per il suo terzo Sanremo ma inspiegabilmente non viene ammessa tra i big ed il suo nuovo bellissimo album, “Labirinti del cuore”, a cui hanno collaborato Mariella Nava, Kaballa, Ivan Graziani, Roby Facchinetti, Daniele Fossati, vede la luce sono alla fine del 1993. Irene presenta il singolo tratto dal disco “Ma quando sarà” alla prima edizione del Festival Italiano di Mediaset.
Anche all’estero cominciano a conoscere il nome di Irene Fargo e la sua splendida voce. Alcune sue canzoni vengono tradotte in spagnolo e i dischi originali vengono pubblicati in Belgio e Canada, dove nel 2019 venne posizione la stella dell’artista nella Canada Walk of Fame.
La carriera di Irene cambia direzione. Partecipa all’edizione 1994/1995 di “Domenica in” come cantante fissa in coppia con Massimo Modugno e inizia a scoprire una grande attitudine per il mondo dei musical. Partecipò a “Il ritratto di Dorian Gray” come Maryanne, a “I promessi sposi” nel doppio ruolo della monaca di Monza e della madre di Cecilia, a “Masaniello” come viceregina di Napoli per la regia di Tato Russo ed infine a “Cleopatra” nel ruolo di Carmian per la regia di Claudio Insegno.
Le sue vicissitudini personali e familiari ne condizionarono negativamente la carriera, che subì un inspiegabile fermo, vedendola solamente ospite in trasmissioni televisive, come i programmi di Paolo Limiti o a Viva Napoli.
Nonostante la lontananza dal mondo dello spettacolo, la sua voce non l’aveva dimenticata nessuno di quelli che la conobbero all’inizio degli anni ’90 e il cordoglio per la sua prematura morte fu grande sia nel pubblico che negli addetti ai lavori e colleghi amici, come Renato Zero, Giovanna e Mara Venier.
Questo e molto altro ancora è Irene Fargo, una voce d’angelo tra gli angeli.
Marco Fioravanti
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