domenica 24 Novembre 2024

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C’è sempre una canzone (d’amore): E poi finisco per amarti

Raccontiamo l’amore con una canzone

Ogni tanto nella nostra vita dovremmo fare una lista, come quelle che ci facevano scrivere alle elementari o durante i primi tempi in cui era attivo Facebook e puntualmente si apriva una catena di Sant’Antonio degna dei migliori gruppi di genitori su Whatsapp. Quelle liste in cui descrivevi te stessa elencando ciò che ami e ciò che odi. Cosa amo io? I miei sei mini cactus battezzati con nomi di cantanti indie, il bagno nel Trebbia, quando durante un concerto il cantante esce e poi rientra e il pubblico fa finta di essere sorpreso, il pezzo di pizza che ti aspetta a tavola quando rientri dal lavoro, mia nonna quando usa parole in inglese, gli alpaca, addormentarmi sul divano… potrei andare avanti all’infinito. E cosa odio? Semplice, le cavallette. Poi anche quando le persone mi deludono ma per quello dovrei scrivere un libro.

Insomma, siamo un groviglio di odi et amo, un mix perfetto di ciò che ci fa stare bene e ciò che ci fa paura.

Anche in amore più o meno può andare così, tra alti e bassi, una volta sei sul Duomo di Milano con il sole che ti scalda e quella dopo sei in camera tua a piangere mentre strappi pagina per pagina il tuo libro preferito. Due sentimenti totalmente opposti che possono far male o far bene con la stessa intensità.

Lo dice anche Motta nel suo singolo “E poi finisco per amarti” (di cui qui la nostra recensione). Singolo che fa da manifesto al suo nuovo album Semplice, che da un mese ci fa compagnia. Un pezzo che, così come l’intero album, arriva dritto al cuore senza nessun giro di parole. Non servono frasi d’effetto o garbugli di parole, Motta si fa strada e colpisce direttamente lì, dove tutto ha un senso.

E non avere paura
Fra la mente ed il cuore
Fra i tuoi occhi e la mia voce

Ogni storia d’amore è un’avventura che non bisogna aver paura di vivere. Come quando partiamo per un viaggio zaino in spalla e non sappiamo dove ci porterà la strada ma siamo sicuri che vedremo posti bellissimi. Si farà fatica, sì, quando la strada sarà in salita e batterà il sole e vorremmo toglierci gli scarponi da trekking per buttarci nel primo ruscello, ma poi ci guarderemo attorno e inizieremo a respirare a pieni polmoni. Per una vista fantastica e per amore, ne varrà sempre la pena.

I nostri sbagli che faremo
Riproviamoci di nuovo anche se
Non si può cambiare il mondo
Figuriamoci cambiare te

Ma dobbiamo scegliere chi far camminare insieme a noi, non possiamo permetterci di trovarci all’imbocco di un sentiero e di partire da soli. In questo cammino si parte in due, si viaggia in due, si gioca in due, si litiga in due, si soffre in due, si ama in due, si sbaglia in due. Ci si scopre poco alla volta, si mettono a nudo le nostre fragilità, si risaltano le luci e si studiano le ombre. L’amore è un percorso che ha bisogno di comprensione e spesso inciampiamo in frasi scritte nel momento sbagliato o in abbracci che sembravano giurarsi il per sempre e invece erano l’inizio di un addio.

Oggi è il giorno sbagliato
E se tornassi indietro ci proverei di nuovo anche se
Non son riuscito mai a cambiare niente
Figuriamoci cambiare me

Solo che l’amore a volte ci riempie lo zaino con i mattoni e ci lascia soli senza bussola. Non possiamo permetterci di pretendere che chi amiamo cambi per noi, ma dobbiamo imparare a metterci in discussione, a trovare un equilibrio, un compromesso inevitabile che ci porti a percorrere la stessa strada. Così ogni tanto è proprio da soli che proviamo a partire sperando che lui ci raggiunga, rallentiamo il passo e postiamo una storia su Instagram ogni dieci minuti come se fossero le briciole da seguire per arrivare a noi. Poi ci voltiamo e vediamo tutti gli sbagli che abbiamo commesso, tutte quelle persone che abbiamo aspettato: facciamo sempre lo stesso errore. Non riusciamo a cambiare niente, figuriamoci noi stessi.

Ma poi finisco per amarti
E poi finisco per odiarti
E poi finisco per amarti
E poi finisci per odiarmi
E poi finisci per amarmi

Quindi ci arrabbiamo. Ci arrabbiamo perché ancora una volta abbiamo creduto che qualcosa potesse andare per il verso giusto, ci arrabbiamo perché siamo stanchi di camminare da soli e siamo stanchi di credere che lui possa essere diverso dagli altri. Finiamo per cancellare ogni traccia, iscriverci a corsi di karate, accettare di guardare solo film horror e mai più film d’amore. Finiamo per cercare la felicità infondo a bicchieri di vino rosso pur di non sentire più le farfalle che volano nello stomaco e finiamo per odiare chi in realtà amiamo.

Amore e odio, opposti che si attraggono. Due sentimenti così forti che non possiamo contrastare e non possiamo nemmeno nascondere. Sono convinta che se dovessimo riscrivere la lista delle dieci cose che odiamo di più di chi amiamo, non avremmo problemi ad elencarle. Come ad esempio, quando visualizza e non risponde e dopo un mese si fa vivo dal nulla. Ma sarebbero quelle piccole cose che, per magia, trasformano l’odio in amore.

Basta un attimo e non siamo più arrabbiati, mettiamo via i pensieri negativi e ci concentriamo su di noi e sul nostro cammino insieme. E poi finiamo per esserne ancora più innamorati.

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