venerdì 22 Novembre 2024

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“Coco Chanel”, Gaia e l’originalità rimasta intatta anche in italiano – RECENSIONE

Disponibile in rotazione radiofonica dallo scorso 28 agosto, il nuovo singolo della vincitrice della 19esima edizione di “Amici

Dopo il successo riscosso con Chega, Gaia Gozzi rilascia un nuovo estratto dall’album Nuova Genesivale a dire la sensuale e ispirata “Coco Chanel” che, nonostante l’innesto della nostra lingua, mantiene intatto l’istinto internazionale dell’artista italo-brasiliana. Un viaggio all’interno di un mondo pieno zeppo di sfumature e di contaminazioni, l’utilizzo dell’italiano non fa altro che rendere ancora più comprensibile e accessibile l’ascolto.

Un brano che racconta di una relazione morbosa, divenuta ormai piatta, da qui il desiderio di ricercare nuovi stimoli per ravvivare il rapporto e venir fuori dal caos che, spesso e volentieri, ci porta a vedere le situazioni ancora più negative di quelle che sono. La ricerca del cambiamento è alla base dell’intero disco di Gaia, reduce dalla vittoria di Amici 19, dopo aver sfiorato già una volta la vittoria di un talent, arrivando seconda nella decima edizione italiana di X Factor.

L’artista mantovana non si è data per vinta, con grande determinazione ha saputo rimettersi in gioco, tirando fuori la propria personalità e, di conseguenza, uno stile unico e inconfondibile. Una bella storia, che ci dimostra come nella vita l’impegno e la costanza siano davvero fondamentali, perché nulla è scontato e nulla tantomeno è dovuto, alla fine è la musica stessa a parlare e trionfare. Gaia è la dimostrazione che il talento puro emerge sempre, bisogna solo saper aspettare e farsi trovare pronti all’appuntamento in quel famoso posto giusto al momento giusto.

In “Coco Chanel” la seduzione si tinge d’eleganza, l’estetica esprime la sua massima rappresentazione sonora, al punto da poterla considerare una base solida su cui costruire un repertorio importante, di quelli che non hanno nulla da invidiare alle popstar d’oltreoceano. Funziona in italiano così come in portoghese, perché in fondo il linguaggio non è altro che un canale che può passare in secondo piano, se alla base c’è comunque una buona e originale sostanza, in grado di lasciare un piacevole retrogusto dal “sapore maravilha”.

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Coco Chanel | Video

Coco Chanel | Testo

Sono indecisa tra me e te
tra il muay thai e il karate
se rubarti nei musei, a cena con i tuoi
la cosa strana è che se faccio queste cose tu ci sei

Sapore maravilha
cola rimmel dalle ciglia
mi parli un po’ di Coco Chanel, Coco Chanel, Coco Chanel

Forse è meglio se ci perdiamo di vista
ti chiedo scusa, tra noi è stata una svista
a cadere su questo divano, siamo i primi in lista
fammi vedere San Paolo, fammi vedere se poi ci perdiamo

Rissa per strada
portami a casa
verso le schine di Campopelo
eppure aggiungo il guaranà
a questo gin con l’acqua tonica
sarei da sola adesso se non ti dicessi, se non dicessi

Sono indecisa tra me e te
tra il Muay Thai e il karatè
se rubarti nei musei, a cena con i tuoi
la cosa strana è che se faccio queste cose tu ci sei

Sapore maravilha
cola rimmel dalle ciglia
mi parli un po’ di Coco Chanel, Coco Chanel, Coco Chanel

Guardo il soffitto c’è una bella vista
ti parlo di Dio
di noi a Bahia
mi esplode la testa

Fammi vedere San Paolo
fammi vedere se poi ci perdiamo
giuro che poi litighiamo
giuro che poi lì ti amo

L’anima pensa 4 pence
la nostra anima ha no chance
o forse ora c’è troppo un senso
ora che siamo io e te

Sono indecisa tra me e te
tra il Muay Thai e il karatè
se rubarti nei musei
a cena con i tuoi
la cosa strana è che se faccio queste cose tu ci sei

Sapore maravilha
cola rimmel dalle ciglia
mi parli un po’ di Coco Chanel, Coco Chanel, Coco Chanel
Coco Chanel, Coco Chanel, Coco, Coco Chanel

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.