Da venerdì 10 novembre l’atteso nuovo progetto discografico della regina delle sigle dei cartoni animati. Scopriamo insieme gli ospiti e le anticipazioni dell’album che rimette al centro la nostra fanciullezza
«Le mie sono sigle storiche – racconta Cristina – sono nate tanti anni fa, hanno una loro storia, un percorso importante e ancora oggi vengono ricordate, cantante e apprezzate dal pubblico. Non è stato facile scegliere le sedici tracce della tracklist, se consideriamo che nel corso della mia carriera ho inciso più di 750 brani. Tutti gli artisti coinvolti hanno messo da parte il loro personaggio, la propria popolarità e hanno indossato il vestito della loro infanzia, tornando un po’ bambini e donando un valore aggiunto ad ogni singolo pezzo, attraverso la spontaneità e la propria identità artistica, per cui ogni canzone ha una sua caratteristica che rappresenta al meglio l’ospite che canta con me. Ho voluto chiamarli io personalmente, per invitarli a partecipare a questo progetto. Due gli episodi più divertenti: Michele Bravi, che mi ha letteralmente chiuso il telefono in faccia perché credeva fosse uno scherzo, e Loredana Bertè che ha accolto con estremo entusiasmo l’idea di questo duetto, tant’è che un giorno mi ha chiamato disperata la sua assistente riferendomi che Loredana era letteralmente impazzita di gioia, al punto da cantare a ripetizione solo ‘Occhi di gatto’. Quando l’abbiamo registrata ho avvertito tutta la sua felicità e questo mi ha molto emozionata. E’ un progetto gioioso, legato al passato e alla nostra infanzia, ma attualizzato con arrangiamenti molto moderni, grazie a produttori del calibro di Davide Tagliapietra, Luca Mattioni, Roofio e Andrea Papazzoni. Ci siamo divertiti a rivisitare questi brani, mantenendo l’anima di ogni singolo pezzo», una nuova veste che non ha snaturato ma valorizzato le versioni originali e di questo, noi figli di “Bim bum bam”, non possiamo che rendergliene grazie.
https://www.youtube.com/watch?v=sm6PrE4B934&t=87s
Tra i tanti i colleghi con cui avrebbe voluto condividere la sala d’incisione, Cristina D’Avena ci ha svelato alcuni nomi della sua personale lista dei desideri, ancora valida per un ipotetico secondo capitolo della saga-duets: «Ci sono alcuni artisti che avrei fortemente voluto coinvolgere in questo progetto e che non sono riuscita a contattare, tra cui Jovanotti che adoro, sono convinta che ci sia qualcosa che ci accomuna sia artisticamente che umanamente, poi Marco Mengoni e Laura Pausini, entrambi purtroppo sommersi dai rispettivi impegni di lavoro. Mi sarebbe piaciuto anche avere Il Volo, a cui avrei affidato ‘Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo’, perché quello che vorrei dimostrare con questo disco è che la mia musica la possono cantare davvero tutti, dai rapper ai tenori. Tra gli altri duetti che avevo in testa e che non si sono per il momento realizzati, cito ‘E’ quasi magia Johnny’ con Alvaro Soler e ‘Il mistero della pietra azzurra’ con Renato Zero, in futuro mi piacerebbe tantissimo anche cantare con Fiorella Mannoia. Non è stato facile realizzare questo disco, ma come vedete ho già voglia di farne un altro!».
Infine, alla mia domanda su un possibile “Duets” al contrario, ossia le canzoni che canterebbe dai rispettivi repertori dei suoi ospiti, ha risposto: «Così su due piedi non saprei, ad esempio, mi viene in mente un brano di Emma che adoro e canto spessissimo, ovvero ‘Trattengo il fiato’, mentre tra tutte quelle di Loredana mi piacerebbe rifare ‘Il mare d’inverno’, forse un po’ difficile ma ci posso pur sempre provare. Per ogni artista che ho coinvolto c’è ovviamente un pezzo che preferisco, ma dovrei pensarci bene e provarlo per sentirlo mio. Come progetto non sarebbe male, anzi, mi hai dato una bella idea!» adesso la palla passa alla Warner… ma non temete, Cristina non ha alcuna intenzione di rinnegare il suo passato: «Canto le sigle da quando sono piccola e non potrei mai stancarmi perché fanno parte della mia vita, in futuro potrei anche sperimentare altro, dalle cover agli inediti, ma non abbandonerò mai le canzoni con cui sono cresciuta insieme al mio pubblico».
Nico Donvito
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