lunedì 4 Novembre 2024

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“Disco 1”, gli artisti emergenti di Honiro Ent in un unico EP

Disponibile su tutte le piattaforme digitali e digital download a partire da venerdì 3 gennaio l’EP “Disco 1

E’ il primo progetto discografico del 2020, oltre che del decennio, si intitola semplicemente “Disco 1” ed è targato Honiro Ent, etichetta indipendente molto attiva e attenta alla musica di domani. Protagonisti di questo inedito lavoro sette artisti emergenti, vecchie e nuove conoscenze che abbiamo incontrato, ascoltato e apprezzato negli ultimi mesi, a cominciare da Matteo Costanzo (presente in duplice veste di cantautore e produttore), passando per Cannella (qui la nostra recente intervista), Ciao Sono Vale (qui la nostra recente intervista), Leyla (qui la nostra recente intervista), Francesco Morrone (qui la nostra recente intervista), Grein  e Matteo Alieno (qui la nostra recente intervista).

Disponibile su tutte le piattaforme digitali e digital download a partire dal 3 gennaio, “Disco 1” è composto da sei tracce frutto della collaborazione tra gli stessi artisti, che si sono riuniti la scorsa estate per  un campus in una villa sperduta nel cuore dell’Umbria. Il risultato di questo ritiro estivo è un mix di sonorità che sfociano in una commistione di mondi e generi differenti, un bel modo per iniziare questo nuovo anno all’insegna della coesione, della contaminazione e dell’amicizia. L’augurio è che questo progetto sia il primo di una lunga serie di lodevoli iniziative di questo genere.

Disco 1 | Tracklist

  1. Prendi tutto e te ne vai
    (Cannella, Francesco Morrone, Matteo Alieno)
  2. SOS
    (CiaoSonoVale, Grein Matteo Costanzo)
  3. Arrivista
    (Cannella, Leyla, Matteo Alieno, Francesco Morrone)
  4. Affogare
    (Francesco Morrone, Matteo Alieno)
  5. Lame affilate
    (Leyla, Grein)
  6. Non restare quà
    (Ciao sono Vale, Cannella)

Diario di bordo | Le parole dei protagonisti

– Cannella

«Quest’estate ho avuto il piacere di prendere parte a questa folle iniziativa di Honiro, la mia etichetta. Essendo una persona abituata a lavorare alla propria musica in solitaria, ammetto che ci ho messo un po’ ad ambientarmi e a sbloccarmi, prima ho dovuto approfondire la conoscenza personale con tutti gli altri ragazzi che erano là come, che non avevo mai avuto modo di conoscere prima del campus, e dopo aver trovato un’intesa con ognuno di loro, man mano, sono uscite le canzoni. La cosa più bella é stata influenzarci l’uno con l’altro, trasportare gli altri nella mia visione musicale e lasciarmi trasportare nella loro, abbiamo sperimentato continuamente ed ognuno di noi ha indossato nuovi vestiti. E’ stata un’esperienza di vita che rifarei mille volte. Una volta tornati a Roma ci siamo incontrati in studio per ultimare i brani, nati durante la permanenza alla villa, e abbiamo confezionato un disco di 6 tracce, tutte in collaborazione tra di noi. 

“Prendi tutto e te ne vai” é nata di notte, é stata la prima in assoluto che ho scritto. Francesco Morrone aveva già buttato giù la strofa ed il ritornello, era in saletta con Matteo Costanzo e Matteo Alieno che stavano lavorando ad una bozza di arrangiamento e alla struttura del brano, io ero fuori che passeggiavo per fatti miei e attirato dal sound mi sono imbucato, poi senza chiedere nulla a nessuno ho scritto la mia strofa e l’ho iniziata a canticchiare. Qualche minuto dopo l’avevo già registrata mentre loro hanno finito di scrivere le parti rimanenti. Nel giro di una notte abbiamo chiuso il provino della canzone, tra una birra e l’altra, e poi siamo andati a dormire senza neanche risentirla. La mattina dopo abbiamo messo in play il brano ed eravamo entusiasti, saltavamo tutti insieme mentre ce la cantavamo con la facce da sonno.

Sulla tematica ci siamo trovati subito, ognuno ci ha messo del suo, é un brano leggero che ha come sfondo Roma e tre storie d’amore che s’intrecciano nella città dove tutti noi abitiamo. Io mi sono principalmente soffermato sulle enormi differenze che ci sono tra chi é cresciuto a Roma Nord e chi a Roma Sud, pur essendo della stessa città. É la canzone che preferisco, se si può dire. “Non restare quà” é il secondo brano a cui ho lavorato. Con Ciao Sono Vale ci siamo trovati bene già dal primo giorno di convivenza, ci eravamo detti da subito di fare un pezzo insieme ma non sapevamo se ci saremmo realmente riusciti. Credo che questo brano lei già lo avesse in cantiere, lo stava arrangiando con Matteo Costanzo . Mancava ancora una strofa, quindi per gioco mi ha detto di scriverci qualcosa su, nonostante fosse una dimensione musicale molto lontana dalla mia. Mi sono messo comodo sul letto ed ho scritto la strofa, l’ho fatta ascoltare a Vale (Ciao Sono Vale) e ancora ricordo il suo sorriso di approvazione come risposta. In questo caso mi sono attenuto al mood triste e riflessivo che aveva già stabilito lei, mi sono ritrovato subito nelle sue parole e mi é venuto molto spontaneo scrivere la mia parte.

“Arrivista” invece, a differenza degli altri, nasce da me e da Matteo Costanzo. Lui a tempo perso stava lavorando a questa produzione. Io ero là in saletta con lui e gli dissi che il sound mi ricordava un po’ “Hey Ya!” degli Outkast, pezzo che adoro, e che sarebbe stato fico scriverci qualcosa sopra. Nel giro di poco ho trovato l’idea per la mia strofa, che consisteva nel descrivere questo stereotipo di ragazza scalatrice sociale, creando una sorta di scioglilingua utilizzando parole che facessero rima con “arrivista”, che era la parola chiave della strofa, diventata poi anche il titolo del brano. A cena non smettevamo di cantarla e non so come ma siamo riusciti a coinvolgere quasi tutti nella nostra folle idea. Una volta tornati alla villa ci siamo chiusi in saletta ed ognuno ha inserito la sua parte. Alieno ha scritto un ritornello geniale alla Rino Gaetano, Leyla ci ha buttato una strofa rappata e Francesco uno special melodico. Secondo me questo é uno dei brani più riusciti, racchiude tanti stili differenti su una produzione che nessuno di noi credeva mai di poter utilizzare per scriverci qualcosa. É stato l’ultimo brano a cui abbiamo lavorato ed un esperimento vincente sotto ogni punto di vista ».

– Francesco Morrone

«Dopo sessanta giorni in viaggio senza fermarmi è stato difficile ritornare, anche se solo per una settimana, ed abituarmi alla  quotidianità. Per fortuna il campus era immerso nella natura. Otto giorni di musica, condivisione, tafani, sorrisi, scrittura, amicizia, confronto, buon vino e rivelazioni, tutto ambientato in un agriturismo nelle montagne sperdute dell’Umbria. Incontro di culture musicali diverse che hanno dato vita a “Disco 1”, ogni brano diverso ma che emana la stessa energia, l’anima del campus è stata la serenità, la consapevolezza di poter esprimere al meglio quello che è il nostro pensiero senza nessun filtro e limite. Personalmente il campus è stata l’ennesima avventura che come tante mi ha aperto gli occhi verso nuove verità, la ricerca di me stesso, sciogliere i freni e continuare a scrivere. Avrei voluto collaborare con tutti ma in così poco tempo siamo riusciti a fare già grandi cose.

Ricordo bene come è nata “Affogare” eravamo con Matteo Alieno nel cortile della nostra casetta, era ancora il primo giorno di campus, avevamo tutti e due il bisogno di levarci questo groppone di dosso, esprimere e renderci partecipi di una società che si sta perdendo nelle stesse pagine di un libro ancora da sfogliare. È un dialogo confuso tra me e Matteo che ci interroghiamo e affermiamo il nostro essere. “Arrivista” è nata in collaborazione con Matteo Alieno, Cannella, Leyla e Matteo Costanzo alla produzione. È un gioco delle parti, un’esagerazione, estremismo che ricopre la figura della donna arrivista, la continua auto-competizione che sfocia, appunto, in esagerazione, solo per occupare una posizione sociale. La mia parte su una melodia Reggae è un ossimoro continuo.

“Prendi tutto e te ne vai” ….ero con la mia chitarra ripetevo questo giro di accordi e in testa canticchiavo “Avere tutto è avere niente”, Matteo Costanzo nell’ascolto ha improvvisato un giro di accordi completo e, mentre componeva l’arrangiamento Cannella ha scritto delle strofe mentre Matteo Alieno è entrato a gamba teso con un motivetto che ormai è anche l’anima del brano. La classica storia di una relazione difficile da gestire che al tempo stesso ci regala delle immagini che ci portiamo per anni insieme a un bicchiere di buon whiskey. Grazie a tutti i ragazzi che ho conosciuto e che ora sono la mia quotidianità. Grazie a Matteo Alieno, ne vedrete delle belle, grazie a Matteo Costanzo e “la carpetta”, grazie a Cannella (pieno di palle e di colori), grazie a Valeria (Ciao sono Vale), grazie a Gianluca (Grein) siamo sopravvissuti, grazie Leyla che ha sopportato tutti, grazie a tutto lo staff Honiro e… soprattutto grazie a James».

– Ciao sono Vale 

«Ad agosto tutti noi del team Honiro ENT ci siamo ritrovati per un campus formativo e per conoscerci meglio. Alcuni ragazzi li ho conosciuti per la prima volta, altri li avevo visti poco. È stata davvero una bellissima esperienza perché, oltre ad aver legato tutti ed essere diventati una famiglia, abbiamo avuto l’occasione di confrontarci e scrivere insieme molta musica. Leyla è la persona con cui ho legato di più, un’amica che c’è sempre quando ho bisogno e sono davvero contenta di averla conosciuta a fondo. Da questo incontro è nato il nostro primo EP “Disco 1”. Dentro troverete tanti featuring tra di noi, io ho avuto il piacere di collaborare con Cannella, ragazzo che stimo tantissimo ed abbiamo creato il brano “Non restare quà”, molto intenso e, secondo il mio punto di vista, pieno di emozione. 

Il secondo feat che ho fatto è insieme a Grein e a Matteo Costanzo, prodotto da Matteo Alieno: “SOS”, una bomba che entra in testa e fa fatica ad andarsene. Energia, adrenalina e senso di rivalsa. Mi sono divertita molto, l’unione tra artisti, anche di generi totalmente opposti, è una delle cose più belle che la musica possa regalare. Prendiamoci tutto!».

– Matteo Alieno

«“Disco 1”  secondo me è un progetto di rottura per il mondo musicale di oggi, testimonia il coraggio e la voglia di contaminarsi senza aver paura di perdere la propria identità, attraverso l’amicizia e il divertimento estremo. In ogni brano si respira un’atmosfera di festa e questa cosa mi fa impazzire, in brani come “Prendi tutto e te ne vai” e “Arrivista” ci siamo divertiti come dei pazzi fino a tarda notte a ballare e cantare, con un’ironia presente anche in pezzi più riflessivi come “Affogare” scritto a quattro mani con Francesco Morrone. È un disco da ascoltare se si è felici o se si vuole essere felici!».

– Leyla

«Sei artisti e un produttore nella stessa casa per otto giorni, con l’unico obbiettivo di fare musica (e farla bene). Quando siamo partiti non avevamo idea di quello che sarebbe successo, molti di noi si conoscevano poco o niente, ma in un attimo abbiamo preso a collaborare come lo facessimo da una vita. La cosa spettacolare sta nel fatto che nonostante ognuno di noi venisse da un genere diverso, siamo riusciti ad unire le forze per far venir fuori dei brani unici. “Lame affilate” con Grein e “Arrivista” con Cannella, Matteo Alieno e Francesco Morrone sono due pezzi a cui sono molto legata, il primo un po’ più riflessivo, il secondo giocoso e divertente, ma entrambi con un significato importante alle spalle; in più il lavoro di Costanzo sulle produzioni ha alzato senza dubbio il livello di ambedue i brani. In quei giorni abbiamo sperimentato, ci siamo confrontati e siamo cresciuti, il disco che ne è uscito è un mix perfetto di ognuno di noi».

– Grein

«Questo Ep è il frutto di un “ritiro”, fatto in estate, in un casale in mezzo alla natura, insieme allo staff  e agli artisti Honiro Ent. È stata una vera esperienza e un’occasione per creare rapporti tra di noi, per poi portarci a creare musica. Io sono presente in due  brani: “SOS” con Ciao sonoVale e Matteo Costanzo (prodotta da Matteo Alieno) e “Lame Affilate” con Leyla (prodotta da Matteo Costanzo). Strofe introverse per farvi un giro nella mia testa».

– Matteo Costanzo

«Il disco è nato durante un ritiro in campagna, comporre durante una situazione di relax tra bagni in piscina, mangiate e festini serali ha lasciato un’ impronta evidente nella musica, che veniva composta in gruppo per intrattenere la situazione racchiude in se tutta la spontaneità e l’entusiasmo del condividere la musica».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.