giovedì 21 Novembre 2024

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Eurovision Song Contest 2022, cronaca della seconda semifinale

In scena al Pala Olimpico di Torino il secondo appuntamento di qualificazione della popolare rassegna canora europea

Riparte la grande macchina organizzativa dell’Eurovision Song Contest 2022 con la seconda semifinale di questa 66esima edizione in scena al Pala Olimpico di Torino. Al timone della rassegna il trio di conduttori composto da Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika, con il commento in italiano realizzato da Gabriele Corsi, Cristiano MalgioglioCarolina Di Domenico.

Ad inaugurare la carrellata dei diciotto Paesi in concorso in questa seconda semifinale eliminatoria è la Finlandia rappresentata dai The Rasmus, una vecchia conoscenza del mercato italiano, gruppo che una ventina di anni fa aveva riscosso un ottimo successo In the shadows”. Lo show continua con Michael Ben David per Israele, per poi lasciare spazio alla Serbia con Konstrakta.

É la volta di Nadir Rüstəmli per l’Azerbaigian e dei Circus Mircus per la Georgia, per poi passare a due pezzi d’Italia con Emma Muscat in rappresentanza di Malta e Achille Lauro per la Repubblica di San Marino, entrambi perfetti e in linea con il palco eurovisivo, seppur abbiano portato due tipi di performance completamente diverse.

Emma Muscat

Si prosegue a ritmo serrato con Sheldon Riley per l’Australia, Andromache per Cipro, Brooke per l’Irlanda (ovvero il Paese che detiene il maggior numero di vittorie dell’Eurovision), per Andrea la Macedonia del Nord e Stefan per l’Estonia. É il turno di WRS per la Romania, Ochman per la Polonia e Vladana per il Montenegro.

Chiudono la serata le performance di Jèrèmie Makiese per Belgio, Cornelia Jakobs per la Svezia ed i We Are Domi per la Repubblica Ceca. Finite le esibizioni si apre il televoto, parte il recap delle canzoni e si lascia spazio all’esibizione dei due conduttori Mika e Laura Pausini sulle note di “Fragile” di Sting e People have the power” di Patti Smith.

Poi l’attesa ospitata de Il Volo, orfani di Gianluca Ginoble risultato positivo al test Covid, ma presente in forma registrata. Il trio, che alla manifestazione canora aveva partecipato ottenendo la medaglia di bronzo nel 2015, ha proposto sul palco di Torino la nuova versione “You are my everything (Grande amore)” con gli arrangiamenti rock sinfonici curati dal Maestro Enrico Melozzi.

Prima del verdetto intervengono gli ultimi tre “Big Five”, vale a dire le nazioni ammesse di diritto alla serata finale, in questo caso Malik Harris per la Germania, Chanel per la Spagna e Sam Ryder per il Regno Unito. La serata si chiude con i nomi dei dieci Paesi che accedono alla finale: BelgioRepubblica Ceca, Azerbaigian, Polonia, Finlandia, Estonia, Australia, Svezia, Romania e Serbia.

Fuori Israele, Georgia, Cipro, Irlanda, Macedonia del Nord e Montenegro, ma anche Malta e San Marino che, nonostante le loro ottime performance, non hanno ottenuto il lasciapassare per la finalissima. L’appuntamento per l’atto finale dell’Eurovision Song Contest 2022 è fissato per dopodomani, sabato 14 maggio, in cui si andranno in scena i venticinque Paesi qualificati.

Eurovision Song Contest 2022 | I dieci finalisti

  1. Belgio Belgio: Jèrèmie Makiese – “Miss you”
  2. Rep. Ceca Repubblica Ceca: We Are DomiLights off”
  3. Azerbaigian Azerbaigian: Nadir Rüstəmli – Fade to black”
  4. Polonia Polonia: OchmanRiver”
  5. Finlandia Finlandia: The Rasmus – Jezabel”
  6. Estonia Estonia: Stefan“Hope”
  7. Australia Australia: Sheldon Riley – Not the same”
  8. Svezia Svezia: Cornelia JakobsHold me closer”
  9. Romania Romania: WRS – Llàmame”
  10. Serbia Serbia: Konstrakta – In corpore sano”
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.