Dai fiori dell’Ariston di Sanremo ai tulipani olandesi, i Maneskin si aggiudicano la vittoria dell’Eurovision Song Contest
Il cielo è azzurro sopra Rotterdam. Il titolo dell’Eurovision Song Contest torna a casa, proprio come Marlena. I Maneskin confermano le aspettative della vigilia, aggiudicandosi il prestigioso microfono di cristallo. Una vittoria che all’Italia mancava da ben trentuno anni, ovvero dall’affermazione di Toto Cutugno del 1990 in quel di Zagabria. Per noi si tratta della terza medaglia in bacheca, considerando il primo trionfo di Gigliola Cinquetti risalente al lontano 1964.
Dopo aver sbancato il campionato del Festival di Sanremo, “Zitti e buoni” conquista il pubblico internazionale, imponendosi come il brano più ascoltato al mondo tra quelli in gara quest’anno alla kermesse europea. Ebbene sì, l’Eurovision è da considerare come una sorta di Champions League della musica, una manifestazione storica che, mai come quest’anno, assume un valore simbolico di condivisione e di ripartenza.
Questa dei Maneskin è una vera e propria rivoluzione glam-rock, di quelle che forse non ti aspetti dal nostro Paese. «Abbiamo tanta voglia di fare e di ampliare i nostri orizzonti. Abbiamo sempre sognato in grande e continueremo a farlo», queste le parole che Damiano, Victoria, Ethan e Thomas avevano rilasciato ai nostri lettori nel corso della recente intervista realizzata in occasione dell’uscita del loro ultimo album “Teatro d’ira Vol.1”.
Dopo essere arrivati sesti nel 2017 con “Occidentali’s karma“ di Francesco Gabbani, quinti nel 2018 con “Non mi avete fatto niente“ della coppia Meta-Moro e secondi nel 2019 con “Soldi“ di Mahmood, il trend positivo dell’Italia prosegue fino a toccare la vetta più alta d’Europa. Ancora una volta ci siamo distinti per la nostra varietà musicale, proponendo qualcosa di inaspettato per quella che è considerata la patria del bel canto. Il fattore-sorpresa e il fattore-credibilità hanno giocato a nostro favore.
E’ giunto il momento di portare al di fuori dai nostri confini le nuove realtà che si sono imposte qui da noi negli ultimi anni, le stesse che hanno favorito un significativo ricambio generazionale. Vincente la scelta di cantare in italiano, che ha reso ancora più distinguibile e originale la loro proposta. Esprimendosi in inglese, magari, si sarebbero sbizzarriti e sprecati vari paragoni artistici, mentre in lingua madre i quattro giovani di Monteverde trovano la giusta collocazione, nonché una spiccata unicità.
La loro performance ha messo d’accordo le giurie, ma ha straconvinto al televoto, tra energia e sensualità, trasgressione e comunicabilità. Fame da palcoscenico e sete di successo, la loro consacrazione internazionale passa dal crocevia europeo di Rotterdam. Quattro amici che sono cresciuti suonando insieme, dalle strade di Roma ai sottoscala dei club di periferia, i Maneskin ci hanno rappresentati a modo loro, dando un’immagine diversa della nostra arte agli occhi del mondo.
Eurovision 2021 | La classifica finale
- 🇮🇹 Italia: Maneskin – “Zitti e buoni“
- 🇫🇷 Francia: Barbara Pravi – “Voilà”
- 🇨🇭 Svizzera: Gjon’s Tears – “Tout l’univers”
- 🇮🇸 Islanda: Da∂i og Gagnamagni∂ – “10 years”
- 🇺🇦 Ucraina: Go_A – “Shum”
- 🇫🇮 Finlandia: Blind Channel – “Dark side”
- 🇲🇹 Malta: Destiny – “Je me casse”
- 🇱🇹 Lituania: The Roop – “Discoteque”
- 🇷🇺 Russia: Manizha – “Russian woman”
- 🇬🇷 Grecia: Stefania – “Last dance”
- 🇧🇬 Bulgaria: Victoria – “Growing up is getting old”
- 🇵🇹 Portogallo: The Black Mamba – “Love is on my side”
- 🇲🇩 Moldavia: Natalia Gordienko – “Sugar”
- 🇸🇪 Svezia: Tusse – “Voices”
- 🇷🇸 Serbia: Hurricane – “Loco loco”
- 🇨🇾 Cipro: Elena Tsagrinou – “El diablo”
- 🇮🇱 Israele: Eden Alene – “Set me free”
- 🇳🇴 Norvegia: TIX – “Fallen angel”
- 🇧🇪 Belgio: Hooverphonic – “The wrong place”
- 🇦🇿 Azerbaijan: Efendi – “Mata Hari”
- 🇦🇱 Albania: Anxhela Peristeri – “Karma”
- 🇸🇲 San Marino: Senhit feat. Flo Rida – “Adrenalina”
- 🇳🇱 Paesi Bassi: Jeangu Macrooy – “Birth of a new age”
- 🇪🇸 Spagna: Blas Cantò – “Voy a quedarme”
- 🇩🇪 Germania: Jendrik – “I don’t feel hate”
- 🇬🇧 Regno Unito: James Newman – “Embers”
Nico Donvito
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