Fabrizio Moro riabbraccia il suo pubblico in acustico – Recensione concerto

Il racconto e la scaletta della tournée estiva del cantautore romano, intitolata “Canzoni nella stanza“

Un vero e proprio percorso unplugged nella storia e nella profondità di Fabrizio Moro, artista che non ha bisogno certo di presentazioni e che ha composto alcune delle canzoni più belle degli ultimi vent’anni. Una storia bella da raccontare e da rivivere nell’intimità della dimensione acustica.

Accompagnato sul palco dal chitarrista Danilo Molinari e dal pianista Claudio Junior Bielli, il cantautore romano sta portando in giro per il Paese uno degli spettacoli più coinvolgenti di questa estate, intitolato “Canzoni nella stanza – percorso unplugged 2021”.

Una serie di concerti che prendono spunto dalla sua ultima raccolta “Canzoni d’amore nascoste“, rilasciata lo scorso novembre, una selezione di pezzi riletti in chiave acustica. Durante lo show, Fabrizio Moro alterna cavalli di battaglia a brani più ricercati, ma sempre molto apprezzati dal suo pubblico.

Il risultato? Un viaggio tra i paesaggi di un repertorio sconfinato, fatto di canzoni che traggono la loro straordinarietà dalla quotidianità, da un vissuto comune in cui ci si può riconoscere. Un concerto corale e sperimentale, che permette all’artista di non ripetersi e di mostrare altre angolature della sua anima.

Da “Libero” a “Pace”, passando per “Eppure mi hai cambiato la vita”, “Il senso di ogni cosa“, “L’eternità”, “Non mi avete fatto niente”, “Pensa”, “Filo d’erba”, “Portami via” e molte altre ancora. Canzoni che affrontano argomenti diversi, ma che pulsano all’unisono allo stesso ritmo.

Fabrizio Moro non si risparmia e il suo pubblico lo accompagna, dall’inizio alla fine, canzone dopo canzone, aneddoto dopo aneddoto… nell’eccezionalità di una ritrovata condivisione sociale, nell’intimità di questa immensa stanza a cielo aperto.

Canzoni nella stanza | Scaletta

1. Libero
2. Domani
3. Melodia di giugno
4. Eppure mi hai cambiato la vita
5. Nun c’ho niente
6. Il senso di ogni cosa
7. Per me
8. La felicità
9. L’eternità
10. Respiro
11. Non mi avete fatto niente
12. Ho bisogno di credere
13. Giocattoli
14. Sangue nelle vene
15. Acqua
16. Pensa
17. Sono solo parole
18. 21 anni
19. Filo d’erba
20. Portami via
21. Parole rumore e giorni
22. Pace

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.

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