giovedì 21 Novembre 2024

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Francesco Renga, dopo Ultimo in “Prima o poi” scocca l’ora di Gazzelle – RECENSIONE

Tempo di nuova musica per l’artista bresciano, in rotazione radiofonica con il singolo “Prima o poi”

E’ un Francesco Renga alla ricerca di nuovi stimoli (proprio come ci ha raccontato nella nostra recente intervista) quello che ritroviamo all’interno del suo nuovo progetto discografico L’altra metà(qui la nostra recensione), il suo ottavo album in studio in cui sperimenta nuovi linguaggi e sonorità. Dopo aver rispolverato la propria classicità nel brano sanremese Aspetto che ritorni ed essersi calato nella poetica di Ultimo ne L’odore del caffè, l’interprete bresciano ritorna in airplay con un “Prima o poi”, singolo che si avvale della firma di Luca Serpenti e Flavio Pardini, in arte Gazzelle, uno dei più interessanti cantautori della nuova scena indie. Prodotto da Michele Canova Iorfida, il pezzo risulta (insieme a “Finire anche noi”) tra le tracce più riuscite del suo ultimo lavoro di inediti. Certo, non passerà alla storia come una delle sue opere migliori, ma l’ascolto è piacevole e ben contestualizzato in vista dell’estate.

La ricerca del sound e di un codice più contemporaneo, sono gli elementi che caratterizzano questa nuova fase artistica dell’ex Timoria, che risente dell’urgenza di trovare un nuovo modo di comunicare più consono all’attuale scenario discografico, senza sostare in una più comoda zona di comfort. Un desiderio che si avverte a cominciare dal modo di cantare, molto più asciutto e molto meno arzigogolato rispetto al passato.

Vuole condividere Francesco Renga, attingere dalle nuove leve mettendoci anche del proprio, senza tradire il proprio pubblico o distaccarsi troppo da quando realizzato sino ad ora, con la consapevolezza di chi ha intuito per tempo la necessità di virare verso orizzonti inesplorati, senza scimmiottamenti ma con l’esigenza di assimilare nuove forme di scrittura.

In tal senso, Prima o poi rappresenta uno spartiacque tra la necessità di reinventarsi e il desiderio di rispettare la sua identità artistica, ritrovando la voglia di mettersi in gioco e di divertirsi. Certo, i paragoni con il precedente repertorio sono inevitabili, ma bisogna tener conto del mutamento generale della musica e della viscerale ambizione che rispetta i principi della propria credibilità.

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Prima o poi | Audio

Prima o poi | Testo

Sono uscito di corsa
ho bevuto alla nostra
in un bar seduto a un tavolo
ho scritto il tuo nome con una matita
ho dormito vestito
sopra a un divano rotto
e ho guardato le stelle cadere
dal piano di sopra al piano di sotto
ne ho raccolta una
l’ho portata con me
perché fuori fa freddo
e da qui non si vede nemmeno la luna
l’ho portata con me
l’ho portata con me
perché fuori fa freddo freddissimo
freddo freddissimo

Prima o poi
prima o poi
prima o poi tornerò
col mio cuore girovago
prima o poi
prima o poi
prima o poi tornerò
che fatica che faccio
ogni volta che parli
io mi nascondo
in un posto segreto
in un posto segreto

Ho inventato una casa sul mare
l’ho inventata soltanto per noi
ma da quanto tu non ci sei
qui il sole non splende mai
camminare nell’acqua la sera
ordinare qualcosa da bere
e guardare le stelle cadenti
cadere e raccoglierle insieme
ne ho raccolta una, l’ho portata con me
perché fuori fa freddo, freddissimo
freddo, freddissimo

Prima o poi
prima o poi
prima o poi tornerò
col mio cuore girovago
prima o poi
prima o poi
prima o poi tornerò
che fatica che faccio
ogni volta che parli
io mi nascondo
in un posto segreto
in un posto segreto

Dove c’è sempre vento
e ogni volta che sbatte sul muro
comunque i tuoi occhi li sento dentro
ed è un freddo stupendo
ed ogni sospiro che faccio
è un pezzo di ghiaccio
che fatica che

Prima o poi
prima o poi
prima o poi tornerò
col mio cuore girovago
prima o poi
prima o poi
prima o poi tornerò
che fatica che faccio
ogni volta che parli
io mi nascondo
in un posto segreto
in un posto segreto

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.